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Fiera del Libro di Francoforte, Ricardo Franco Levi si dimette

Ricardo Franco Levi ha rimesso nelle mani del ministro della Cultura il ruolo di commissario straordinario del governo per l'Italia Paese ospite d'onore alla Fiera del libro di Francoforte 2024.

Ricardo Franco Levi ha inviato una lettera di dimissioni al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano rimettendo nelle sue mani il ruolo di commissario straordinario del governo per l’Italia Paese ospite d’onore alla Fiera del libro di Francoforte 2024. Dopo la polemica, poi rientrata, sulla partecipazione di Carlo Rovelli, un nuovo fronte si era aperto oggi con un articolo di Libero in cui si dice che Levi avrebbe assegnato la comunicazione per l’Italia alla Buchmesse a una società belga, la IFC Next, in cui lavora il figlio.

Dimissioni Levi, la risposta di Sangiuliano

Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, risponde così in merito alla lettera di dimissioni. “Mi è pervenuta una lettera del dott. Ricardo Franco Levi nella quale si dice pronto a mettere a disposizione l’incarico di Commissario Straordinario del governo per l’Italia, ospite d’onore alla Fiera del libro di Francoforte 2024. Preciso di non essere il soggetto istituzionalmente abilitato ad accettare tali dimissioni, pur condividendo la necessità di dare discontinuità a questo incarico dopo le recenti polemiche. Informerò il governo per concordare eventualmente la nomina di un nuovo commissario. Ringrazio il dott. Levi per la sensibilità dimostrata e il lavoro svolto finora”.

Il caso Fiera del Libro di Francoforte

Tutto nasce da ciò che era accaduto nei giorni scorsi, quando Carlo Rovelli, fisico e scrittore veronese che era stato invitato alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte in qualità di rappresentante dell’Italia nel corso della cerimonia di apertura, è stato sollevato dall’incarico – e poco dopo reintegrato per via delle aspre contestazioni – da Levi in seguito ad un intervento di critica nei confronti della politica estera del governo italiano ed in particolare del Ministero della Difesa.

In occasione del concerto del 1° maggio, infatti, il fisico aveva tenuto un monologo sulla pace, non lesinando polemiche sull’operato del governo ed in particolare del Ministro della Difesa Guido Crosetto, in Ucraina, vittima di una guerra nata, secondo Rovelli, dalla volontà dei potenti di diventarlo ancora di più.

Qualche giorno dopo, per l’esattezza il 12 maggio, l’intellettuale riceve una mail con cui il Commissario del governo per la Buchmesse lo solleva dall’incarico di rappresentare l’Italia all’evento. Nel momento in cui il fisico ha reso nota la comunicazione di Levi, sono arrivate dal mondo politico e culturale numerose critiche al governo e al commissario per Buchmesse, che nel giro di qualche ora ha fatto dietrofront attraverso una nota.

 

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