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Chi sono i mostri nella società di oggi e come affrontarli

La scrittrice Alessandra Hropich nel libro "Mostri" raccoglie storie vere per analizzare i problemi che riguardano la società di oggi relativamente ai rapporti umani

MILANO – Chi sono oggi i mostri? Come è possibile difendersi da loro? A queste e ad altre domande tenta di rispondere la scrittrice Alessandra Hropich nel suo ultimo libro “Mostri“, opera nella quale l’autrice raccoglie storie vere per analizzare i problemi che riguardano la società di oggi relativamente ai rapporti umani, suggerendo anche uan via d’uscita per “affrontarli”: l’amore e ogni altro ideale.

 

Come nasce l’ idea di questo libro?

In tutta la mia vita ho conosciuto persone dai comportamenti mostruosi, ho vissuto e visto cattiverie molto pesanti, ho sempre visto prevalere la cattiveria ed ogni bassezza umana, perchè dunque non scriverci un libro?
Chi sono i mostri di cui si parla all’intero dell’opera?

I Mostri sono persone che godono nel distruggere gli altri, sono soggetti crudeli che vivono la loro vita più piacevolmente se riescono a danneggiare, annientare il prossimo. I Mostri sono persone che non si dimostrano come tali ma circuiscono la vittima, guadagnano la sua fiducia, eppoi, agiscono.

 

La creazione di questi “mostri” all’interno dell’attuale società da cosa è dovuta?

Di certo, la mancanza degli ideali e di traguardi da raggiungere non agevolano. Ad esempio, la mancanza di musica fa vivere male e inaridire gli animi, a tal proposito, lessi tempo fa un articolo su un giornale che ricordava il potere della musica di Mozart su una popolazione che, per un periodo, arrivò a commetere meno delitti del passato, il tutto grazie a degli altoparlanti che trasmettevano in strada le composizioni musicali del grande Musicista. Questo per sottolineare che la musica, così come l’ amore e ogni altro ideale, rappresenta un valido aiuto per una vita equilibrata.
Poi ovviamente ci sono le eccezioni, ovvero persone che soffrono particolarmente per ogni torto subito sin da piccoli ma la società si mostra troppo insensible e distratta ai problemi altrui, questo non dare mai ascolto al prossimo, sicuramente fa nascere nuovi Mostri, ovvero persone non ascoltate ma lasciate soffrire senza neppure la possibilità di esternare la propria sofferenza.
Noi e l’approccio con il prossimo, in particolare “lo straniero”. Quali sono analogie e differenze rispetto al passato?

La nostra società, già fin troppo martoriata di suo, non accoglie al meglio gli stranieri ma questo è un fatto che va oltre la nostra volontà. Quello che invece ho ben constatato è che molte molte volte ci si serve dello straniero non per aiutarlo ad integrarsi nel nostro paese ma solo perchè, si pensa che lo straniero sia più a buon mercato per il lavoro e disponibile su tutto.
Conosco una moltitudine di uomini che, timorosi di approcci con donne italiane, si sono legati, più o meno stabilmente con donne di ogni provenienza. Nulla di male se un uomo sceglie una donna di colore o altro ma talvolta sento commenti dei diretti interessati che si sono detti interessati solo all’ apparente mitezza e disponibilità di queste donne.
Il fatto di innamorarsi di una donna bianca o nera, non rappresenta un problema, quello che mi preoccupa è il constatare che ci sono alcuni uomini piuttosto autoritari che sembrano andare a caccia di donne da sottomettere, donne che alcuni, ancora oggi, considerano, inferiori.
Nel libro ne parlo, ci sono casi di donne straniere scelte dagli uomini unicamente perchè viste come esseri inferiori, più servili delle italiane, ovviamente io racconto di uomini dai comportamenti mostruosi nella vita privata, uomini molto autoritari che regiscono con violenza non appena si rendono conto di non avere a che fare con una scema ma con una donna con tanto di cervello e personalità, esattamente come le donne italiane.
In passato, il problema non si poneva, non essendoci la quantità di stranieri/e presenti oggi in Italia.

 

Come è possibile difendersi da loro?

Difendersi dai Mostri è molto più difficile che riconoscerli. Credo molto nella prevenzione, ovvero ritengo importante riconoscere da subito i comportamenti dei Mostri senza cadere nella loro trappola, perchè una volta che il Mostro ha individuato la sua vittima, è molto più complicato tornare indietro, il Mostro non vuole essere scoperto nè mollare la presa. Non dico per questo che bisogna soccombere, assolutamente no ma stare in guardia e cogliere le prime avvisaglie, quello che io spiego ed illustro nel libro. Altrimenti, serve allontanarsi ma senza tentare di normalizzare un Mostro perchè tanto mai tornerà normale.

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