MILANO – Nei suoi romanzi Murakami parla d’amore, di solitudine, di mondi che si incontrano, universi inconciliabili, dei libri, della memoria. Ci racconta la storia di personaggi alla disperata ricerca del loro postoย nella societร , di personaggi innamorati di amori impossibili, di personaggi che ballano al ritmo di un mondo che corre troppo veloce. L’universo di Murakami ha fatto innamorare molti di noi che si sono ritrovati nelle sue storie e nel suo modo di vedere la vita. Questi 10 struggenti passi sul senso della vita sono tratti dai suoi libri.
“Se non cโรจ lโamore, il mondo รจ come il vento che soffia fuori dalla finestra. Non lo si puรฒ sentire sulle mani, non se ne percepisce lโodore…”
(“La fine del mondo e il paese delle meraviglie“)
“Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia coscienza? Proprio come quando uno non riconosce la propria voce incisa su un registratore, mi chiedevo sempre se lโimmagine che percepivo di me stesso non fosse unโimmagine distorta che mi ero fabbricato su misura…”
“Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi lโandatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dellโalba. Perchรฉ quel vento non รจ qualcosa che รจ arrivato da lontano, indipendente da te. ร qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciรฒ lโunica cosa che puoi fare รจ entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia…”
“Non sarebbe meglio se rimanessimo separati fino alla fine, conservando il desiderio di incontrarci? In questo modo continueremmo a vivere mantenendo intatta dentro di noi la speranza di rivederci, un giorno…”
(“1Q84“)
“Eโ divertente, sai? La memoria umana รจ veramente qualcosa di strano: cโรจ conservata dentro un sacco di roba inutile, un sacco di cianfrusaglie, come in un cassetto. Mentre le cose importanti, quelle realmente necessarie, svaniscono una dopo lโaltra…”
(“After Dark“)
“Potrei andare avanti cosรฌ per sempre, ma troverรฒ mai un luogo che รจ destinato a me?”
“Cosรฌ continuiamo a vivere la nostra vita, pensai. Segnati da perdite profonde e definitive, derubati delle cose per noi piรน preziose, trasformati in persone diverse che di sรฉ conservano solo lo strato esterno della pelle; tuttavia, silenziosamente, continuiamo a vivere. Allungando le mani, riusciamo a prenderci la quantitร di tempo che ci รจ assegnata, e poi la guardiamo mentre indietreggia alle nostre spalle. A volte, nel ripetersi dei gesti quotidiani, sappiamo farlo anche con destrezza. Questi pensieri mi lasciarono una sensazione di terribile vuoto…”
“La cosa piรน temibile, perรฒ, รจ voltare le spalle alla paura, chiudere gli occhi per non vederla. Perchรฉ cosรฌ facendo consegniamo la cosa piรน preziosa che abbiamo in noi a qualcosโaltro…”
(“I salici ciechi e la donna addormentata“)
“Il tempo continua a scorrere?
Sfortunatamente sรฌ.
Scorre?
Che dico, precipita.
Il passato aumenta e il futuro diminuisce.
Le possibilitร si assottigliano, i rimpianti crescono…”
“Hai presente, quando arriva qualche scena di sesso nei cinema porno, e senti nel silenzio il rumore della gente che deglutisce?ย Ecco a me piace quel rumore. Mi fa tenerezza…”
(“Norwegian Wood“)
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