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Coronavirus, la strana profezia contenuta in un libro uscito nel 1981

“Nel 2020 si diffonderà in tutto il mondo Wuhan-400, una grave polmonite”. Così veniva scritto nel thriller "The eyes of darkness" uscito nel 1981

Il Coronavirus, dopo i primi casi registrati negli ultimi giorni anche in Italia, sta creando una vera e propria psicosi nel nostro Paese. Come se non bastasse, in un libro uscito nel 1981 e scritto dall’autore statunitense Dean Koontz in cui si parla di un virus letale che colpisce l’uomo e creato in un laboratorio in Cina, nella città di Wuhan.

Il contenuto del libro

Il libro in questione è il thriller “The eyes of darkness”. In queste ore, dunque, sta spopolando la foto della pagina dove lo scrittore parla di questa epidemia. A pagina 333 lo scrittore scrive “Wuhan-400 è un’arma letale, intorno al 2020 una grave polmonite si diffonderà in tutto il mondo in grado di resistere a tutte le cure conosciute”. “Uno scienziato cinese di nome Li Chen – continua nel libro Koontz – fuggì negli Stati Uniti, portando una copia su dischetto dell’arma biologica cinese più importante e pericolosa del decennio. La chiamano ‘Wuhan-400’ perché è stata sviluppata nei loro laboratori di RDNA vicino alla città di Wuhan ed era il quattrocentesimo ceppo vitale di microorganismi creato presso quel centro di ricerca”.

 

Profezia o coincidenza?

Si tratta di complottismo, oppure è solo una pura coincidenza? Su Repubblica il giornalista Paolo Attivissimo smentisce qualsiasi teoria di complotto. “E’ pressoché inevitabile che fra i milioni di storie che vengono scritte prima o poi qualcuna ci azzecchi, almeno vagamente”. Inoltre, nella versione originale uscita nel 1981 non si parla di Wuhan, ma della città sovietica di Gorki, con il virus che aveva il nome di “Gorki-400”, diventato poi Wuhan nell’edizione del 1996 in seguito alla scomparsa dell’Unione Sovietica.

 

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