Due donne, due autrici a Lucca Comics 2017: era esattamente questo quello che mi aspettavo e cercavo questa edizione e grazie a Rizzoli Lizard ho trovato quello che tanto agognavo. Due donne, due giovani autrici con due bellissime storie al femminile, che cosa volere di più? Io mi sono innamorata e credo che presto lo sarete anche voi.
Mi sono innamorata, non me ne voglia mia marito ma a Lucca Comics 2017 ho perso la testa per Cristina Portolano ed il suo Non so chi sei e per Silvia Rocchi e il suo Brucia. Due autrici Rizzoli Lizard che a Lucca Comics 2017 sono sbarcate con la voglia di raccontare due storie di donne.
Io a Lucca ci vado per due semplici motivi: immergermi all’interno del più grande evento culturale del nostro paese e trovare storie in grado di tenermi incollata alle pagine sia durante l’evento che nei giorni immediatamente successivi.
Non capita spesso quello che vi ho appena raccontato ma quando avviene, soprattutto per un lettore, è come se tutti gli astri si allineassero in una perfetta sinergia. Così mi sono sentita davanti allo stand Rizzoli Lizard dove, neanche a farlo apposta, erano presenti entrambe per un farmacopea che si è trasformato in un momento di chiacchiere al femminile, non poteva essere diversamente …
Due proposte solo per donne allora? Ma certo che no! Due storie che partono da un punto di partenza per diventare universali.
Iniziamo con Cristina Portolano che a Lucca ha portato Non so chi sei (208 pagine), una storia autobiografica, a metà tra realtà e finzione, in cui racconta se stessa in una lunga autoanalisi che parte da un punto ben preciso. Il libro racconta un anno di incontri sessuali con perfetti sconosciuti, senza sensi di colpa o di inadeguatezza. Cristina racconta questo viaggio che arriva fino ad analizzare i comportamenti sessuali e le modalità di approccio dei nostri giorni. Chi nel ’68 sognava l’amore libero non si sarebbe mai immaginato come questo si sarebbe concretizzato nelle decine di app i incontri che permettono di conoscere qualcuno e portarselo a letto.
Le dinamiche di approccio e seduzione vengono raccontate con una scelta stilistica ben precisa che racconta gusti, posizioni, dinamiche e l’analisi sociologica si fa privata e intima e la protagonista parallelamente compie un viaggio alla scoperta della vera se.
Silvia Rocchi racconta nel suo Brucia (160 pagine) la storia di amicizia tra Tamara e Maria, due vicine di casa, due donne, due età e due mondi di apparenza lontanissimi l’uno dall’altro. A fare da sfondo la provincia toscana che non ha nome, quella che negli anni ’80 cresce intorno alla grande fabbrica che da lavoro a tutti anche a Maria.
Tamara è la figlia della proprietaria della grande fabbrica e, nonostante la differenza d’età, di sogni e speranze per il futuro, tra le due nascerà una profonda amicizia, un rapporto tra sorelle che verrà spezzato dalle leggi del mondo.
Clara Raimondi