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Disturbi alimentari, 10 libri da leggere per riflettere sul tema

Oggi celebriamo la Giornata del Fiocchetto Lilla. Ecco 10 libri da leggere sui disturbi alimentari per riflettere e intraprendere la via della guarigione.

I disturbi alimentari sono malattie che interessano la sfera psicologica del paziente, che riconosce il suo corpo in maniera distorta, cominciando così a tartassarsi di giudizi, ad isolarsi e a ricercare un modello di perfezione irrealizzabile.

Con l’avvento dei social media e l’esposizione sempre più presente del corpo su Internet, la quota di persone affette da disturbi alimentari sta aumentando vertiginosamente.

Per questa ragione è nata la Giornata del Fiocchetto Lilla, che ricorre ogni 15 marzo per sensibilizzare e far conoscere un problema che spesso è molto sottovalutato.

Per l’occasione, scopriamo 10 libri da leggere che parlano di corpo e, in più di un caso, di disturbi alimentari. Per riflettere e intraprendere la via della guarigione. Perché non è mai troppo tardi per aiutarsi e per aiutare.

10 libri da leggere sui disturbi alimentari e sul corpo

Volevo essere una farfalla” di Michela Marzano

Filosofa e scrittrice, Michela Marzano è professoressa ordinaria a Parigi. In questo libro, che è il primo che ti consigliamo per scoprire di più e riflettere sui disturbi alimentari, racconta uno spaccato di particolare rilievo per la sua vita: il dover fare sempre meglio, il dover essere sempre di più, l’ha portata lungo un percorso in cui il senso del dovere e del controllo hanno preso il sopravvento e si sono impadroniti anche del suo corpo.

“Volevo essere una farfalla” è un libro intimo e profondo, che scava nel cuore e nel corpo di una donna che attraverso la sua esperienza vuole non solo liberarsi, ma anche liberare. Parla di uno dei disturbi alimentari più diffusi nel mondo di oggi: l’anoressia. Marzano lo definisce un sintomo, che porta allo scoperto ferite da curare.

Cammina, vivi, amati” di Serena Banzato

La sportiva e psicoterapeuta Serena Banzato sa bene cosa vuol dire vedere il proprio corpo cambiare, sentirlo diverso, incapace di sopportare gli urti della vita. Sebbene non tratti strettamente di disturbi alimentari, “Cammina, vivi, amati” è un libro illuminante per tutti coloro i quali ne soffrono ma anche per chi ha vissuto delle esperienze traumatiche e non è ancora riuscito ad uscirne.

Nel libro, Banzato racconta del buio dentro cui è sprofondata dopo un incidente e di come sia riuscita a risollevarsi grazie agli affetti, alla forza di volontà ma, soprattutto, grazie a una importante consapevolezza: non si può guarire senza attraversare il dolore.

Lei lo ha fatto compiendo il Cammino di Santiago.

Brutta. Storia di un corpo come tanti” di Giulia Blasi

Una delle cause scatenanti dei disturbi alimentari è la pressione sociale che viviamo in relazione ai corpi dentro cui viviamo. Chissà come mai, queste patologie colpiscono per la maggior parte le donne. Forse c’è troppa pressione sui corpi femminili? Forse la “bellezza” e le aspettative che si ripongono sulle donne sono eccessive? Forse, noi appartenenti alla cultura dell’apparire, tutti noi, dovremmo porci qualche domanda in merito.

Con la sua spiazzante, irriverente, infuocata raccolta di saggi brevi, Giulia Blasi ci porta alla scoperta di tutte queste tematiche, e ci interroga sul perché agli uomini non sia richiesta né la bellezza, né l’essere attraenti, sui motivi per cui il corpo femminile è così soggetto al giudizio esterno. Un libro da leggere tutto d’un fiato.

Cucina botanica” di Carlotta Perego

I disturbi alimentari sono delle patologie che sottendono traumi, disagi, ansie che si riflettono sul nostro rapporto con il cibo. Uno dei modi più efficaci che abbiamo per cominciare a guarire, oltre alle cure specifiche e psicologiche, è quello di iniziare un percorso di riscoperta del cibo.

Non è solo il nostro carburante. Noi siamo ciò che mangiamo ma siamo anche ciò che prepariamo. L’atto di cucinare riempie il cuore di amore. Vuol dire prendersi cura di qualcuno, pensarlo, proteggerlo, amarlo. Perché non ci prendiamo cura anche di noi?

Il libro di Carlotta Perego, in arte Cucina botanica insegna a guardare al cibo con occhi nuovi. Le sue sono ricette semplici e vegetali, che ispirano lentezza e serenità e creano un’atmosfera di cura verso se stessi e verso l’ambiente circostante.

Fame. Storia del mio corpo” di Roxane Gay

Roxane Gay ha trovato nelle parole la forza per superare i suoi disturbi alimentari. Il suo “Fame” è un libro graffiante, che ti rimane dentro.

In principio è il candore dei dodici anni. Quando pensi che nessuno a cui vuoi bene possa farti del male. Poi succede l’impensabile. Un atto di violenza feroce. E Roxane, annientata dalla vergogna, incapace di parlare o chiedere aiuto, comincia a mangiare, mangiare, mangiare.

A barricarsi in un corpo che diventa ogni giorno più inespugnabile dagli sguardi maschili, una fortezza dove nessuno sarà più capace di raggiungerla. Quella di Roxane Gay è la storia di un desiderio insaziabile, di battaglie sempre perse contro un corpo ammutinato, di una lotta contro una cultura che spinge le donne a odiarsi se non corrispondono alle aspettative.

Ma la fame di Roxane Gay è anche il motore della sua fenomenale spinta creativa e della sua sulfurea personalità.

Storia di un corpo” di Daniel Pennac

Quella di Daniel Pennac è la storia di un corpo molto diverso rispetto a quello di Roxane Gay. Il libro non parla di disturbi alimentari, ma apre gli occhi su quanto la nostra fisicità influisca nella lettura di ciò che ci circonda e delle esperienze che viviamo. Un romanzo emozionante e geniale, che consigliamo a tutti. Perché il nostro corpo è vita, e va custodito.

3 agosto 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita.

Al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisicità, il corpo dell’io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula della madre anaffettiva, l’odore dell’amata tata Violette, il sapore del caffè di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d’uva.

Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita.

Donne che mangiano troppo” di Renate Göckel 

I disturbi alimentari nelle loro diverse connotazioni (anoressia, volontaria riduzione dell’apporto alimentare; bulimia, bisogno incoercibile di mangiare; obesità, eccesso di grasso e conseguente aumento di peso), che si manifestano prevalentemente nelle donne, hanno assunto nella società odierna dimensioni preoccupanti.

Attraverso la descrizione della psicoterapia di Anna K., affetta da bulimia, Donne che mangiano troppo analizza i motivi che possono indurre una persona a cercare compensazione nel cibo.

E dimostra che, individuando i problemi inconsci, è possibile eliminare questi disturbi e liberarsi della “sindrome di dipendenza”. Una lettura necessaria per ricominciare a vivere e ad amarsi, o per comprendere chi ci sta accanto ed è affetto da tali patologie.

Mi hai trovata tu” di Maria Rita Concilio

Questo è un romanzo che non ti lascerà indifferente. La sua protagonista, Anna, è una donna forte, amante della vita e della libertà che, a un certo punto della sua esistenza, incontra la sofferenza di una relazione che la ingabbia e di una società falsa, in cui apparire sembra l’unica cosa che conta. Anna si rifugia nei disturbi alimentari. L’anoressia le sembra l’unico modo per trovare una perfezione illusoria, dannosa.

“Mi hai trovata tu” è la storia di una donna che vive un’esistenza altalenante, in cui alla fine, però, la speranza si svela in tutto il suo splendore.

Briciole” di Alessandra Arachi

Anche questo libro ha tanto a che fare coi disturbi alimentari. Lo racconta lo stesso sottotitolo: “Storia di un’anoressia”.

È difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia.

L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita.

Home body” di Rupi Kaur

“Il mio corpo è la mia casa”, dice Rupi Kaur.

Una delle voci della poesia contemporanea più fresche e interessanti degli ultimi tempi ci guida alla scoperta di un concetto che dovrebbe costituire un faro per ciascuno di noi: il corpo è un tempio, una casa, un rifugio da amare e curare con amore. Il nostro corpo siamo noi. Sia che conosciamo il dramma dei disturbi alimentari, sia che i nostri problemi con la corporeità investano altri ambiti, è nostro dovere imparare ad amare l’involucro che racchiude la nostra anima.

Le poesie di Rupi Kaur curano, risanano le ferite e aiutano a comprendere meglio quanto valore abbiano le membra che ricoprono il nostro io più profondo.

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