Dicembre 2024, 5 nuovi libri gialli da scoprire l’ultimo mese dell’anno

4 Dicembre 2024

Sono già tutti disponibili in libreria, appena usciti, i cinque libri gialli che vi suggeriamo in questo articolo per un dicembre all’insegna dell’avventura e del mistero.

Dicembre 2024, 5 nuovi libri gialli da scoprire l’ultimo mese dell’anno

A dicembre sono diverse le possibilità per chi ama la narrativa in giallo. Fra i libri più interessanti troverete il ritorno del Commissario Ricciardi con un imprevedibile cold case fuori dalla Napoli che siamo abituati a leggere con De Giovanni, un romanzo tedesco misterioso ambientato proprio nel periodo natalizio, una raccolta di racconti davvero suggestiva, un thriller nordico straripante di suspense e, infine, un’originale indagine che vede protagonista nientepopodimeno che William Shakespeare! Scopriamo subito cinque libri gialli da leggere a dicembre.

Cinque libri gialli da leggere questo dicembre

Biscotti, omicidi e profumo di mandorle” di Elke Pistor

Se amate i gialli “leggeri” e vi piacerebbe cominciare a leggere qualcosa che ricordi il Natale con le sue atmosfere e i suoi profumi, vi consigliamo il libro di Elke Pistor, “Biscotti, omicidi e profumo di mandorle”, che racchiude anche un’appendice con 24 ricette natalizie.

Annemie Engel ama tre cose: le canzoni, il gatto Belmondo e il suo mestiere di pasticciera. Le altre persone, invece, non le piacciono affatto, così passa il tempo chiusa in laboratorio a infornare torte, crostate e biscotti natalizi.

Quando suo fratello Harald viene sospettato di omicidio, però, il suo fragile mondo perfetto crolla come un soufflé venuto male. Per mantenere una vecchia promessa, deve mettersi alla ricerca del vero assassino. E nemmeno immagina quali pericoli nasconda il mercatino di Natale della placida Niedelsingen.

Animali in giallo” di AA. VV.

Come di consueto in questo periodo, Sellerio esce con una raccolta di racconti gialli nati dalla penna dei più importanti autori presenti in catalogo: da Giménez-Bartlett a Malvaldi e Savatteri, un libriccino perfetto per chi ama le letture brevi e autoconclusive. Stavolta, i protagonisti sono proprio gli animali, che danno il titolo all’opera.

Animali assassinati o assassini; bestie domestiche, di allevamento o di laboratorio; macchine semoventi come voleva Cartesio o persone antropomorfizzate; usati come copertura di misfatti o bersaglio di delitti; esempio di una natura violentata o membri effettivi dell’antropocene; sono l’Altro del crimine, l’innocenza assoluta.

I sette splendidi tori da corrida sono stati fucilati con tiro preciso per mascherare l’omicidio del loro guardiano o è il contrario? Questo è il dilemma di Marta e Berta Miralles, le disparate sorelle poliziotto di Alicia Giménez-Bartlett, con cui inizia questa raccolta di racconti.

Saverio Lamanna è alle prese con il grosso Socrate, un altro povero cane garrotato, e una signora scomparsa: piste che permettono all’ironico Gaetano Savatteri, il creatore della coppia Lamanna-Piccionello, di imbastire un giallo brillante…

Volver” di Maurizio De Giovanni

Senza ombra di dubbio si tratta del giallo più atteso della stagione: con “Volver”, torna il Commissario Ricciardi. Non siamo, però, a Napoli. L’indagine su cui lavorerà l’amato personaggio concepito da Maurizio De Giovanni è ambientata nel paese natale del protagonista, ed è un cold case. Una lettura avvincente che si adatta a tutti ma, soprattutto, a chi ama i gialli in cui è presente anche l’elemento soprannaturale.

Serve coraggio quando si parte, ma a volte ne serve ancora di più quando si torna. È il luglio del 1940, l’Italia è in guerra. Ricciardi – preoccupato per la figlia Marta e per i suoceri, in grave pericolo a causa delle origini ebraiche – ha ormai trasferito la famiglia a Fortino, il paese dove è nato.

Lì, nei luoghi dell’infanzia, sperava di avere un po’ di quiete. Invece, mentre in città il fido brigadiere Maione cerca di salvare un comune amico da morte certa, tra le montagne del Cilento il commissario è messo faccia a faccia con un passato che avrebbe voluto scordare. Per lui, e non solo per lui, è arrivato il momento di regolare i conti con la propria storia. Del resto è questo, quasi sempre, il destino di chi torna.

Gli occhi della lince” di Karin Sminoff

Eccoci giunti al titolo che vi suggeriamo per questo dicembre se amate i gialli e i thriller nordici. “Gli occhi della lince” è avvincente e misterioso, ed è costruito su due direttrici destinate a incrociarsi.

Nel Nord della Svezia lo sfruttamento delle risorse naturali prosegue implacabile. I grandi interessi internazionali stanno disegnando una nuova mappa, definita dal greenwashing e da un capitalismo feroce. A stare più in alto sono proprio quelli che grazie al loro patrimonio sono saltati sul treno dell’industria del futuro, ignorando le proteste di minoranze ed ecoattivisti.

Quelli che con le loro attività in bilico tra l’ombra e la luce del sole ottengono sempre quello che vogliono, e non pagano mai. In questo scenario la cittadina di Gasskas, con la sua miniera e il progetto di un imponente parco eolico, è un palcoscenico perfetto per il dramma che si sta svolgendo.

Quando il cadavere di una donna impegnata nella battaglia ambientalista viene ritrovato in fondo a una discarica, l’istinto giornalistico di Mikael Blomkvist, novello direttore del quotidiano locale Gaskassen, si accende e Mikael intuisce i presupposti per un’altra delle inchieste che l’hanno reso famoso. Intanto, a Stoccolma, Lisbeth Salander continua a essere nel mirino della malavita. Una donna le dà la caccia.

Se la rosa non avesse il suo nome” di Andrea Pennacchi

Infine, un romanzo giallo la cui peculiarità principale è l’originalità. Protagonista di queste indagini è William Shakespeare. Andrea Pennacchi firma il suo esordio nel mondo dei gialli con un’opera che, sebbene uscita da poco in libreria, è già tanto apprezzata da critica e pubblico, e che merita di essere scoperta.

William Shakespeare, lasciati momentaneamente moglie e figli nell’amata Inghilterra, è in missione per conto della Corona. La missione è segreta, segretissima, e lui, che non sa ancora di essere poeta, sbarca nelle terre della Serenissima e si stabilisce a Padova, dove c’è un inglese da trovare e riportare in patria.

Padova è il centro della Repubblica di Venezia e della vita intellettuale, politica e mondana, affollata di preti, nobili, mezzane, medici, maghi o sedicenti tali, studenti, teste calde, uomini d’arme e uomini che hanno abbandonato le armi.

Ed è uno di questi, un ex soldato, un ossimoro d’uomo, corpulento e agile, Vincenzo Saviolo, ad accogliere e scortare, con bastone da passeggio e modi lesti, il nostro Sir William nella sua missione segreta, segretissima. Tutto procederebbe di cappa e spada come ci si aspetta se il giovane inglese non si trovasse in mezzo a una disputa di potere e d’amore, quella tra i Montecchi e i Capuleti.

Romeo e Giulietta si piacciono ma le loro famiglie tutto vorrebbero tranne che un matrimonio. Amor vincit omnia, dicono i latini, ma quello che tacciono è che non vince subito e non vince da solo. Così, quando William Shakespeare viene accusato dell’omicidio di Tebaldo, cugino di Giulietta, la sua missione segreta segretissima passa in secondo piano, perché per prima cosa bisogna scappare.

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