C’è qualcosa di disarmante nel sorriso di Carlos Alcaraz. Un gesto semplice, ma capace di cambiare il modo in cui guardiamo il tennis, e forse anche la vita. In uno sport spesso dominato dalla tensione e, talvolta, dalla rabbia, lui vince con la leggerezza di chi non ha paura di mostrarsi felice.
È un messaggio che va oltre i campi da gioco. Parla alla società intera, ricordando quanto il sorriso, la serenità e l’autenticità possano diventare strumenti di equilibrio e di armonia in un mondo sempre più frenetico.
Ora quel sorriso ha un racconto tutto suo. Carlos Alcaraz. L’uomo dietro il sorriso, la biografia scritta dal giornalista britannico Mark Hodgkinson e pubblicata in Italia da Limina, arriva in libreria per svelare il viaggio umano e sportivo del campione spagnolo che ha riportato nel tennis la gioia di essere sé stesso.
Una storia che parte da El Palmar, un piccolo paese della Murcia, e che, tra sacrifici, famiglia e passione, diventa la parabola di una “forza gentile” capace di riscrivere le regole dello sport.
Il libro di Carlo Alcaraz. L’uomo dietro il sorriso
Nel cuore della Murcia, tra aranceti e strade assolate, un bambino impugna per la prima volta una racchetta troppo grande per lui. È Carlos Alcaraz, e da quel gesto nasce una delle avventure più luminose del tennis contemporaneo.
Da qui prende vita L’uomo dietro il sorriso, la biografia che racconta non solo il campione, ma soprattutto il ragazzo che ha cambiato il modo di intendere lo sport.
Mark Hodgkinson, già autore di Novak. Nella mente di Djokovic premiato come libro di sport dell’anno dal Times, ricostruisce con finezza giornalistica e sensibilità letteraria le tappe che hanno trasformato Alcaraz in un simbolo di autenticità.
Non è una semplice biografia sportiva, ma un viaggio dietro le quinte della vita di un ragazzo cresciuto sopra un negozio di kebab, dove viveva con la famiglia anche quando già vinceva i primi tornei.
Un dettaglio che Hodgkinson riporta con ironia e tenerezza: “Il negozio di kebab ha chiuso ed è stato sostituito da un ristorante di sushi”. Un’immagine che racconta meglio di mille parole il passaggio dall’umiltà delle origini alla ribalta del mondo, senza mai perdere la semplicità.
Il libro svela il primo incontro con Juan Carlos Ferrero, mentore e guida che lo ha aiutato a trasformare il talento in maturità, e la nascita di una filosofia del “gioco felice” in cui la leggerezza diventa la più grande forma di forza.
Torna più volte una frase che Alcaraz ripete da sempre e che è diventata un simbolo del suo modo di vivere: “Il giorno in cui non mi divertirò più, smetterò”.
Pagina dopo pagina, Hodgkinson racconta un ragazzo che ha saputo trasformare la pressione in entusiasmo e la competizione in creatività. Ne emerge un ritratto pieno di calore, capace di restituire al tennis il suo lato più umano, quello fatto di passione, errori, sorrisi e rispetto.
Non a caso, The New York Times ha definito il libro “una finestra aperta sul mondo interiore di Alcaraz”, mentre Sports Illustrated lo ha descritto come “il perfetto equilibrio tra stile e sostanza”, proprio come il protagonista.
L’uomo dietro il sorriso è molto più di una biografia sportiva. È la storia di una forza gentile che ha riportato nel tennis la bellezza di essere sé stessi e nella vita la libertà di vincere senza smettere di sorridere.
Chi è Mark Hodgkinson, l’autore della biografia su Carlos Alcaraz
Mark Hodgkinson è una delle firme più rispettate del giornalismo sportivo internazionale. La sua scrittura unisce l’analisi tecnica alla capacità di entrare nella mente dei campioni, trasformando ogni storia in un racconto umano.
Ex corrispondente di tennis per il Daily Telegraph, ha collaborato nel corso degli anni con figure leggendarie come Boris Becker, Martina Navratilova, Björn Borg e Pete Sampras.
È autore di numerose biografie dedicate ai protagonisti del tennis moderno, tra cui Roger Federer, Andy Murray, Serena Williams e Novak Djokovic.
Con Novak. Nella mente di Djokovic, edito anch’esso da Limina, ha conquistato nel 2025 il titolo di libro sportivo dell’anno secondo il Times e ai Charles Tyrwhitt Sports Book Awards, affermandosi come una delle penne più originali nel panorama sportivo contemporaneo.
In L’uomo dietro il sorriso Hodgkinson sceglie di raccontare un Carlos Alcaraz lontano dall’immagine del campione perfetto e costruito. Ne esplora la quotidianità, le fragilità e la serenità interiore, rivelando il percorso psicologico che lo ha portato a diventare un simbolo globale.
La sua prosa è asciutta ma profonda, capace di restituire la naturalezza di un ragazzo che ha scelto di vincere senza rinunciare alla gioia, alla curiosità e alla semplicità.
Il risultato è una biografia che non celebra solo i trofei, ma il carattere. Un ritratto autentico di chi ha riportato nel tennis il valore più puro dello sport, quello di un’umanità che non ha bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare.
La forza gentile come nuova forma di vittoria
In un tempo dominato dalla frenesia, dall’aggressività e dal bisogno di apparire, la storia di Carlos Alcaraz assume un significato che va oltre lo sport. È un modello per una generazione cresciuta nel mito della performance, spesso convinta che solo la durezza porti al successo.
Carlos Alcaraz dimostra il contrario. La sua forza nasce dalla gentilezza, dalla calma, dal sorriso che non è mai artificiale ma autentica fiducia nella vita e negli altri.
In un momento in cui sacrificio e impegno sembrano concetti fuori moda, il giovane campione spagnolo restituisce dignità e bellezza a parole che la società ha quasi dimenticato. Lo fa con leggerezza, senza proclami, semplicemente vivendo e giocando.
La sua ascesa diventa così un messaggio di speranza per tutti coloro che credono che si possa arrivare in alto restando veri, che la determinazione non esclude la dolcezza, che la disciplina può convivere con il sorriso.
La biografia di Mark Hodgkinson coglie questa rivoluzione silenziosa. Non racconta solo un fenomeno sportivo, ma un giovane uomo che incarna una nuova idea di successo: gentile, sincera, profonda.
Nel suo modo di vincere si riflette una generazione che vuole costruire senza distruggere, che sceglie l’impegno senza rinunciare alla serenità, che crede ancora che la felicità non sia un lusso, ma un atto di coraggio quotidiano.
E forse è proprio questo il messaggio più grande di L’uomo dietro il sorriso: la forza più potente non è quella che impone, ma quella che ispira.
