MILANO – ร maschio, ha piรน di 65 anni, risiede nelle regioni del Sud e nei piccoli e medi centri urbani, ha titolo di studio basso o medio basso ed รจ in cerca di occupazione (la prima) o ยซin attesa di occupazioneยป. ร questo lโidentikit dei forti non lettori italiani (popolazione > 6 anni) che emerge da un’indagine condotta dall’Ufficio Studi dell’AIE . Coloro cioรจ che presentano accentuazioni significativamente maggiori rispetto al giร elevato indice di non lettura nel nostro Paese (il 56,5% della popolazione dichiara di non leggere alcun libro).
NUMERI PREOCCUPANTI – Nulla di molto diverso rispetto ai profili degli anni o dei decenni precedenti (fatto salvo tutto ciรฒ che ci siamo detti su come e cosa considerare lettura oggi). Se mai due dati meritano di venir sottolineati: il 66,8% di chi รจ ยซin cerca di prima occupazioneยป dichiara โ in una societร in cui le competenze conoscitive e culturali fanno la differenza โ di non aver letto alcun libro. E il 61,1% di chi รจ ยซin attesa di occupazioneยป fa altrettanto. Alla faccia dei progetti di formazione e delle iniziative di riqualificazione professionale. Ma ci sono altri dati che โ piรน di questi โ dovrebbero destare preoccupazione. Ovviamente il valore della non lettura รจ al di sotto della media nazionale, ma i numeri sono spaventosi:
– Il 24,1% dei laureati nel 2015 ha dichiarato di non aver letto nessun libro: il 28,5% di maschi (uno su tre o quasi) e il 20,4% delle femmine.- Il 48,5% di chi possiede un diploma di scuola superiore: il 58,4% dei maschi (uno su due) e il 38,6% delle femmine.- Il 37,4% dei quadri direttivi non ha preso in mano un libro da leggere e il 38,0% di liberi professionisti, dirigenti e imprenditori. Certo avranno anche letto altro: relazioni, report, bilanci. Ma il sospetto che li abbiano poi capiti a qualcuno viene.Mettendo assieme questi valori in termini assoluti stiamo parlando di 4,1 milioni di persone. Se poi il PIL cresce poco, ci sono poche start up e gli indici di innovazione del Paese non sono tra i piรน elevati dellโOcse qualche spiegazione la possiamo trovare anche in questi dati.
LA CLASSE DIRIGENTE NON LEGGE – I numeri non sono molto piรน confortanti se prendiamo in considerazione la lettura di libri in formato e-book su e-reader. Detto che lโ85,9% della popolazione italiana di etร superiore ai 6 anni dichiara di non aver letto (o scaricato) alcun e-book, sono tre su quattro (ovvero il 75,2%) i laureati che lo hanno fatto, e una proporzione sostanzialmente analoga (76,8%) degli ยซstudentiยป di ogni ordine. Mentre tra i dirigenti, professionisti, e quadri direttivi troviamo un valore sostanzialmente analogo di non lettura di e-book: rispettivamente non li legge lโ83,2% e lโ84,5%. In sostanza: se la classe dirigente non legge libri si tiene anche ben lontana dalla lettura di libri digitali.
Scopri e interpreta "Il corso della vita" di Jacques Prรฉvert, un testo simbolico e tagliente sull'ingiustizia, il potere e la fragilitร del mondo moderno.
Scopri perchรฉ l'articolo che analizza "Rispetto" come parola dell'anno รจ stato scelto tra le tracce della Maturitร 2025. Un tema attuale e significativo: Rispetto.