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Harper Lee, battaglia legale sul testamento

Il giudice Greg Norris ha secretato il testamento della scrittrice. Come verrà spartito il suo intero patrimonio?

MILANO – Il Corriere della Sera ci aiuta a capire cosa sta succedendo attorno al testamento della grande scrittrice Harper Lee. L’autrice è scomparsa lo scorso 19 febbraio a 89 anni. Pochi mesi prima c’era stata la pubblicazione a sorpresa di un altro suo capolavoro rimasto in un cassetto per oltre 60 anni, Va’, metti una sentinella. Di pochi giorni fa una notizia che ha fatto in poco tempo il giro del mondo, un giudice dell’Alabama ne ha secretato il testamento. Cerchiamo di capirne insieme i motivi.

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IL FATTO – Tutti i dettagli del testamento dell’autrice sono stati improvvisamente resi inaccessibili da un giudice. Le prime voci indicano come la causa possa risiedere nel fatto che l’autrice fosse, negli ultimi anni, in condizioni precarie di salute e che avrebbe potuto firmare un qualsiasi documento che avrebbe potuto essere usato contro i suoi eredi. Questo è ciò che emerge anche nella motivazione ufficiale data dal giudice, ovvero per la paura che qualcuno possa approfittare di questa situazione per trarne dei vantaggi economici. Un giudice in questi casi non può agire di sua libera iniziativa, quindi la domanda a cui ancora nessuno ha saputo dare risposta è “Da chi è arrivata la richiestadi rendere nascoste le sue ultime volontà?”.

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A CHI ANDRA’ IL SUO PATRIMONIO? – L’autrice non si è mai sposata e non ha mai avuto figli. I parenti più vicini alla scrittrice sono lontani nipoti, alcuni dei quali forse l’autrice non aveva mai incontrato. La questione è delicata perché si tratta di un vasto patrimonio costruito sulle royalties dei suoi libri. Dovrà essere deciso, inoltre, quale sarà il destino di tutto il suo archivio e della sua corrispondenza.

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