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Conversazione con Francesco Mari

Francesco Mari, napoletano, ha esordito nella narrativa nel 2014 con La ragazza di Scampia (Fazi). Di recente ha pubblicato Gli amori interrotti, una raccolta di tre racconti (Iemme Edizioni).

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Francesco, ci ritroviamo a un anno e mezzo da una precedente chiacchierata. Lโ€™altra volta abbiamo parlato del tuo primo romanzo, La ragazza di Scampia.ย  Alla fine della conversazione ti ho chiesto a cosa stessi lavorando e hai risposto che stavi rielaborando materiali che, in prima stesura, precedevano il romanzo. Si trattava appunto dei racconti riuniti nel tuo ultimo libro, Gli amori interrotti?

Sรฌ, Rosalia, si trattava proprio dei racconti de Gli amori interrotti. E ti dirรฒ che sono grato a Antonello De Simone e alla Iemme edizioni di Napoli per avermi dato questa opportunitร  di ritornare su materiali precedenti al romanzo, ripercorrendo scelte stilistiche che ne La ragazza di Scampia avevo accantonato in favore di una prima persona tutta animata da โ€œfurori istrioniciโ€, come ricorderai. Tutti e tre i racconti, come scrivo in una nota ai testi, sono stati ampiamente rimaneggiati, ma non li ho stravolti nรฉ ho voluto dare loro uno sviluppo troppo diverso dalla stesura originale, fatta eccezione per il terzo. Tra lโ€™altro, mi sembrava che riuniti assieme si sostenessero a vicenda, per cosรฌ dire.

 

Tre storie dโ€™amore, uno stile diverso da quello del precedente romanzo. Ti chiedo innanzitutto: come mai racconti? Difficilissimo pubblicare racconti, in Italia. Gli editori non li amano e sostengono che non sono graditi ai lettori: su questo ho qualche dubbio, tu come la pensi? E sono due domande, a questo punto ne inserisco una terza: come mai lโ€™amore? Non รจ facile raccontare lโ€™amore senza banalizzare, quindi ci vuole coraggio, secondo me, a prendere lโ€™argomento di petto, fin dal titolo. A questo punto di domanda me ne viene una quarta: vogliamo parlare di questo bel titolo, per suscitare nei lettori il giusto grado di curiositร  ma senza raccontar loro troppo?

Allora, andando per ordine: 1) per me la vera sfida di uno scrittore รจ la misura breve piรน che quella del romanzo, in cui โ€“ come ricordava recentemente J. Franzen lodando i racconti del premio Nobel Alice Munro โ€“ tutto sommato รจ piรน facile โ€œbarareโ€, laddove in un racconto o sei padrone dellโ€™arte del narrare oppure no; 2) concordo con te che i racconti non sono affatto sgraditi ai lettori, anzi. Ma ci sono certi โ€œmustโ€ editoriali duri a morire. Una volta si esordiva coi racconti e poi ti veniva chiesto di misurarti anche col romanzo, per dimostrare che eri finalmente uno scrittore maturo, oggi รจ il contrario: se non scrivi almeno un romanzo, impossibile pensare di proporre dei racconti a un editore. Meno male che, in questi tempi di concentrazione editoriale, esistono ancora i piccoli editori! 3) come mai lโ€™amore, mi chiedi. In fondo รจ stato cosรฌ anche col mio romanzo dโ€™esordio. Tutti mi chiedevano: ancora Napoli? ancora Scampia? La letteratura secondo me non vive di โ€œnovitร โ€ o โ€œoriginalitร โ€ dei temi, semmai del tentativo di avere occhi nuovi per le cose che sono lรฌ da sempre. Da quanto esiste lโ€™amore? E al tempo stesso: potremo mai smettere di interrogarci su di esso sotto forma di racconti? 4) Il titolo, Gli amori interrotti: lโ€™amore per definizione รจ sempre โ€œinterrottoโ€, nel senso di frantumato, spezzato, diviso. Anche senza scomodare il mito platonico in cui uno dei due genitori di Eros รจ Penรฌa – ovvero la povertร , il bisogno, – lโ€™amore reca sempre in sรฉ il segno di una mancanza, lโ€™anelito a una ricomposizione. In questo senso per me รจ indissociabile dal sentimento della malinconia (cosa del tutto diversa dalla tristezza e dal moderno concetto di depressione). I tre โ€œamori interrottiโ€ del mio libro sono tre tentativi di raccontare questo: il desiderio, la mancanza, la malinconia e il bisogno di riconciliarsi con un parte piรน profonda di sรฉ stessi.

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Dโ€™accordo in pieno, sottoscrivo parola per parola su tutti e quattro i punti. E adesso ti tocca la domanda di rito sulla lettura. Cosa stai leggendo al momento e, nellโ€™anno e mezzo trascorso dalla precedente chiacchierata, cosa hai letto e cosa ti ha davvero entusiasmato (sempre che qualcosa ti abbia davvero entusiasmato)?

Ho sempre piรน di un libro per le mani. Questo per me รจ stato lโ€™anno della scoperta-riscoperta (entusiasta) di Kundera: Lโ€™immortalitร , Lโ€™insostenibile leggerezza dellโ€™essere, La festa dellโ€™insignificanza, i racconti de Gli amori ridicoliโ€ฆ Al momento sto leggendo i racconti della grande e ancora misconosciuta Fabrizia Ramondino, quelli raccolti in Calore (Nottetempo edizioni), bellissimi; e poichรฉ associo ai contemporanei anche sempre un classico sono immerso nella lettura de Lโ€™uomo senza qualitร  di Musil: concepito e scritto negli anni Trenta del Novecento, ci siamo ancora tutti noi dentroโ€ฆ

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Che progetti letterari coltivi, al momento?

Sono alla revisione finale del mio prossimo romanzoโ€ฆ speriamo di poterne presto parlare assieme!

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Lo spero anchโ€™io! Grazie, Francesco, per il tuo tempo e le tue risposte.

 

Lia Messina

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