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Come cambia il mondo del lavoro oggi. Arriva la guida per orientarsi

I temi del diritto del lavoro e della previdenza all'interno del libro di Gabriele Bonati

MILANO – I temi del diritto del lavoro e della previdenza in un testo strutturato in modo ipertestuale arricchito di tabelle, diagrammi di flusso, schemi logici. Parliamo di “Guida pratica lavoro“, manuale a cura di Gabriele Bonati e Pietro Gremigni. Abbiamo intervistato uno dei due autori, l’esperto in materia Gabriele Bonati, per guidarci all’interno delel ultime novità legate al mondo del lavoro.

 

Quali sono le principali novità legate al mondo del lavoro, alla luce degli ultimi decreti attuativi e del Jobs act?
Il jobs act ha riformulato le disposizioni che regolano: gli ammortizzatori sociali, sia quelli utilizzabili in costanza di rapporto di lavoro sia quelli utilizzabili dopo la cessazione del rapporto di lavoro, da abbinare, comunque, alla riforma delle politiche attive per il lavoro; le tipologie contrattuali diverse dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, che deve comunque rimanere la forma comune del rapporto di lavoro; le tutele dei lavoratori in caso di licenziamento illegittimo, introducendo il risarcimento a tutele crescenti; le regole in materia di demansionamento; i servizi per il lavoro e di politiche attive, con la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato, oltre alla costituzione di un’apposta agenzia e di favorire l’occupazione dei giovani; l’attività ispettiva, attraverso la costituzione di un ispettorato nazionale; i tempi di vita e di lavoro (congedi parentali). Un provvedimento è intitolato semplificazioni delle procedure e degli adempimenti a carico delle imprese (il primo impatto non è quello della semplificazione). Detti provvedimenti necessitano ancora di diversi decreti attuativi.

 
Come sono cambiati diritti al lavoro e previdenza sociale negli ultimi anni?
L’evoluzione tecnologia, il mercato globale, i nuovi sitemi organizzativi/produttivi, l’evoluzione delle esigenze personali, il susseguirsi di crisi economico/finanziarie, l’incremento dell’aspettativa di vita, un diverso modo di vedere le relazioni sindacali, sono alcuni dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni che  hanno reso necessario: emanare  numerosi provvedimenti legislativi che regolano il lavoro e la previdenza (spesso solo di tampone e poco  incisivi); cambiare di mentalità nell’approccio al mondo del lavoro, dove ci si scontra tra la flessibilità richiesta dalle imprese e la certezza del posto di lavoro da parte dei lavoratori, tra il contenimento dei costi per rimanere sul mercato (tra questi si reclama a gran voce la riduzione del costo del lavoro) e la necessità di avere la tranquillità economica delle famiglie, tra l’esigenza di trovare più opportunità per l’occupazione dei giovani e l’innalzamento, automatico, dell’età pensionabile, tra l’esigenza di contenere la spesa pubblica e il diritto dei cittadini di avere le  prestazioni. Si, è cambiato molto, ma le regole in vigore, al momento molto confuse, non aiutano a fronteggiare detto cambiamento (si spera che il jobs act, quando sarà pienamente operativo con i decreti attuativi, risolva almeno in parte detti problemi, in ogni caso c’è ancora molto da fare).

 

Cosa consiglia per prima cosa ad un giovane che si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro?
Di informarsi, il web facilita molto, sulle polite attive per il lavoro, partendo dalle norme nazionali per scendere a quelle regionali; verificare le opportunità offerte dalle agenzie per il lavoro pubbliche e private; verificare i contatti che possono attivarsi nelle università e in altri ambienti di studio; proporsi con mentalità flessibile; essere propositivi/positivi; continuare nell’aggiornamento nella  formazione; essere disponibili alla mobilità; e così via.

 

Alla luce delle novità emerse quali sono, invece, le nuove opportunità per manager ed imprenditori?
Per gli imprenditori necessita avere vicino un consulente/dipendente che conosce bene la complicata normativa del lavoro italiana, per utilizzare al meglio le numerose opportunità che alcune disposizioni normative vigenti mettono a loro disposizione per ottimizzare i costo del lavoro e rendere più ricco il potere di acquisto della busta paga (per non percorrere vie trovo brevi, col tempo più costose e che fanno male al Paese). Al manager un cambio di mentalità sulla gestione del personale, con particolare riguardo alla costituzione dell’organico e le conseguenti tipologie contrattuali utilizzabili; una conoscenza approfondita delle nuove politiche retributive/attive per il lavoro e degli ammortizzatori sociali.

 

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