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Edizioni Piemme criticata sui social per il libro di Roberto Vannacci

Centinaia di commenti sul profilo Instagram di Edizioni Piemme criticano la scelta di pubblicare l'autobiografia del Generale Roberto Vannacci.

“Un volume molto personale, che accompagna il lettore alla scoperta di un uomo che ha scelto di essere incursore in ogni momento della vita. Sempre in prima linea, protagonista di scelte imprevedibili e non convenzionali, capace di realizzare l’impossibile. Alla fine, il coraggio vince.”

Con questo annuncio su Instagram, Edizioni Piemme presenta il libro del Generale Roberto Vannacci e come possiamo immaginare i commenti di attacco si abbattono sulla scelta editoriale della casa editrice del Gruppo Mondadori. 

Ci dispiace quando le scelte editoriali di una casa editrice sono frutto di critica. Esiste la libertà editoriale di pubblicare qualsiasi autore. Il pubblico poi decide se acquistare o meno. Questo è il nostro pensiero, sempre.

Ma, ciò che vogliamo mettere in evidenza è che il valore simbolico di un libro nel costruire modelli culturali e stili di vita è potentissimo. 

Pensiamo alle religioni, gran parte di quelle più diffuse nascono da libri che sono diventati “Incriticabili”. In nome di libri si sono fatte rivoluzioni e milioni di persone hanno perso la vita. Quindi, facciamo attenzione a giocare con i libri. 

Il generale Roberto Vannacci è sotto attacco

Ma, torniamo alla cronaca dei social. Edizioni Piemme pubblica l’annuncio dell’uscita del libro del generale è il post presente sui social si anima di commenti che criticano la scelta.

È, soprattutto, il profilo Instagram a raccogliere i commenti di critica, semplicemente perché più distribuito e visto rispetto a Facebook, questione di algoritmi dei quali vogliamo evitare di parlarne.  

I commenti si scatenano: “Ma oggi è il primo marzo o il primo di aprile? Sono confusa”; “Avete sbagliato verso”; “Da piccolo libraio, non vi farò il piacere di parlarne. Levo il follow, non lo ordino, sulle cose decenti che farete in futuro mi informerò altrove.”; ““Vita e valori”. Non sapevo fosse un libro di barzellette.” 

A dire il vero, moltissimi dei commenti letti non sono affatto offensivi, come siamo abituati ormai a vedere sui social. Anzi, molti sono davvero divertenti. D’altronde, chi segue il profilo di una casa editrice sono librai, amanti dei libri, addetti ai lavori, semplici appassionati e naturalmente non mancano i critici ad oltranza.

È un pubblico abituato a criticare con la giusta qualità, vuoi anche il fatto che sono prevalentemente degli appassionati della lettura.

Da sottolineare che il profilo Instagram di Edizioni Piemme non è quello di un Influencer di professione o di una Star dello spettacolo. I follower sono 71800 tra questi ci siamo pure noi, perché abbiamo sempre apprezzato il lavoro della casa editrice.

Ecco perché quando i commenti arrivano al migliaio, significa che il clima del dibattito si è fatto molto caldo. 

La critica presente quasi nella totalità dei commenti, come abbiamo potuto leggere sopra, è: come si fa a dare spazio ad un autore che produce odio?

Edizioni Piemme specializzata nell’educazione nella scuola

Ricordiamoci che Edizioni Piemme è molto forte nelle scuole e tra l’altro ha due progetti editoriali per i ragazzi e i bambini di grande successo: Geronimo Stilton e Il Battello a Vapore.

Non solo, uno dei libri in evidenza pubblicato a febbraio 2024 da Piemme è La Scuola dei Talenti di Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito. 

Ecco perché colpisce che una casa editrice così attenta all’educazione dei bambini e dei ragazzi, si aggiudica la pubblicazione de Il Coraggio Vince di Roberto Vannacci.

Sempre leggendo il post in Instagram, emerge che dal 12 marzo 2024 sarà in libreria, con un annuncio altisonante associato all’uscita della biografia dell’autore.

Ma, non pensiamo che si sta esagerando?

Aspetta, calma. Stiamo parlando di Maria Montessori, di Martin Luther King, di Mandela, di Gandhi o semplicemente di un autorevole generale dell’esercito italiano che attraverso un libro che ha prodotto odio e discriminazione ha raggiunto la pubblica notorietà?

Ma, l’abbiamo capito che serve buonsenso, oppure no. Come fa una casa editrice così importante a non capire il pericolo di un libro che rischia di destabilizzare la pace sociale.

Qualsiasi profitto non può essere messo davanti alla tutela della civiltà, della democrazia, della pace. Già c’è tanto odio in giro nel paese e produrne ancora si rischia di scoppiare. 

Evitiamo di fare paragoni con altri libri che poi sono diventati sinonimo di massacro e che hanno permesso l’uccisione di milioni di persone nel nome della razza. Evito di citarlo, ma ricordiamoci che tutto partì propio dalla pubblicazione di un libro che diventò il manifesto esistenziale di una generazione di pazzi scatenati. 

Conosciamo benissimo il meccanismo e per questo ci occupiamo di libri e cultura con uno sguardo più sociologico, perché siamo convinti che il libro rispetto a qualsiasi altro media ha un valore simbolico unico. 

Tra i commenti sotto accusa anche il mercato dei libri

È naturale che tra i commenti letti va sotto accusa anche il mercato dei libri, dove ormai è chiaro il messaggio: non punta sulla qualità del contenuto e sul TALENTO, perché non si vive di cultura. 

“Sono rimasta molto allibita e delusa da questa vostra (pessima) scelta editoriale.” Questo commento non è da un “leone da tastiera” è chiaro che chi è abituato a leggere non può concepire che si investi su un autore che non crea progresso e unità sociale.

“Sto pensando agli alberi che sono serviti per pubblicare questo orrore, mi dispiace tanto alberi.” afferma una signora nei commenti. 

Di certo, ne troveremo altri prossimamente che inneggeranno alla libertà di pubblicazione e al valore pedagogico del pensiero del Generale. Conosciamo ormai il meccanismo gestendo una community social numerosa. 

Malgrado, siamo abituati a non scandalizzarci di nulla, vogliamo solo lanciare un messaggio a riflettere maggiormente sull’importanza della responsabilità.

Il clima politico, sociale, culturale che si sta generando in Italia e non solo è davvero sull’orlo di una crisi di nervi, è esplosivo.

Quindi, forse sarebbe il momento di fermarsi e ricominciare dalle cose buone e belle. Magari, appunto da Geronimo Stilton e da Il Battello a Vapore, permettono di guadagnare tanto e allo stesso tempo aiutano a fare del bene. 

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