Ieri mattina, davanti alla scuola materna Guicciardi di Milano, agli occhi di alunni e genitori si è presentato uno spettacolo davvero desolante. Centinaia di libri erano stati accatastati lungo il marciapiede che costeggia la scuola in attesa di essere ritirati dall’Amsa. Ad avviare l’operazione di smaltimento dei libri è stato proprio l’asilo, che non riusciva più a gestire la biblioteca con tutti quei volumi. Ma, invece che provvedere alla donazione dei volumi, ha ammassato i libri vicino al bidone dell’immondizia e ha poi avvisato l’Amsa affinché venisse a recuperarli e li mandasse al macero.
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La rivolta dei bambini
Quando, ieri mattina, i bambini della scuola materna hanno visto i loro amatissimi libri vicino al bidone dell’immondizia, sono rimasti attoniti. Nonostante la tenera età, la vista dei volumi abbandonati ha colpito i piccoli alunni della scuola materna, che insieme ai genitori hanno detto “no”. È iniziata così la corsa al recupero e salvataggio dei libri, giusto in tempo per l’arrivo del furgoncino Amsa, che sul marciapiede non ha trovato praticamente più nulla. Sembrava una scena da Farenheit 451 di Ray Bradbury, ha commentato uno dei genitori della scuola materna Guicciardi di Milano.
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La scuola materna Guicciardi
Con oltre 200 bambini, di cui moltissimi di seconda generazione, la scuola materna Guicciardi sorge nel quartiere di Dergano/Bovisa. «La cultura di carta non è una cosa vecchia, da rottamare — sottolinea Fabrizio Montesanto, papà e socio di un locale vicino, Mamuska, dove si promuove il bookcrossing —. I libri restano supporti preziosi, simbolo da preservare anche con i nativi digitali». La responsabile dell’istituto, Maria Stella Brenna, reduce da qualche giorno di malattia, non ne sapeva nulla. All’indignazione di alunni e genitori, si aggiunge lo sconcerto della biblioteca di quartiere, quella di via Baldinucci, che ha riaperto due mesi fa, dopo un anno e mezzo di lavori di ristrutturazione, a cui nessuno ha chiesto se i libri in esubero dell’asilo potevano servire: «Li avremmo selezionati e presi con gioia», dice la responsabile Monica Achille.