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Dan Brown ad Anteprime, ”I libri sono prodotti magici, capaci di superare confini e attraversare il tempo”

DAL NOSTRO INVIATO A PIETRASANTA - Una Piazza del Duomo stracolma ha accolto l'Uomo da 150 milioni di libri venduti, Dan Brown, che arriva tra misure di sicurezza eccezionali ad inaugurare la Quarta edizione di Anteprime...

PIETRASANTA – Una Piazza del Duomo stracolma ha accolto l’Uomo da 150 milioni di libri venduti, Dan Brown, che arriva tra misure di sicurezza eccezionali ad inaugurare la Quarta edizione di Anteprime.

 

LA FORMAZIONE IN FAMIGLIA – Dan Brown riserva al pubblico di Pietrasanta un monologo di oltre un’ora in cui più che dei progetti futuri, parla del suo passato e delle origini della sua passione per la scrittura che fa risalire addirittura all’età di 5 anni quando a sua madre dettò il suo primo thriller dal titolo ‘La Giraffa, il maialino e i pantaloni infiammati’ che mostra fieramente al pubblico con una copertina cartonata rilegata con una spirale. Dan Brown cerca di spiegare la sua ispirazione e il motivo dominante dei suoi romanzi con la sua formazione familiare: il conflitto tra scienza e religione che è il motivo dei maggiori successi, cominciando da quel Codice da Vinci, di cui parla più volte, è il conflitto tra il padre insegnante di matematica che quando da bambini i fratelli Brown tagliavano le carote, cercava di far riprodurre loro forme geometriche o che cercava spiegazioni numeriche in ogni evento, e la madre organista nella locale parrocchia che ha i iniziato i giovani fratelli Brown alla fede.

 

FEDE-SCIENZA – C’è contraddizione tra fede e scienza? Un tempo gli dei, dell’antichità, spiega Brown,  davano una spiegazione alle cose che l’uomo non riusciva a spiegare, le tempeste erano l’irritazione di Poseidone, la sterilità uno sgarbo fatto a Giunone o nelle popolazioni nordiche la rabbia di Thor spiegava il formarsi dei tuoni e delle saette. Adesso, non c’è bisogno più di questi Dei, ma l’evoluzione della scienza sta andando in una dimensione sempre più metafisica, i numeri si fanno immaginari, mentre alcuni monaci buddisti stanno trovando nei libri di fisica alcune spiegazioni di alcuni fenomeni ritenuti inspiegabili. Il conflitto tra scienza e fede, non è una guerra, ma sembra concludere lo scrittore, un motivo di progresso: l’educazione familiare di babbo e mamma Brown ha scatenato la creatività nei rampolli della famiglia.

 

IL CODICE DA VINCI – Il Codice da Vinci se ha un merito, spiega Dan Brown, è quello di aver acceso un dibattito e forse, sembra di capire, del bisogno da parte dei credenti di un Cristo e di una religione più umana che non significa mettere in discussione i pilastri della religione. "Il cristianesimo sopravviverà a Dan Brown?’ titolava una famosa rivista americana: ovviamente, era la risposta del giornalista, dato che è già sopravvissuto a Galileo e Darwin. Dan Brown si concede anche un pizzico di gloria, parlando molto del Codice Da Vinci, che tutti hanno letto e che appassiona, proprio per quella linea sottile che divide scienza e religione che produce queste domande che in fondo hanno risvegliato una passione in fondo un po’ sopita.

 

L’APPELLO – Di ‘Inferno’ non racconta niente, anche se sono centinaia coloro che già lo tengono sottobraccio sperando in un autografo. L’uomo da 150 milioni di libri venduti, così come viene presentato dal Direttore della Mondadori, chiosa con un appello a studiare molto, alla lettura, alla curiosità, a porsi molte domande, parlando dei libri come ‘prodotti magici che possono superare confini e attraversare il tempo’. Le ultimissime parole sono di ringraziamento a chi scrive e chi legge e con un appello al dialogo e al confronto che solo i libri riescono a creare. Dan Brown saluta ‘il più bel posto in cui ho parlato in questa tournee europea’ (e in effetti il colpo d’occhio di Pietrasanta è davvero notevole) e non si concede alla firma dei libri alle centinaia di fan che hanno rinunciato a vederlo pur di avere un libro autografato. Per sapere se Inferno replicherà il successo del Da Vinci bisognerà attendere qualche mese, ma la ricetta del conflitto tra spiegabile ed inspiegabile funziona ed è in fondo il motore di ogni nuova scoperta. Per fortuna ci sarà sempre qualcosa di sempre più complesso da spiegare e ci sarà sempre qualcuno che vorrà spingersi oltre le Colonne d’Ercole. E ci sarà un altro Dan Brown ad incuriosirci con queste contraddizioni tra umano e divino.    

 

Michele Morabito 

 

8 giugno 2013

 

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