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Con ”Le affinità alchemiche” di Gaia Coltorti, Mondadori sperimenta un nuovo modo di promuovere i libri

Con l'avvento del digitale il mondo della comunicazione ha conosciuto una rivoluzione: tra i molti cambiamenti, sempre più ci si esprime in termini di immagini, che accanto alla parola sono ormai parte del nostro alfabeto. Perché allora non pensare alla possibilità di parlare di un libro attraverso un racconto svolto in scatti fotografici? È quanto accaduto con ''Le affinità alchemiche'', romanzo d'esordio della ventenne Gaia Coltorti, in uscita domani per Mondadori...

Esce domani in libreria il romanzo d’esordio della giovanissima Gaia Coltorti. Su instagramers italia, in questi giorni, dieci gruppi locali della community hanno raccontato il libro in anteprima con le loro fotografie

MILANO – Con l’avvento del digitale il mondo della comunicazione ha conosciuto una rivoluzione: tra i molti cambiamenti, sempre più ci si esprime in termini di immagini, che accanto alla parola sono ormai parte del nostro alfabeto. Perché allora non pensare alla possibilità di parlare di un libro attraverso un racconto svolto in scatti fotografici? È quanto accaduto con “Le affinità alchemiche”, romanzo d’esordio della ventenne Gaia Coltorti, in uscita domani per Mondadori. Il libro non è ancora sugli scaffali dei negozi, ma già su instagramers italia, la community Instagram italiana, dieci gruppi locali che l’hanno letto in anteprima stanno pubblicando i loro scatti liberamente ispirati alla storia.

LA STORIA – La trama è una storia d’amore, ma non una qualsiasi. Il tema scelto dalla giovane autrice, estremamente coraggioso, è quello di una fortissima, lacerante e impossibile passione tra due adolescenti: impossibile perché si scontra con la più grande tra le proibizioni che possano ostacolarla, quella dell’incesto. Giovanni e Selvaggia sono fratelli gemelli, ragazzi a pezzi di una famiglia a pezzi, separati da piccoli a causa del divorzio dei genitori e cresciuti distanti: lei a Genova con la madre poliziotta, Antonella, lui a Verona con il padre notaio, Daniele. Si ritrovano d’improvviso a diciotto anni, quando Antonella viene trasferita a Verona per lavoro e si riavvicina all’ex marito, finché i due non decidono di tornare a vivere tutti e quattro insieme. Per Giovanni è un incontro folgorante: la bellezza di Selvaggia è una lama che gli affonda irrimediabilmente nel cuore, l’indole capricciosa e scostante di lei – ora dolcissima e vulnerabile, ora altera e distante – lo ammalia fino a farlo impazzire. Per lei, che a Verona ha solo Giovanni, sembra iniziare tutto come un gioco perverso dal quale sa mantenere emotivamente le distanze, ma l’amore finisce per travolgere tutto e tutti, in questa storia già da molti accostata ad ascendenze letterarie importanti – il paragone con Romeo e Giulietta, non fosse per l’ambientazione, sembra inevitabile.

FARE COMMUNITY ATTORNO A UN LIBRO – Come più volte abbiamo avuto modo di sottolineare su Libreriamo, la digitalizzazione e il Web hanno reso e rendono possibili nuove forme di racconto e dialogo, che passano anche attraverso l’interazione e contaminazioni di media e mezzi espressivi differenti. E il caso de “Le affinità alchemiche” ne è una conferma: la storia narrata è diventata occasione per uno scambio di suggestioni in forma di immagini attraverso la rete, grazie alla pubblicazione su instgramers italia di fotografie ispirate a personaggi, luoghi, situazioni e oggetti del romanzo, accompagnate dalle frasi del libro che le richiamano. La casa editrice, che ha promosso questa iniziativa, ha avuto un’intuizione importante: grazie ai nuovi canali di scambio e confronto tra le persone inaugurate dal virtuale, un libro, con la sua ricchezza di contenuti, spunti di riflessione, emozioni che è in grado di regalare, si presta in maniera ideale a farsi punto focale attorno a cui aggregare una community. E data la fluidità dei nuovi strumenti d’espressione, dato che ormai praticamente a chiunque è possibile trovare sul Web spazi per scrivere, o pubblicare le migliaia di fotografie scattate ogni giorno con i propri apparecchi digitali accompagnandole ai commenti, alle frasi e ai pensieri che le hanno ispirate, perché non coinvolgere in questa community competenze diverse, mondi diversi che però, le rete ce lo dimostra tutti i giorni, non sono così distanti? Lo scenario prospettato da questo “esperimento” attorno a “Le affinità alchemiche” non può che considerarsi fecondo di nuove opportunità, di nuovi scenari in cui appassionati di fotografia – o, immaginiamo, di musica, di cinema e di tutte le altre forme espressive – possano trovare, grazie al canale digitale e ai nuovi meccanismi della community creata sul web, nuovi punti di contatto e interesse per altri mondi, come quello del libro. Per l’editoria, speriamo che questa strada possa rappresentare un percorso attraverso cui acquistare nuova vitalità.

 

14 gennaio 2013

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