Sei qui: Home » Libri » Gli editori italiani dicono no alla censura dei libri ‘”gender” a Todi

Gli editori italiani dicono no alla censura dei libri ‘”gender” a Todi

A Todi, comune umbro di 12mila abitanti, ha fatto notizia la rimozione della direttrice della biblioteca comunale Fabiola Bernardini dallโ€™incarico che ricopriva dal 2004

MILANO โ€“ A Todi, comune umbro di 12mila abitanti, ha fatto notizia la rimozione della direttrice della biblioteca comunale Fabiola Bernardini dallโ€™incarico che ricopriva dal 2004. A maggio la signora Bernardini, che ha svolto studi di specializzazione in biblioteconomia alla Biblioteca Apostolica Vaticana, รจ stata spostata allโ€™Ufficio Urbanistica โ€“ materia di cui non sa molto, per sua stessa ammissione โ€“ย per volere delย sindaco forzista Antonino Ruggiano, la cui giunta di destra annovera tra le sue file membri di Casa Pound, Lega e Popolo della Famiglia.

 

Cos’รจ successo?

Cosa cโ€™รจ dietro a questa strana โ€˜promozioneโ€™? Lo scorso novembre lโ€™assessore alla famiglia del comune umbro Alessia Marta aveva chiesto alla direttrice Bernardini di compilare un elenco dei libri per bambini a carattere โ€œomosessuale, transessuale e omogenitorialeโ€, colpevoli di introdurre la riflessione sul concetto di genere tra i piรน piccoli. La Bernardini perรฒ consegna al comune lโ€™intera lista dei libri per bambini e ragazzi, sostenendo di non essere in grado di indicare anche un solo libro da spostare secondo le indicazioni della stessa giunta, in quanto la biblioteca รจ organizzata secondo criteri internazionali e nazionali largamente condivisi dalla comunitร  scientifica.

 

Le reazioni

La destituzione della direttrice โ€“ motivata, secondo il comune, da una riorganizzazione del personale โ€“ ha scatenato reazioni forti da parte dei cittadini e degli organi ufficiali, che non vogliono dare spazio a nessun tipo di censura culturale. Anche lโ€™Associazione Italiana Editori ha detto la sua, con le parole del presidente Ricardo Franco Levi: โ€œCome Associazione Italiana Editori non possiamo accettare censure alla libertร  di espressione e siamo fortemente allarmati e preoccupati per quanto รจ successo. I libri e la lettura sono sempre un valore e come tali non possono essere censurati in alcun modo. Questo รจ vero in qualsiasi circostanza. Lo รจ ancora di piรน se e quando la censura colpisce i ragazzi, i lettori piรน giovani, nellโ€™etร , quindi, in cui si devono trasmettere e consolidare lโ€™amore e il gusto della libertร . Per questo auspichiamo e chiediamo che Fabiola Bernardini venga al piรน presto ricollocata nel suo lavoro originario: la bibliotecaโ€.

ยฉ Riproduzione Riservata