MILANO – Forse siamo ancora lontani dal futuro in cui i robot rimpiazzeranno gli umani, ma le notizie che arrivano dal Giappone in questi giorni hanno dell’incredibile. Si tratta della vittoria sfiorata da un “robot scrittore” in occasione di un festival letterario “Nikkei Hoshi Shinichi Literary Award” senza che la giuria giapponese sospettasse che si trattasse di un’intelligenza artificiale.
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UNA STORIA CURIOSA – Un robot scrittore ha scritto un romanzo. Già questa sarebbe una grande notizia per le prime pagine dei giornali, se non fosse che poi questo racconto ha superato senza difficoltà le fasi preliminari del premio. Il titolo del romanzo “The Day A Computer Writes A Novel” non ha insospettito più di tanto i giudici che non si sono accorti di nulla e questo sottolinea, se ce ne fosse ancora bisogno, dell’impresa di ciò che è stato fatto. Il romanzo non si è però aggiudicato il riconoscimento, ma ha scatenato numerosissime riflessioni su quanto la tecnologia sia in grado di simulare la “creatività” di un umano.
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COME E’ STATO POSSIBILE? – Il Il robot è stato capace di comporre il romanzo a partire da frasi e parole che sono state inserite da alcuni programmatori della Future University Hakodate, capeggiato da Hitoshi Matsubara. Si è reso necessario impostare le regole di costruzione e associazione del materiale scritto. A quel punto il robot ha composto la storia a partire da zero e in maniera autonoma. I numeri dei testi composti dai computer potrebbe aumentare e i testi potranno essere sempre più simili, se non migliori, a quelli prodotti dagli umani. Il team di Matsubara si è detto a tal proposito ottimista circa la possibilità, in futuro, di far sviluppare ai robot una creatività simile a quella umana.
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