Nuovo decreto legge: fase due con musei e biblioteche aperti dal 18 maggio
L’annuncio del premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di domenica sera. Rigore e distanziamento sociale dovranno continuare
Riapertura Musei
Nei musei gli ingressi saranno contingentati e sarà preferibile la prenotazione online. All’interno ci saranno percorsi di visita definiti sia rispetto a temi contenutistici specifici sia rispetto alle dimensioni del sito. Sarà necessario predisporre pulizie accurate dei locali degli istituti. Dovrà essere assicurata la vigilanza sul rispetto del distanziamento sociale di almeno 1,5 metri per visitatore e ci saranno messaggi registrati da trasmettere a intervalli regolari per ricordare le misure. Saranno vietate infine le audioguide e gli schermi touch per la descrizione delle opere esposte.
I museo che aprono
Sono 14 i luoghi della cultura statali di nuovo aperti al pubblico tra il 18 e il 19 maggio, sulla base delle disposizioni previste dal decreto. In particolare, il 18 hanno riaperto il Museo Archeologico Nazionale della Siritide a Policoro, il Museo Nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi a Matera, il Parco archeologico di Venosa, Castel Sant’Elmo a Napoli, la Certosa di San Lorenzo a Padula, il Parco di Capodimonte a Napoli, il Parco archeologico di Paestum e Velia, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma.
Il 19 sarà il turno dell’Anfiteatro romano di Santa Maria Capua Vetere, della Galleria Borghese di Roma, del Museo Archeologico Nazionale di Palestrina e Santuario della Fortuna Primigenia, del Museo delle Civiltà di Roma, del Museo del Paleolitico di Isernia e del Parco del Museo nazionale di Villa Pisani a Stra. Orari e modalità di apertura sono verificabili sui siti internet dei singoli istituti culturali.
Apertura Biblioteche in sicurezza
Anche per le 46 biblioteche pubbliche statali e per quelle comunali e territoriali scatterà lunedì 18 maggio l’ora della fase 2, così come aveva annunciato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. L’apertura riguarderà la maggior parte delle biblioteche pubbliche, o almeno quelle che sono riuscite ad attrezzarsi con tutti i dispositivi di sicurezza termoscanner compreso. Molti servizi, però, non verranno garantiti o saranno contingentati.