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Giornata Internazionale delle Città contro la pena di morte, i libri da leggere

Oggi si celebra in tutto il mondo la tredicesima edizione della Giornata internazionale delle Città per la Vita - Città contro la pena di morte. Dopo avervi segnalato gli aforismi sul tema, ecco i libri che hanno trattato questo argomento...

MILANO – Oggi si celebra in tutto il mondo la tredicesima edizione della Giornata internazionale delle Città per la Vita – Città contro la pena di morte. Forlì contro la pena di morte: il Comune aderisce all’iniziativa
Sono circa 1.908 le città, di 98 paesi del mondo, che aderiscono all’edizione 2014 di “Città per la Vita”. Chi ama i libri e la cultura sa bene che nessun altro uomo ha il diritto di togliere la vita ad un altro essere umano. Quello della pena di morte è un tema che hanno affrontato intellettuali artisti e scrittori di ogni epoca. Dopo avervi segnalato gli aforismi sul tema, ecco i libri che hanno trattato questo argomento.

Riflessioni sulla pena di morte di Albert Camus

Quando Camus scrive le sue “Rèflexions”, nel 1957, in alcuni Paesi europei vige ancora la pena di morte. In questo saggio l’autore adotta un metodo d’analisi seriamente pragmatico, lontano, per sua ammissione, da atteggiamenti immaginifici e sentimentali. E spiega: chi parteggia per la pena di morte pone, tra i suoi primi argomenti, l’esemplarità del castigo. Secondo Camus, l’esemplarità della pena di morte non è che mera ipocrisia.

Confessioni di un boia di Henri E. Marquand

Volete passare una serata con un boia? Sapere che cosa succedeva davvero sui patiboli e come si comportarono davanti alla ghigliottina alcuni personaggi famosi della storia? Allora questo è il libro per voi. Lo ha scritto nel 1875 un giornalista francese, Henri E. Marquand, amico di Victor Hugo e animatore, assieme a lui, di una campagna per l’abolizione della pena di morte.

Occhio per occhio. La pena di morte in 4 storie di Sandro Veronesi

In questo libro, Sandro Veronesi conduce il lettore dentro quattro storie di vita forse ancor più incredibili della fiction – storie di grandi o piccoli delitti puniti, tre volte su quattro, con la pena capitale, rispettivamente in Sudan, a Taiwan, nell’ex Unione Sovietica e in California.

La pena di morte. Le contraddizioni del sistema penale americano di Franklin E. Zimring

Dal 1976 più di mille persone sono state giustiziate negli Stati Uniti e più di tremila attendono l’esecuzione nei bracci della morte. Come possono convivere, se non schizofrenicamente, la cultura ipergarantista del giusto processo e quella della pena capitale? In questo volume Zimring, uno dei più noti penalisti americani, indaga sulle radici storiche e culturali di uno degli aspetti più inquietanti del sistema penale americano.

Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria

Pubblicato in forma anonima nel 1764, ‘Dei delitti e delle pene’ di Cesare Beccaria rappresenta una tappa essenziale nell’evoluzione del diritto sostanziale e processuale penale, tanto da far considerare il suo autore uno dei fondatori della scienza della legislazione. In questo volume, Beccaria ha condensato in modo organico e completo tutte le critiche maturate nell’alveo del pensiero illuminista contro gli eccessi e gli orrori del pensiero inquisitorio del tempo, in particolare la tortura e la pena di morte.

La pena di morte nel mondo. Rapporto 2014 di Nessuno tocchi Caino

Il Rapporto 2014 di Nessuno tocchi Caino conferma l’evoluzione verso l’abolizione della pena capitale: i paesi mantenitori sono scesi a 37 rispetto ai 40 del 2012. Il lieve aumento di esecuzioni (2013 su 2012) è causato dall’aumento registrato in Iran e Iraq che, con la Cina, salgono sul podio dei paesi-boia.

Osservazioni sulla tortura di Pietro Verri

Requisitoria appassionata, il ‘libro dell’orrore’ costruito da Pietro Verri raccoglie le testimonianze documentarie del processo agli untori del 1630, uno dei casi più crudeli della storia del diritto, lo stesso poi ripreso nella ‘Storia della colonna infame’ di Manzoni.

Il diritto di uccidere. L’enigma della pena di morte  – di P. Costa

L’obiettivo del libro non è offrire un’informazione dettagliata sul presente e sul passato della pena di morte. Gli autori tentano di interrogarsi sulle radici del fenomeno e soprattutto ambiscono a stimolare domande scomode e a mettere in discussione presunte certezze. È con la natura enigmatica della pena di morte che tutti i saggi presentati in questo volume si misurano: una pena antichissima e ancora attuale; una pena che affonda le radici nei momenti più arcaici della nostra storia e tuttavia continua a essere proposta come un indispensabile strumento di salvaguardia dell’ordine.

L’ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo

L’angosciosa e dolorosissima attesa di un uomo che sta per essere privato del suo unico bene, della sua stessa vita, si consuma lenta e inesorabile, al ritmo ossessivo, martellante degli ultimi penosissimi pensieri e dei deliranti fantasmi di una mente incredula e atterrita. È con questa sorta di lucidissima e appassionata perorazione letteraria a favore dell’abolizione della pena di morte, pubblicata nell’ultimo anno della monarchia dei Borbone, che Victor Hugo, all’età di ventisette anni, prese posizione in difesa dei diritti inalienabili dell’uomo e innanzitutto di quello alla vita.

Il processo – di Franz Kafka

Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di ‘esistere’. Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l’esecuzione di una condanna da altri pronunciata.

30 novembre 2014

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