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Cinque libri da leggere per recuperare il buon umore

Ecco cinque libri che potrebbero farvi tornare il “buon umore”, anche semplicemente permettendovi di allontanare la vostra attenzione dalla realtà, non gradita

MILANO – È la giornata no. Il momento no. Il bicchiere è mezzo vuoto. La legge di Murphy vi fa compagnia h24. Bene, è il momento di scegliere un libro e iniziare immediatamente a leggerlo! Non crediate che siano solo le storie positive, divertenti o a lieto fine ad essere terapeutiche. Alla malinconia, al cattivo umore, spesso, si può rispondere anche con la riflessione. Ecco qui cinque libri che potrebbero farvi tornare il “ buon umore ”, anche semplicemente permettendovi di allontanare la vostra attenzione dalla realtà, non gradita.

 

Il posto – di Annie Ernaux

Un libro autobiografico. La storia del padre della scrittrice: prima contadino, poi operaio ed infine gestore di un bar-drogheria. Una vita spesa completamente per la “realizzazione”, oltre che personale, della propria figlia con la quale, però, emerge una incapacità comunicativa. Nonostante tutto lei, la figlia, la scrittrice, troverà il suo posto. L’esperienza individuale della Ernaux diviene dimensione universale.

 

Per dieci minuti – Chiara Gamberale

Dedicare, a se stessi, dieci minuti per fare qualcosa di nuovo, mai fatta prima. Tutti i giorni, per un mese intero. La Gamberale invita a fare questo per accogliere una realtà altra rispetto a quella che ci è “stata portata via”. Il cambiamento spaventa sempre ma è possibile tornare a vivere, un minuto alla volta!

 

Il vangelo secondo Gesù Cristo – José Saramago

Quella di Saramago è un allostoria a tutti gli effetti. Una riscrittura del vangelo che vede la figura di Gesù Cristo incarnare tutte le caratteristiche di un essere umano. Il senso della vita, la lotta tra il bene e il male, i dubbi e le paure, tipici della condizione terrena, spiegati attraverso la parola del figlio di Dio.

 

Solo bagaglio a mano – Gabriele Romagnoli

Viaggiare leggeri. Essere leggeri. Vivere leggeri. È il racconto di una rinascita. “Un manuale del perfetto viaggiatore: serve a viaggiare bene nella vita” da la Repubblica. L’autore, grazie ad un suo viaggio in Corea e ad un falso funerale, prova a parlare della necessità di abbandonare le costrizioni e le “zavorre” dell’esistenza per vivere tutto nell’essenzialità delle cose.

“Hai avuto una vita faticosa, è ora che ti riposi”. […] Sono rimasto lì, nel buio del tempo, pensando a tutto quello che era stato, a quel che non sarebbe stato più […]

 

Delitto e castigo – Fëdor Dostoevkij

Non spaventatevi per questa proposta. Anzi, rimarrete sorpresi nello scoprire quanto un libro così “vecchio” possa risultare estremamente attuale. Parallelismi, quasi obbligati, con la società odierna non faranno mai calare il vostro livello d’attenzione. Raskòl’nikov, ex studente indigente, commette un omicidio non soltanto per motivi economici, ma anche quale tentativo di affermare la propria individualità attraverso il soccombere altrui. Tormenti psicologici e fisici lo porteranno a confessare il delitto. È la salvezza attraverso la sofferenza, topos di Dostoevskij. Delitto e castigo è sicuramente anche un invito a misurarsi con le proprie paure, i propri errori.

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