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Charles Dickens, 5 libri del grande romanziere inglese da leggere almeno una volta nella vita

Il 9 giugno del 1870 scompariva Charles Dickens, uno dei più grandi romanzieri di tutti i tempi. Scopriamo insieme 5 delle sue opere più iconiche, da leggere almeno una volta nella vita.

Romanziere, giornalista e reporter di viaggio, Charles Dickens è uno degli autori più importanti della letteratura mondiale. Ha dato vita a personaggi indimenticabili, che si muovono in una Londra grigia e pullulante di gente di ogni tipo. Come dimenticare il piccolo, sfortunato Oliver Twist, o l’anziano burbero Ebenezer Scrooge?

In occasione dell’anniversario della sua scomparsa, scopriamo insieme i 5 titoli irrinunciabili, da leggere almeno una volta nella vita, per conoscere meglio Charles Dickens, le tematiche e le atmosfere tipiche della sua produzione.

5 libri di Charles Dickens da leggere almeno una volta nella vita

Oliver Twist

“Oliver Twist” costituisce forse il più grande successo di Charles Dickens sin dalla prima pubblicazione. Per i personaggi indimenticabili, la descrizione della vita londinese ed il messaggio che lascia, rappresenta uno dei libri che ciascuno di noi dovrebbe custodire nella propria biblioteca personale.

Charles Dickens inizia la pubblicazione a puntate di Oliver Twist su una rivista. Uscirà nel 1838. È un successo mondiale immediato – la prima traduzione italiana è già del 1840 – che proseguirà ininterrotto fino ai giorni nostri, con traduzioni, adattamenti per ragazzi, trasferimenti in altri media.

Sarà Dickens stesso a dare il via a un diverso uso del materiale del romanzo nelle sue tournée, che presenteranno rielaborazioni in forma quasi teatrale di scene ed episodi che, ritagliati dal contesto e dotati di una loro autonomia, suscitano un vero e proprio entusiasmo tra il pubblico.

Incentrato sulle alterne fortune del piccolo Oliver, il libro è una sorta di racconto fiabesco che sa descrivere la multiformità del mondo grazie anche a una mobilissima visione sottolineata dal continuo gioco di piani, che allarga e restringe il campo tra personaggi, classi sociali, società nel suo insieme; tra paesaggi rurali, panorami urbani, vie cittadine, caseggiati, botteghe e abitazioni… Un libro però che resta una grande favola e dove alla fine trionfa il principio del Bene.

David Copperfield

Altro titolo irrinunciabile per scoprire Charles Dickens, “David Copperfield” vede protagonista di nuovo un orfanello, proprio come accade in “Oliver Twist”.

David, orfano di padre, vive una infanzia felice con la madre, ma questa poi si risposa con il signor Murdstone, un uomo crudele che la porta alla tomba. Privo di affetti, David sperimenta la dura scuola del maestro Creakle. Il patrigno gli impone un lavoro avvilente in un negozio di Londra. Disperato fugge a piedi a Dover, dove una zia, Betsey, accetta di occuparsi di lui.

Lo manda a Canterbury, per educarlo, in casa del suo avvocato, padre di Agnes, una dolce fanciulla. Divenuto cronista parlamentare e conquistata anche fama letteraria, David sposa Dora che pochi anni dopo muore. Il giovane allora si accorge della dolce Agnes che sposa, dopo aver salvato il futuro suocero dalle trame del suo amministratore.

Grandi speranze

“Grandi speranze”, anche noto con il titolo di “Great expectations”, costituisce un altro dei titoli più iconici di Charles Dickens.

Pubblicato nel 1861, “Grandi speranze” è il romanzo di formazione di un giovane londinese dal carattere incostante, Philip Pirrip, detto Pip, un povero ragazzo del popolo che, attraverso una serie di eventi straordinari, riesce a elevarsi a una condizione sociale superiore, affrancandosi così dale proprie origini per le quali prova un sentimento di fastidio e rancore.

Ma in seguito, ammaestrato dalle mutevoli sorti della vita, imparerà ad apprezzare quel mondo umile che aveva lasciato per inseguire le sue “grandi speranze”. E alla fine Pip capirà quali sono i veri valori che ogni uomo deve custodire in sé, traendone indicazioni su come agire.

Canto di Natale

È il più famoso tra i racconti natalizi scritti da Charles Dickens e non solo: probabilmente, si tratta di uno dei racconti più famosi ed amati al mondo. “Canto di Natale” è una storia che ha avuto la capacità di attingere all’immaginario popolare e a sua volta plasmarlo con forza. Per esempio, il disneiano Paperon de’ Paperoni in inglese si chiama Scrooge McDuck, come l’“avaro cattivo e senza cuore” di questo racconto.

Scrooge è talmente arido da rifiutare anche il calore del Natale, per lui solo una perdita di tempo e di soldi. Sarà il fantasma del suo ex socio Jacob Marley a visitarlo per primo. Una lettura imprescindibile se si vuole conoscere Dickens!

Tempi difficili

Infine, fra i titoli più iconici di Charles Dickens troverete sicuramente anche “Tempi difficili”, il romanzo in cui più compiutamente trova espressione l’avversione dell’autore all’ideologia utilitaristica, inevitabile conseguenza del processo di industrializzazione che caratterizza l’Inghilterra di quegli anni.

Ma più che indagare le cause, Dickens rappresenta gli effetti sociali che lo sfruttamento produce: la falsificazione dei rapporti umani. Il popolo misero, per elevarsi alla condizione della borghesia, ne assume le caratteristiche di ipocrisia e di durezza.

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