Sei qui: Home » Libri » Books in Board, libri come primo mezzo di accoglienza nel Mediterraneo

Books in Board, libri come primo mezzo di accoglienza nel Mediterraneo

Il progetto ha il fine di inserire i libri illustrati senza parole nelle pratiche di accoglienza a bordo delle navi che attraversano il Mediterraneo.

Inserire i libri illustrati senza parole nelle pratiche di accoglienza a bordo delle navi che attraversano il Mediterraneo. La Biblioteca IBBY Lampedusa lancia “Boooks in Board”, un nuovo progetto di accoglienza dei e delle persone migranti basato sui libri senza parole. 

Il kit di lettura

Dalla Biblioteca partirà, per ogni nave che aderisce al progetto, una grande valigia rossa piena di libri senza parole e tutto il necessario per realizzare in totale sicurezza una lettura condivisa dei 22 albi illustrati selezionati: un grande tappeto, una risma di fogli e i colori per realizzare dei disegni che potranno poi essere appesi nello spazio in cui vengono realizzate le letture.

Migranti, 89 persone salvate nel Mediterraneo dalla nave di Banksy

Migranti, 89 persone salvate nel Mediterraneo dalla nave di Banksy

La nave Louise Michel è stata finanziata e personalizzata dall’artista Banksy per il salvataggio di migranti nel Mediterraneo

Le ONG aderenti

Tre ONG, Sea watch, Open arms e Mediterranea, si sono già dette disponibili a sperimentare questo nuovo elemento nella vita di bordo. Le prime valige verranno consegnate il 1 ottobre presso Moltivolti, a Palermo, alle 18.30. Books in Board vuole cercare di aumentare l’umanità nella primissima accoglienza dei naufraghi e le naufraghe. Un modo anche per attutire la paura e l’orrore che spesso li segue anche quando sono ormai al sicuro sulle navi.

Al fine di favorire il perfetto utilizzo dei libri, accuratamente selezionati negli anni tra i migliori libri senza parole provenienti da tutto il mondo, la Biblioteca IBBY Lampedusa – forte dell’esperienza accumulata nei suoi sette anni di vita sull’isola – si propone di realizzare dei corsi per l’equipaggio per l’utilizzo dell’albo illustrato come mezzo di accoglienza.

Libri strumento di apertura

Secondi i responsabili della biblioteca IBBY, avere a disposizione uno strumento così in una situazione difficile con tempi incerti di attesa e di sospensione, potrà essere di grande aiuto. “Dopo molti anni di sperimentazioni con libri senza parole, sappiamo che essi potranno rivelarsi un ottimo strumento di apertura e coinvolgimento da usare con persone di qualsiasi provenienza e qualsiasi età.” Questi libri possono essere delle porte che aprono alla condivisione ponendo chi partecipa alla lettura nella comune condizione di esseri umani desiderosi di storie e di sapere, capaci di compassione e complicità.

Le opere scelte

I libri senza parole destinati al progetto “Books on board” sono stati scelti dalla Biblioteca di Lampedusa tra i numerosi titoli proposti dalle sezioni IBBY di tutto il mondo. Le opere erano incluse nella mostra itinerante “Libri senza parole destinazione Lampedusa”, che da otto anni lavora su questo tema in tutto il mondo.

Le valigie sono pensate per essere resistenti alle situazioni difficili, impermeabili, trasportabili. Ogni valigia contiene 22 libri, un tappeto, carta da disegno, colori, cartelli per segnalare la biblioteca di bordo, le istruzioni per l’uso della biblioteca.

Sostegno allo spirito e al corpo

Lo scopo di questo progetto è nutrire il bisogno di tutte/i di pensare, capire e continuare ad immaginare un futuro per sé. Non esiste emergenza, situazione o condizione politica in cui si possa negare un minimo di attenzione al benessere, alla crescita e alla possibilità di comunicare i propri bisogni. “Per questo abbiamo pensato di mettere delle valigie piene di libri sulle navi che si occupano di salvare le vite umane in mare. Ci sembra il modo migliore per permettere a tutti e tutte di essere accolti dignitosamente dando sostegno nell’accoglienza anche allo spirito oltre che al corpo”.

Progetto pilota

Questa iniziativa vorrebbe rappresentare un progetto pilota, da migliorare con l’aiuto degli equipaggi a bordo delle navi e l’esperienza che maturerà utilizzandolo. Ciò affinché possa diventare uno strumento e una prassi comune (come kit di accoglienza) in ogni ospedale, nave, rifugio che accoglie, salva, protegge esseri umani con le loro storie.

© Riproduzione Riservata