Chiude la libreria Covo della Ladra, diventerà una casa editrice

9 Ottobre 2024

La celebre libreria indipendente di Milano chiude i battenti, ma resterà attiva la casa editrice che si farà da promotrice di eventi culturali legati ai libri e ai loro autori, sempre negli spazi del Covo. Ne abbiamo parlato con la responsabile Mariana Marenghi

Chiude la libreria Covo della Ladra, diventerà una casa editrice

Da gennaio 2025 la libreria Covo della Ladra chiude il suo presidio in Via Padova/Via Scutari a Milano, ma prosegue la sua attività come casa editrice, facendosi promotrice di eventi culturali legati ai libri e ai loro autori sempre negli spazi del Covo. A comunicarlo Mariana Marenghi, la “ladra libraia ” che dal 2017 portava avanti la sua attività in libreria indipendente specializzata in gialli, noir, fantasy e kids book, con un ottimo riscontro di pubblico.

La libreria Covo della Ladra

L’annuncio ufficiale della chiusura arriva tramite un post su Facebook, in cui si sottolinea come, da quel primo 25 ottobre 2017, sono passati ben sette anni in cui la libreria ha condiviso con i suoi lettori molte cose belle, alcune – poche – spiacevoli, ma soprattutto tante buone letture. “Sette anni in cui si è diventati amici, si sono conosciuti e incontrati autori e narrazioni diverse, in cui molti hanno chiesto gentilmente, altrettanti hanno avuto, alcuni hanno preteso (e anche di loro il Covo non si è dimenticato). Sette anni in cui abbiamo creato e sviluppato idee e progetti proprio con i lettori più propositivi e durante i quali è nata anche la piccola realtà editoriale del Covo, iDobloni.”

Sette anni in cui il Covo ha davvero cercato di poter dare vita ad un luogo che permettesse a tutti di esprimere liberamente la propria opinione e la propria arte, di condividere senza remore, di leggere senza pregiudizi e, allo stesso tempo, accettare anche chi ne aveva e chi esprimeva idee molto lontane dalle nostre.

I motivi della chiusura

Oggi, però, quel Covo, che per molti è diventato una famiglia, deve fare spazio. “Abbiamo cercato di essere indipendenti, seppur piccoli; di sgusciare tra le gambe dei Ciclopi che ci circondano, tra la brama di eventi e la corsa a chi arriva prima di questa nostra città famelica; abbiamo cercato di dribblare gli ostacoli in difesa di chi continua – ancora oggi – a dirci che non si fa così, che si fa come fanno tutti. I costi sono troppi; le vendite sembrano non bastare mai, anche quando sono alte e, a tutto ciò, si aggiungono tutte le difficoltà che le tante libreria di Milano possono dirvi, se solo glielo chiedeste.”

Prosegue il racconto della libraia: “Abbiamo anche pensato, per qualche istante, di cercare di farcela nonostante tutto, ma a quel punto il “noi” del gruppo che siamo diventati è tornato ad essere un “io”, di quella donna, nata libraia, e che ora sta scrivendo questa lettera, da cui tutto questo è partito. E mi sono vista come in quelle scene del naufragio del Titanic, dove l’orchestra continua a suonare mentre l’acqua gelida inghiotte tutto. Ho sentito la responsabilità del gruppo/famiglia che siamo diventati in questi anni e, così, ho scelto di non continuare a suonare sino alla fine. Invece, ho scelto di dare spazio a ciò che di bello, di vitale, era nato proprio in libreria.”

Da libreria a casa editrice

Da gennaio 2025, il Covo della Ladra chiude come libreria, per lasciare spazio alla casa editrice de iDobloni. “Diventeremo un “noi” ancora più grande e più esteso; diventeremo ancora più condivisione, ancora più lontani dai pregiudizi – eppure senza mai giudicare chi li esercita. E lo faremo portando avanti le narrazioni che, in quasi due anni di casa editrice, i nostri lettori hanno imparato a conoscere.”

In Via Scutari, quindi, si potrà entrare in casa editrice, per scoprire la libreria de iDobloni e seguire “il progetto di una piccola biblioteca in cui conserveremo i testi più significativi dei generi che più amiamo.”

In Via Scutari resteranno gli incontri con gli autori, le cene con spoiler, le interviste e il Gruppo di Lettura: “perché sono i lati belli che non vogliamo perdere in questa trasformazione. E resteranno anche i nostri canali online, tra sito e YouTube, dove continueremo a fare il nostro lavoro: leggere, approfondire e parlarvi di libri, costruendo percorsi di lettura insieme ai lettori.”

Una trasformazione dolorosa ma necessaria

Quello che non ci sarà più è la Libreria così come la si è conosciuta in sette anni di libri. “E non voglio mentirvi dicendo che sarà bello come prima. Non posso saperlo, ma comprendo che ogni trasformazione è spesso dolorosa e incerta, anche se necessaria.”

Intanto, in questi ultimi tre mesi di libreria, Mariana chiede ai suoi lettori assidui frequentatori della libreria di aiutarla a “chiudere in bellezza”, scegliendo il Covo per qualcuno dei loro libri, non affidando così al caso il loro magazzino per darlo ai lettori. “Noi ci impegniamo affinché questi siamo mesi di festa, di gioia e di letture. Perché non vogliamo chiudere con la tristezza nel cuore, ma con la felicità di chi sta per partire per un lungo viaggio insieme.”

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