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Ecco i libri che hanno ispirato i videogiochi più famosi

Libri. Fonti di ispirazione per i più voraci booklovers, ma anche trame preziose per avventure cinematografiche, racconti radiofonici, insostituibili parolieri per i social addicted che postano citazioni ed estratti dell'autore del momento. Ma, pensandoci bene, c'è un'altra dimensione particolare che in molti casi trae spunto proprio dalle pagine di alcuni libri, quella dei videogiochi...

MILANO – Libri. Fonti di ispirazione per i più voraci booklovers, ma anche trame preziose per avventure cinematografiche, racconti radiofonici, insostituibili parolieri per i social addicted che postano citazioni ed estratti dell’autore del momento. Ma, pensandoci bene, c’è un’altra dimensione particolare che in molti casi trae spunto proprio dalle pagine di alcuni libri, quella dei videogiochi.  Da dove nascono i tranelli, gli intrighi e le affascinanti creature che popolano il mondo dei videogame?

I LIBRI CHE PIÙ HANNO ISPIRATO I GAME DESIGNER – Ecco allora qualche piccolo suggerimento, una breve classifica dei libri che hanno influenzato i più grandi game designer del mondo.

1.    “Il Signore degli Anelli” di J.R.R Tolkien – Come farne a meno? Prendiamo per esempio “Dungeons and Dragons”: nonostante il co -creatore Gary Gygax non fosse un fanatico della saga, appaiono chiari gli elementi che hanno ispirato gli scontri leggendari dei protagonisti virtuali. Infatti, sospeso tra mitologia e folklore, Tolkien è stato in grado di creare scenari incredibili, fantastici, ma con un background storico cosi preciso da renderli quasi reali.  

2.    “Dragon Ball” di Akira Toriyama – Originariamente serializzato nel fumetto giapponese “Shonen Jump”, “Dragon Ball” è considerato uno dei più grandi manga di tutti i tempi, con oltre 230 milioni di copie vendute nel mondo. Basato sul romanzo cinese “Viaggio in Occidente”, l’opera combina arti marziali e personaggi eccentrici. Ci sono state decine di conversioni ispirate al fumetto, seguono sulla scia i manga “Naruto” e “One Piece”.

3.    “I miti greci” di Robert Graves – I videogiochi sono ricolmi di archetipi strappati alla mitologia, ma certamente l’Antica Grecia è stata una delle muse più proficue. L’idea della ricerca eroica, elemento centrale in quasi ogni gioco di ruolo, è ricorrente nelle gesta di Odisseo, Perseo e Teseo, così come i concetti di profezia e destino. Queste suggestioni sono evidenti, ad esempio, in titoli come “God of War” e “Altered Beastigine”.

4.    “Akira” di Katsuhiro Otomo – Ritratto di una vivace guerra tra gang ambientata nelle strade di una Tokyo post-apocalittica, famoso soprattutto negli anni Ottanta, l’opera diventa un caposaldo di ispirazioni, con spunti quali mutazioni, psicocinesi e, sullo sfondo, la paranoia nucleare che ha investito la cultura giapponese dopo il 1945. Qualche idea? “Final Fantasy” e “Infamous”, per citarne solo due.

5.    “Call of Cthulhu e altre storie strane” di HP Lovecraft – Attraverso una selezione di storie interconnesse scritte durante gli anni Venti e Trenta, Lovecraft ha creato una nuova mitologia horror, mescolando finzione soprannaturale e scienza, immaginando un universo di mostri. Il Bestiario di Lovecraft ha avuto un’enorme influenza sui gamers, a partire proprio da “Dungeons and Dragons”.

6.    “Le Miniere di Re Salomone” di H. Rider Haggard – Pubblicato nel 1885, il romanzo di Haggard, attraverso i deserti e le montagne d’Africa, ci ha regalato Allan Quartermain, l’archetipo imperfetto dell’eroe alla ricerca di tesori e meraviglie perdute. Modernizzato attraverso la figura di Indiana Jones, ha dato il via a personaggi virtuali come Pitfall e Tomb Rider.

7.    “Starship Troopers” di Robert A. Heinlein – “Gears of War”, “Halo”, “Killzone”… tutti hanno un debito al concetto dello spazio marino brillantemente realizzato nelle epiche guerre di Heinlein, con l’aggiunta dell’eroe meccanizzato pronto a difendere l’umanità da invasori alieni.

UNA CONTAMINAZIONE A DOPPIO SENSO – Eppure la contaminazione è anche inversa, una tendenza recente, sicuramente curiosa. Un esempio deriva proprio da uno degli ultimi videogame citati, Halo. Nel 2007, infatti, è approdato in Italia Halo: La caduta di Reich, uno dei libri riferiti alla saga del noto videogioco.

Francesca Tommasi

19 gennaio 2014

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