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Camminare all’aperto, un gesto scontato che ora impariamo ad apprezzare

Durante i giorni del lockdown abbiamo avuto modo di riflettere sull'importanza di gesti quotidiani che prima davamo per scontati, come il camminare all'aria aperta.

Quando ci hanno chiuso dentro casa, abbiamo provato di tutto per mantenerci in forma. Ora, che almeno è consentito lo sport all’aria aperta, molti di noi hanno rivalutato la possibilità di praticare sport all’aria aperta. Passeggiate, corse, bici, gruppi sportivi, pilates, esercizi liberi e chi più ne ha più ne metta. Prenderci cura di noi stessi non è mai stato così salutare. Il covid ci ha riavvicinato alla natura e ai nostri bisogni primari. Il covid ci ha aiutato a ri-apprezzare la brezza dell’aria in viso, il relax del sole invernale sulla pelle, l’adrenalina in corpo.

I piccoli gesti che prima davamo per scontato che oggi ci mancano

I piccoli gesti che prima davamo per scontato che oggi ci mancano

Le riflessioni del libraio e scrittore Carlo Picca in merito ai piccoli gesti quotidiani che oggi ci mancano e che domani assumeranno un significato maggiore

I benefici dell’attività all’aria aperta

Dopo mesi chiusi nelle quattro mura di casa, abbiamo avuto il necessario bisogno di “prendere aria” e, fortunatamente, questo ci è consentito. Così, in ogni città o paese, è possibile vedere un via vai di persone che camminano, corrono, si ritrovano nei parchi a fare esercizi. Questo, sulla nostra salute mentale, è fondamentale. Basti pensare all’aumento della vitamina D o a ormoni come la serotonina, in grado di regolare il nostro buon umore. Un vero e proprio modo per rimanere lucidi, stimolare mente e corpo, ritrovando anche la creatività e l’ispirazione.

La bellezza del camminare per stare con se stessi

Sì, camminare all’aria aperta e respirare quel vento fresco del mattino, fa davvero benissimo. E lo fa anche al nostro spirito, in grado di ritrovarsi in un equilibri psico-fisico necessario. Provate a mettervi una tuta, gli auricolari con della musica motivazionale e incamminatevi per una mezz’ora. Seguite il vostro ritmo e scaricatevi dallo stress e tensioni. Ecco, questo significa amarsi. Perché significa ritrovare quel focus con se stessi, anche per quella mezz’ora, in grado di farci riconciliare con i nostri bisogni e sentimenti.
Provate e portare con voi anche un block notes, scrivete seduti su una panchina, un tavolo in un parco, sull’erba. Immergetevi nella natura, capace di ispirarvi anche nei suoi dettagli più minuti.

Un libro sulla bellezza del camminare

Vogliamo consigliarvi una lettura originale e particolarmente riflessiva. Si tratta del libro “Camminare. Un gesto sovversivo” di Erling Kagge. Un libro che parla dell’importanza anche di una semplice passeggiata. Una vera e propria visione rivoluzionaria sul gesto più semplice, ma rigenerativo, di sempre. Un gesto che in questo periodo così difficile, potrebbe davvero salvarci la vita.

La trama

Camminare è diventato un gesto sovversivo. Non serve essere atleti professionisti, aver scalato l’Everest o raggiunto il Polo Nord, come Erling Kagge. La rivoluzione è alla portata di chiunque. Basta decidere di rinunciare a qualche comodità e spostarsi a piedi ogni volta che è possibile. Anche in città, anche nel quotidiano. Sottrarsi alla tirannia della velocità significa dilatare la meraviglia di ogni istante e restituire intensità alla vita. Chi cammina gode di migliore salute, ha una memoria più efficiente, è più creativo. Soprattutto, chi cammina sa far tesoro del silenzio e trasformare la più semplice esperienza in un’avventura indimenticabile.

 

Stella Grillo

 

 

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