Sei qui: Home » Libri » Fiera del Libro di Abu Dhabi, aumentata l’influenza dell’editoria italiana all’estero

Fiera del Libro di Abu Dhabi, aumentata l’influenza dell’editoria italiana all’estero

Il Rapporto Aie presentato alla Fiera del Libro di Abu Dhabi sottolinea come l'editoria del nostro Paese sia sempre più influente all'estero

MILANO – Alla Fiera Internazionale del Libro di Abu Dhabi, in cui l’Italia è ospite d’onere, sono emersi alcuni dati molto interessanti. E’ aumentata infatti l’influenza dell’editoria italiana oltre confine, così come la percentuale di titoli venduti. Vediamo nel dettaglio ciò che è emerso dal Rapporto sull’import/export di diritti 2016 realizzato da AIE.

.

L’INDAGINE –  L’indagine  ha coinvolto 870 case editrici e colma un vuoto di otto anni (l’ultima risale al 2007).
Si tratta di un’analisi complessiva di come il sistema editoriale italiano si muove in ambito internazionale, grazie alla rilevazione dei dati di vendita/acquisto 2014 e 2015 dei diritti per Paese dei segmenti Narrativa, Bambini, Saggistica, Illustrati e Altro (Manualistica, self help, guide).

.

DATI POSITIVI – Nel 2015 le case editrici italiane hanno venduto all’estero i diritti di quasi 6mila titoli (5.914 per la precisione, +11,7% sul 2014) e ne hanno acquistati oltre 10mila (10.685 per la precisione, +2% sul 2014). L’Europa resta il riferimento sia per gli acquisti (55%) sia per le vendite (50,8%) ma gli altri mercati rappresentano la metà delle transazioni: Centro e Sud America in testa, seguiti da Asia e Nord America. È quanto emerge dall’e-book “Mercanti di storie. Rapporto sull’import/export di diritti 2016”*, realizzato da Gianni Peresson dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per conto di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, presentato oggi al Salone del Mobile di Torino.

.

L’EDITORIA PER BAMBINI – L’attenzione per gli editori italiani all’estero è aumentata, in particolare per Narrativa e Bambini e ragazzi: nel 2015 il 9,5% dei titoli pubblicati trova un interesse da parte delle case editrici straniere. Quasi un titolo su dieci ha un mercato estero. Nel 2001 era il 3,2%. La Narrativa italiana rappresenta oltre un terzo della vendita dei diritti (il 35,8% nel 2015) e insieme ai libri per Bambini e Ragazzi (il 36,2% del mercato) sono i due generi predominanti, con il 72% dei diritti transitati nel 2015. I Bambini e Ragazzi rappresentano, inoltre, una fetta di mercato stabile. Proprio il genere letterario Bambini&Ragazzi è quello che ha subito la rivoluzione maggiore. Fino al 2007 si importavano un numero di titoli da pubblicare (1.348) superiore ai venduti (1.004). Nel 2014 la situazione si è capovolta e la vendita dei diritti (1.907) ha sorpassato gli acquisti (1.501) con una differenze positiva di 406 titoli. Questo trend è proseguito anche nel 2015, nonostante la differenza si sia ridotta (223 titoli).

.

MALE LA SAGISTICA – Invece la Saggistica riporta un saldo negativo nel rapporto tra vendita all’estero e acquisti dei diritti con 2.272 titoli acquistati e 965 venduti. Rispetto al 2007 c’è un calo nell’Import del -5,9% che può essere attribuito a una maggiore disponibilità del lettore a leggere in lingua originale, oppure gli acquisti nelle librerie on-line dall’estero o i contenuti disponibili direttamente da siti e piattaforme.

.

© Riproduzione Riservata