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7 libri capaci di aiutare una donna a ritrovare se stessa

E’ veramente difficile per una donna essere se stessa in certe occasioni, perché ci troviamo in un mondo dove in molti casi, le persone non aspettano altro che giudicarti

MILANO – E’ veramente difficile per una donna essere se stessa in certe occasioni, perché ci troviamo in un mondo dove in molti casi, le persone non aspettano altro che giudicarti. Questo discorso vale per tutti, maschi e femmine, ma sparare sulle donne, a volte, risulta più semplice. Dalla gonna troppo corta al trucco troppo pesante, le persone spesso e volentieri prendono di mira il sesso femminile. Le ragazze più fragili fanno fatica a trovare se stesse in mezzo a tanta ipocrisia, incapaci di indossare il vestito preferito o nell’esprimere la propria opinione. Il blog Bustle ha selezionato 7 libri, sia di narrativa che di saggistica, che possono ispirare le donne a trovare loro stesse.

 

Il risveglio di Kate Chopin

Può sembrare strano trovare “Il risveglio” tra l’elenco dei libri selezionati per trovare se stesse. Si tratta del sentimento di una donna soffocato dal suo matrimonio, che di conseguenza va alla ricerca di esso al di fuori del rapporto familiare. Parla dell’infedeltà femminile, ma andando più a fondo troviamo una donna che cerca di trovare se stessa dopo anni di nulla. Usate questa storia come ispirazione per esplorare voi stesse e trovare esattamente ciò che può rendervi felici.

 

Stargirl di Jerry Spinelli

Leggendo Stargirl  vi potrebbe tornare in mente il periodo delle scuole medie o superiori. Si tratta di un libro vecchio, ma che ancora oggi riscuote grande successo. La protagonista è la nostra Stargirl, una ragazza che può essere definita strana e affascinante, ma di certo se stessa al 100%. Stargirl nel libro è sempre fedele a se stessa, anche quando vuol dire non avere una vita sociale. Un libro da leggere a tutte le età.

 

L’anno del pensiero magico di Joan Didion

In questo libro di memorie, Joan Didion parla della sua tragedia con una grande forza interiore. La morte improvvisa del marito e la grave malattia della figlia vengono affrontate dalla Didion con grandissima forza. Una situazione terribile, che potrebbe buttare a terra chiunque, con il rischio di non riprendersi mai. Come gestire tutto questo? Il libro rappresenta un’occasione per guardare dento voi stesse e scoprire magari quanto siete forti.

 

Olive Kitteridge di Elizabeth Strout

Olive Kitteridge è un libro di 13 storie brevi, ambientate nella città costiera di Crosby, nel Maine. Ognuna di queste è legata alle altre: c’è una donna che regge i fili delle storie e delle vite di tutti i suoi concittadini. È Olive Kitteridge, un’insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltiplicarsi intorno a lei, tanto che le sfugge poco o nulla dell’animo di chi le sta accanto. Olive Kitteridge può insegnare che non è mai troppo tardi per trovare voi stesse. (Premio Pulitzer 2009, Premio Bancarella 2010 e Premio Mondello 2012).

 

Wild di Cheryl Strayed

Dopo aver perso quasi tutto, la madre, la famiglia ed il suo matrimonio, Cheryl Strayed decide di fare una follia. Alla ricerca di se stessa, decide di attraversare a piedi l’America selvaggia tra montagne, foreste, animali selvatici, rocce impervie, torrenti impetuosi, caldo torrido e freddo estremo. Una storia di avventura e formazione, di fuga e rinascita, di paura e coraggio. Una scrittura intensa come la vicenda che racconta, dove viene messa in evidenza la fragilità della condizione umana di fronte a una natura grandiosa e potente.

 

La ragazza interrotta di Susanna Kaysen

Quando si parla di malattie mentali, la strada davanti a noi si fa lunga e tortuosa. Nel 1967 Susanna Kaysen fu mandata all’istituto psichiatrico McLean Hospital di Belmont (Massachusetts), con una diagnosi di disturbo della personalità. Il suo libro di memorie è incentrato sui due anni trascorsi insieme ad altre donne con disturbi mentali presso l’istituto. Anche se molti di noi non affronteranno mai un percorso del genere, il viaggio di questa giovane donna senza meta, può servire a formare chiunque.

 

La Tenda Rossa di Anita Diamant

“La Tenda Rossa” propone uno scorcio di vita che di solito non vediamo. Dinah rievoca le vicende della propria famiglia, quella del patriarca Giacobbe, di cui è l’unica figlia femmina, l’ultimogenita. Una donna  nella società biblica, capace di esprimere un potente ideologia femminista. A volte è meglio studiare il passato per vivere al meglio il futuro e la società biblica è un ottimo punto di partenza.

 

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