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Elezioni europee, 7 libri per conoscere l’Europa

A pochi giorni dalle elezioni europee, ecco 7 libri per riflettere sul significato di Europa nel passato come ai giorni nostri

MILANO – Da cosa nasce l’idea di Europa? Quali sono le sue origini e le sue ragioni? Esiste davvero un’identità europea? Mancano pochi giorni alle elezioni europee, che si terranno il 26 maggio 2019 in tutti i paesi dell’Unione. Qui trovate la nostra selezione di 7 libri, tra saggi e romanzi, utili per arrivare al voto con le idee un po’ più chiare e conoscere meglio la storia e il senso dell’Europa.

Il filo infinito, Paolo Rumiz

Il nuovo libro di Paolo Rumiz ci porta alle radici dell’Europa, alla scoperta dei monaci seguaci di San Benedetto da Norcia. Salvarono una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda all’abbandono. Costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di resistenza alla dissoluzione. Ricordarci le nostre origini è importante per comprendere l’idea di Europa che abbiamo oggi.

La capitale, Robert Menasse

«Il primo grande romanzo sull’Unione Europea», così lo ha definito Politico. Un giallo ambientato nella Bruxelles dei giorni nostri che mette in luce le dinamiche spesso oscure dell’amministrazione dell’Unione Europea.

Storia dell’idea di Europa, Federico Chabod

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Come e quando i nostri avi hanno acquistato coscienza di essere europei? Uno dei più grandi storici italiani ripercorre la storia di questa consapevolezza quale si è venuta svolgendo all’interno di una tradizione di pensiero che parte dai Greci per arrivare alla fine dell’Ottocento. Un libro nato “dalla fede in alcuni valori supremi, morali e spirituali, che sono creazione della nostra civiltà europea”.

Ci salveremo, Ferruccio de Bortoli

Un viaggio nelle virtù, spesso nascoste, dell’Italia, perché una riscossa è possibile, ma dipende da ognuno di noi. Il futuro va conquistato, non temuto, e non dobbiamo mai perdere la memoria degli anni in cui eravamo più poveri e senza democrazia. Solo così ci salveremo.

I senza memoria. Storia di una famiglia europea, Géraldine Schwarz

Germania, Italia, Francia. Sono proprio i paesi in cui la rielaborazione critica degli anni della guerra è stata carente, in cui hanno avuto la meglio i «senza memoria», questa la tesi centrale e attualissima del libro, ad apparire oggi particolarmente esposti al populismo e al sovranismo, a tollerare e fomentare il razzismo, e a propugnare una concezione antidemocratica della vita politica.

Quattro conversazioni sull’Europa, Philippe Daverio

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l’Europa è la nostra casa comune, una condivisa visione del mondo, con uno stesso linguaggio artistico, musicale, architettonico e addirittura gastronomico. Partendo dal pensiero di alcuni grandi maestri dell’Ottocento e Novecento, tra cui Victor Hugo e Sir Winston Churchill, Altiero Spinelli e Paul Valéry, che hanno immaginato un’Europa unita, il discorso di Philippe Daverio si sposta su alcuni periodi storici, come il Rinascimento carolingio o le corti del Settecento, per approfondire le differenze e le contaminazioni fra i vari Paesi.

La diversità come ricchezza, ovvero a che serve l’Europa?, Michele Canonica e Pier Paolo Padoan

La costruzione europea potrà avere un futuro soltanto a condizione di difenderla in modo razionale, spazzando via i luoghi comuni – che hanno finito per renderla poco credibile – e mostrandone con chiarezza tutti gli elementi di gracilità. Un saggio privo di tecnicismi per comprendere che cos’è l’Europa di oggi.

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