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Carlo Lucarelli e un mantello di favole e disegni per le cure palliative

Un bambino di sette anni di nome Giacomo ha una strana malattia: continua a rimpicciolirsi. I suoi genitori interpellano medici e fattucchiere per trovare un rimedio, ma nulla. Perciรฒ decidono di far vivere Giacomo in una torre in mezzo al bosco e lรฌ...

PORDENONE – Un bambino di sette anni di nome Giacomo ha una strana malattia: continua a rimpicciolirsi. I suoi genitori interpellano medici e fattucchiere per trovare un rimedio, ma nulla. Perciò decidono di far vivere Giacomo in una torre in mezzo al bosco e lì, sempre più triste e più piccolo, il bambino riceve l’aiuto insperato di un drago, piccolo come lui. La storia non finisce qui e Carlo Lucarelli a Pordenonelegge non ne svela il finale: “Sono pur sempre un autore di gialli’ spiega nel corso della conferenza stampa.  Questo racconto intitolato ‘Adesso’ è il nucleo attorno al quale è nato il libro illustrato Il mantello di carta ( edizione  Vastagamma), a cui hanno collaborato i più grandi disegnatori  italiani da Milo Manara a Giulio De Vita ,  Leo Ortolani e Silver, Bruno Bozzetto e Vittorio Giardino e molti altri per sostenere l’Associazione Maruzza onlus , presentato venerdi 19 a Pordenonelegge e accompagnato da una mostra che, partita dalla città friulana, ha già ricevuto diverse richieste per ulteriori tappe. L’Associazione si occupa di cure palliative per bambini gravemente ammalati ovvero della terapia del dolore che, applicata ai più piccoli, diventa naturalmente molto più delicata e sofferta.

 

IL CONTRIBUTO DI LUCARELLI – Carlo Lucarelli è stato chiamato a fornire un contributo. “E’ stato naturale – ha spiegato – che io accettassi di aiutare sia pure solo con le parole un progetto riferito ai bambini e mi sono prestato nella forma che mi è più congeniale, cioè il racconto. Ma il mio è normalmente un pubblico adulto e così ho dovuto imparare una scrittura nuova cioè quella favolistica”. Anche Adesso è legato all’idea del mantello che, spiegano i responsabili dell’Associazione Maruzza, si lega etimologicamente alle cure palliative, parola che deriva da pallium  l’antico mantello dei Romani che serviva a coprire e a proteggere la persona, cosi come queste cure cercando di rispondere alle esigenze mediche, cliniche e spirituali non solo dell’ammalato, ma anche della famiglia. La carta è il materiale impiegato da ogni artista scrittore o disegnatore che sia e quindi si è pensato a questo connubio, che è diventato una vera e propria osmosi e le parole di Lucarelli si fondono e si integrano con ciascuna delle illustrazioni.

 

I PROPOSITI DELL’ASSOCIAZIONE MARUZZA – L’Associazione è nata, come spesso succede, da un vissuto perché Maruzza Lefebvre, avendo avuto la possibilità di essere curata nel migliore dei modi, morendo a quarant’anni ha lasciato parte del proprio patrimonio perché chi era meno fortunato di lei avesse le stesse opportunità. Così nel 1999 , a dieci anni dalla scomparsa, è nata quest’ Associazione che, nel tempo, si è particolarmente rivolta a i più piccini, per i quali, evento unico nel mondo, ha organizzato il 7 ottobre a Roma un convegno sulla Carta dei diritti del bambino morente, un vademecum che aiuti tutti operatori e familiari a gestire nel migliore dei modi possibili questo difficile momento. Anche la malattia, quando è curata, come propone l’Associazione. con l’assistenza domiciliare – spiega Silvia Lefevbre D’Ovidio – diventa una parte accettata del quotidiano  e può essere vissuta senza disagio.  In Italia ci sono più di 20000 bambini affetti da patologie gravi e inguaribili : per loro e per le loro famiglie spesso dimenticate le cure palliative sono la migliore risposta: di questo in modo diverso parla appunto Il Mantello di carta che si può comprare nei giorni di Pordenonelegge oppure online qui

 

Alessandra Pavan

20 settembre 2014

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