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Ecco cosa si inventano gli editori per reagire alla crisi

In qualsiasi campo, materia o settore, l'Italia compare corredata di un altro scomodo soggetto: la crisi. A 'piรน libri piรน liberi',nell'incontro a cura dell'Associazione italiana editori, il responsabile Giovanni Peresson ha chiesto: 'quali sono le iniziative nuove da adottare nel settore editoriale per questi tempi duri?'

Giovanni Peresson, responsabile ufficio studi AIE, a “più libri più liberi”, chiede agli editori una risposta alla crisi

 

ROMA – In qualsiasi campo, materia o settore, l’Italia compare corredata di un altro scomodo soggetto: la crisi. A ‘più libri più liberi’,nell’incontro a cura dell’Associazione italiana editori, il responsabile Giovanni Peresson ha chiesto: ‘quali sono le iniziative nuove da adottare nel settore editoriale per questi tempi duri?’

 

GLI EDITORI – Rispondono gli editori, seduti uno accanto all’altro, come i loro libri in un punto vendita. Daniele Di Gennaro, fondatore di Minimum Fax insieme a Marco Cassini, spiega come la sua casa editrice sia nata in un periodo a cavallo delle difficoltà del paese, ma a cui ha sempre reagito ascoltando i suoi lettori. ‘Questo è un mestiere di contatto e ascolto necessario’. Le varie realtà coinvolte nel settore editoriale, dalle associazioni, alle istituzioni, fino ad arrivare alle librerie possono cooperare. Il rapporto e lo scambio tra persone genera un patrimonio culturale inestimabile. Non si tratta di un metodo verticale, distinto tra discente e docente, ma di un dare e ricevere, di testimonianze e spiegazioni che generano interesse e curiosità per un sapere che continua a vivere.

 

CATALIZZATORE DI PASSIONI – Pietro Biancardi di Iperborea parte proprio dalla definizione di editore, che non è più  ‘produttore di libri’ ma, come sosteneva sua madre da cui ha ereditato il mestiere, è: ‘catalizzatore di passioni’. Quindi, con Iperborea hanno sperimentato dei modi per tenere in vita un’enfasi e un metodo motivante. Ad esempio con la redazione hanno organizzato festival letterari, fortemente connessi alla letteratura nordeuropea. Da qui hanno allargato gli orizzonti sul cinema e la cucina. Un’altra iniziativa era formare corsi di lingua svedese anche per i lettori; il giorno dopo l’uscita dell’iniziativa hanno avuto cinquanta adesioni. Pietro Biancardi annuncia poi la partnership con Ikea per organizzare iniziative con il marchio della casa editrice anche in altri settori. Questo è il momento di innovare i e rincorrere il progresso.

 

FARE RETE INSIEME – Marco Zappatoli di Marcos y Marcos e fondatore di ‘letteratura rinnovabile’ dichiara di avere l’obiettivo di fare rete con gli altri per rinnovare le risorse depositate e messe da parte. Grazie alla partecipazione dei lettori, la prima esperienza del progetto sopracitato, risalente a tre anni fa, consisteva proprio in un concorso di cover letterarie sui classici. Quindi la regola era: rinnovare il classico per renderlo più godibile. Analogamente ha cercato la collaborazione tra editori, librai e bibliotecari per creare dei formati o delle differenze per catturare anche i ragazzi e convincerli a leggere.

 

RINNOVARE, RETE, RICETTA –  Il primo grande gioco collettivo è stato invece:’letti di notte’. I lettori dovevano inventarsi dei formati per godere maggiormente dei testi. Non si promuoveva un solo editore, ma era un’esperienza diretta del lettore. Marco Zappatoli applica La regola delle 3 R: rinnovare, rete, ricetta. Nessuno ha una ricetta, ma a libri aperti si gioca una partita! A ‘più libri più liberi’ si parla di ripresa e lavoro, con la condivisione si può!

 

Sofia Di Giuseppe

 

7 dicembre 2013

 

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