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Biblioteca teologica, il diario di Masaniello tra i 140mila volumi conservati

Il prezioso manoscritto, stilato nel 1647 da diverse persone, fu acquisito dalla nobile famiglia napoletana dei Carafa

MILANO – Un prezioso e raro manoscritto stilato giorno per giorno nel momento in cui i fatti avvenivano, stilato da diverse persone che erano intorno al capopopolo e che racconta episodi dei dieci giorni di rivolta. C’è anche il diario di Masaniello tra i tesori della Biblioteca della sezione San Tommaso D’Aquino della Facoltà Teologica di Capodimonte. A darne notizia il Corriere del Mezzogiorno .

 

LE OPERE CONSERVATE – Sono oltre 140mila i volumi a stampa custoditi, tra i quali 11 incunabuli e numerose cinquecentine di notevole valore; oltre 600 opere manoscritte dal XVI al XX secolo, un pregevole codice virgiliano del XIII secolo che riprende integralmente sette libri dell’Eneide; 23 pergamene, di vario interesse e di varia misura, due delle quali in carattere semitico, che vanno dal XIV al XIX secolo, circa 1.000 periodici di cui 470 in corso, un ricco fondo musicale comprendente tra l’altro la Salve Regina ed il Miserere in dialetto napoletano di Luigi Antonio Capotorti.

 

PATRIMONIO IN CONTINUO AUMENTO – La già ricca collezione si è ampliata con l’acquisizione del fondo di grafica contemporanea «Isabella Meoni Ferrara» comprendente opere di Marini, Manzù, Boccioni, Notte, de Chirico, Fontana, Burri Guttuso e tanti altri e del fondo Romeo De Maio. I fondi appartenevano alla Biblioteca del Seminario di Napoli e sono di varia provenienza (Pignatelli, Spinelli, Carafa, Galante, Mallardo). Si cominciò a raccoglierli nella seconda metà del XVII secolo per opera del rettore Giovanni Crispino, il quale donò al Seminario tutti i suoi libri. Il 10 novembre 1691, papa Innocenzo XII accompagnò la donazione della sua biblioteca privata con una Bolla di scomunica per chiunque avesse “imprestato, estratto o asportato libro, codici, volumi, quinterni e fogli”.

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