Follie d’estate: scandali, passioni e colpi di testa delle grandi menti in vacanza

13 Luglio 2025

C'è chi scriveva lettere infuocate sotto il sole della Costa Azzurra, chi scatenava follie e scandali nei momenti di passione in vacanza. Scopri l'estate irriverenti degli artisti di ogni tempo.

Follie d’estate: scandali, passioni e colpi di testa delle grandi menti in vacanza

Follie, scandali e passioni, l’estate è la perfetta cornice anche per le grandi menti della cultura. C’è chi scriveva lettere infuocate sotto il sole della Costa Azzurra, chi abbandonava tutto per inseguire l’amore su un’isola, chi scatenava scandali nei salotti più raffinati d’Europa o si rifugiava in luoghi sperduti per lasciarsi travolgere dall’estate.

Lontano dagli studi filosofici, dai cavalletti o dalle macchine da scrivere, molti intellettuali e artisti hanno vissuto estati degne di un romanzo. E spesso, proprio quei momenti di “follia” hanno lasciato tracce incancellabili nelle loro opere.

 5 follie estive shock degli intellettuali

Nietzsche si dichiarò a Lou Salomé d’estate… e fu respinto due volte.

Caravaggio scappò da Roma dopo un duello estivo in cui uccise un uomo.

Flaubert scrisse lettere erotiche roventi durante le sue estati in Egitto.

Rimbaud abbandonò la poesia dopo un’estate a Londra con Verlaine finita a coltellate.

Tennessee Williams amava scrivere nudo al sole delle Florida Keys.

Follie, passioni e scandali di cui non hai mai letto

Quando l’estate accendeva le menti Le estati degli scrittori, artisti e filosofi non sono mai state fatte solo di riposo. Erano stagioni di scontri, desideri, visioni.

Le loro follie estive non solo raccontano il lato umano dei grandi geni, ma ci ricordano che a volte la creatività nasce proprio dal disordine del cuore. E chissà, forse anche la nostra prossima estate avrà qualcosa di letterario, scandaloso e memorabile.

 Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir

Libertà bollente sotto il sole francese.  Sartre e de Beauvoir non erano solo una delle coppie intellettuali più influenti del Novecento: erano anche scandalosamente anti-convenzionali. Durante le loro vacanze estive, spesso in Costa Azzurra o nei villaggi del Sud della Francia, ospitavano giovani amanti, coinvolgendoli in relazioni aperte, triangoli e scambi epistolari infuocati. Per loro l’estate era un momento di esplorazione filosofica… e sessuale. De Beauvoir scrisse lettere appassionate a Olga Kosakiewicz, una delle sue allieve e amanti, mentre Sartre si intratteneva con altre studentesse. Il loro “patto d’amore libero” fu all’epoca considerato scandaloso, oggi, per alcuni, visionario.

Lord Byron: scandali greci, amori proibiti e nuotate leggendarie

L’estate era la stagione prediletta di Byron, poeta dannato per eccellenza. Durante una rovente estate del 1810, a Smirne, conobbe l’amore proibito di una giovane greca e, secondo alcuni biografi, di un giovane monaco. In quell’estate nuotò attraverso l’Ellesponto per emulare Leandro (sì, proprio come nei miti greci), un’impresa che trasformò in poesia. Ma l’estate più folle fu quella in cui si rifugiò a Villa Diodati, sul lago di Ginevra, con Percy e Mary Shelley: tra temporali, droghe e giochi di società, nacque Frankenstein. Un’estate letteralmente mostruosa.

 Frida Kahlo e Diego Rivera: litigi, amanti e feste tropicali

Tra Messico e California, Frida e Diego trasformavano le loro estati in una miscela esplosiva di arte, passione, tradimenti e tequila. Frida si rifugiava spesso nella Casa Azul con amanti maschili e femminili, mentre Diego collezionava conquiste (compresa la sorella di Frida). L’estate del 1939 fu quella della rottura più clamorosa, quando Frida decise di lasciarlo, viaggiando da sola a Parigi dove, tra una mostra e l’altra, fece innamorare Picasso e André Breton. Ma fu anche l’estate della rinascita artistica, della vendetta estetica, dei suoi autoritratti più celebri.

Ludwig Wittgenstein: lettere d’amore sotto le bombe

Durante la Prima guerra mondiale, Wittgenstein, filosofo austriaco, trascorreva le estati al fronte scrivendo Il Tractatus nei momenti di tregua. Ma non era solo la logica a occupare le sue giornate. Nello stesso periodo, scriveva lettere struggenti all’amico inglese David Pinsent, di cui era profondamente innamorato. Una storia d’amore segreta, poetica e impossibile: i due appartenevano a eserciti nemici, eppure Wittgenstein trovava il modo di fargli arrivare parole che oggi sembrano piccoli poemi. Il loro amore fu interrotto solo dalla morte di Pinsent nel 1918.

Colette: scandali sulla sabbia e romanzi al sole

La scrittrice francese Colette amava il mare, i flirt e le provocazioni. Le sue estati erano un carosello di feste, amanti e scrittura selvaggia. Celebre l’estate del 1907, quando fu vista baciare appassionatamente l’ereditiera Missy in un teatro all’aperto: il pubblico insorse, la stampa impazzì, ma lei si difese a colpi di penna e charme. Le sue estati in Bretagna o in Costa Azzurra erano veri laboratori di desiderio e ispirazione. Claudine a scuola, La vagabonda e Gigi nacquero in parte da quelle stagioni incandescenti.

Virginia Woolf: estate tra gelosie e pagine infuocate

Virginia Woolf trascorreva le sue estati a Monk’s House, nel Sussex, in compagnia di Leonard Woolf e spesso anche di Vita Sackville-West, l’amante che le ispirò Orlando. Durante una famosa estate, Woolf scriveva lettere infiammate a Vita mentre si rifugiava in giardino con il suo taccuino. Le tensioni sentimentali e l’afoso silenzio della campagna inglese diedero vita ad alcune delle sue pagine più complesse e visionarie. Vita arrivava di tanto in tanto, vestita di lino bianco, e tra un tè e una poesia, riaccendeva il desiderio.

Oscar Wilde: la Costa Azzurra, i ragazzi in vacanza e gli scandali in agguato

Nel 1894, Oscar Wilde trascorse un’estate memorabile nel Sud della Francia, in compagnia di Lord Alfred Douglas. La coppia affittò una villa a Cap Ferrat e si circondò di giovani artisti e belle figure maschili, tra feste e provocazioni. Le lettere dell’epoca rivelano il tono languido e sensuale dell’estate, ma anche i segni del pericolo: pochi mesi dopo, Wilde sarebbe stato processato per “gross indecency”. Quell’estate fu l’ultima in cui fu davvero libero. Le poesie scritte in quel periodo vibrano di malinconia e desiderio.

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