Per i Bestseller, le case editrici spesso scelgono proprio Aprile perché è il mese dei risvegli: la primavera si fa più decisa, le giornate si allungano, e con esse cresce anche la voglia di nuove storie da scoprire.
Anche aprile 2025 non fa eccezione e si presenta con un’offerta ricca e variegata, in cui spiccano cinque libri destinati a lasciare il segno. Thriller emotivi, romanzi storici, avventure brillanti, racconti surreali e storie familiari si alternano in una selezione capace di parlare a pubblici diversi ma accomunati dalla voglia di lasciarsi coinvolgere da una buona narrazione.
5 Bestseller da non perdere ad aprile 2025: i libri più attesi del mese
Cinque titoli, cinque esperienze diverse, cinque promesse mantenute: aprile 2025 si conferma un mese letterariamente ricco e stimolante, in cui i bestseller non sono solo fenomeni di vendita, ma anche occasioni di lettura autentica, profonda e coinvolgente. Che siate amanti del noir, della commedia romantica, della narrativa storica o dei racconti surreali, tra queste uscite troverete sicuramente una voce che saprà parlarvi. E forse, come spesso accade con i libri giusti, anche raccontarvi qualcosa di voi.
Almeno tu di Carlo Lucarelli
Tra i titoli più attesi c’è sicuramente, il nuovo romanzo di Carlo Lucarelli, che questa volta lascia da parte i suoi celebri detective per raccontare qualcosa di più intimo e profondamente umano. Vittorio, il protagonista, è un padre che ha perso la figlia in un incidente stradale. Ma qualcosa, nel modo in cui tutto è accaduto, non torna. E da quel momento inizia un’indagine personale, non solo sui fatti, ma anche su se stesso, sui suoi sensi di colpa, sulle omissioni e sulle verità mai dette.
Lucarelli costruisce un thriller dell’anima, dove la tensione non nasce da ciò che accade, ma da ciò che viene taciuto, da quel vuoto che si apre quando la vita cambia per sempre. La scrittura è asciutta, misurata, ma profondamente emotiva, e dimostra come anche un autore abituato al ritmo serrato del noir possa trovare nuove strade per parlare di perdita e rinascita.
L’amante perduta di Shakespeare di Felicia Kingsley
Completamente diverso per tono e stile è il nuovo romanzo di un titolo che promette romanticismo e mistero e che mantiene entrambe le promesse. Nick Montecristo, ladro gentiluomo già noto ai fan della scrittrice, viene ingaggiato per recuperare una rarissima copia del First Folio, la raccolta originale delle opere teatrali di William Shakespeare.
Ma l’incontro con Angelica, una donna affascinante e determinata, cambierà le carte in tavola, dando vita a una storia frizzante, ricca di colpi di scena e al tempo stesso intrisa di cultura e ironia. Kingsley dimostra ancora una volta la sua capacità di intrecciare amore, avventura e letteratura popolare in un equilibrio perfetto tra leggerezza e intelligenza narrativa. Un romanzo pensato per divertire, ma capace anche di sorprendere e far riflettere.
La profezia del povero Erasmo di Andrea Vitali
Non manca poi un grande ritorno nella narrativa di ambientazione storica: ci riporta nella sua Bellano, la cittadina affacciata sul lago di Como diventata ormai uno scenario narrativo a sé. Questa volta siamo negli anni Trenta e la scoperta di un cadavere senza nome innesca una serie di eventi che coinvolgono due giovani in fuga da una quotidianità troppo stretta.
Come sempre, Vitali utilizza l’indagine come pretesto per raccontare sogni, vizi, virtù e contraddizioni di un’Italia di provincia che sembra distante, ma che parla ancora molto di noi. Il tono ironico, la precisione dei dialoghi, la cura per le psicologie dei personaggi fanno di questo romanzo una nuova conferma della straordinaria capacità dell’autore di raccontare il “piccolo mondo antico” con uno sguardo moderno, affettuoso e mai banale.
Donnaregina di Teresa Ciabatti
Chi è davvero ’o Nasone, il superboss accusato di rapina a mano armata, associazione mafiosa e ben 182 omicidi tra commessi e ordinati? A chiederselo è una scrittrice che con la criminalità organizzata non ha nulla a che fare: la sua penna ha raccontato finora adolescenti inquieti, celebrità dello spettacolo, cantanti e attrici. Quando un giornale le affida l’intervista a uno dei più noti criminali italiani, il primo pensiero è che i loro mondi non potrebbero essere più distanti.
Eppure, quando lui comincia a parlare, qualcosa si incrina. L’uomo che ha il sangue sulle mani, che alleva colombi e crede negli UFO, comincia ad affascinarla, non per i racconti di sparatorie e vendette, ma per la malinconia che emerge parlando delle donne perdute, degli amici uccisi, degli affetti che non tornano più.
È qui che la corazza cede, mostrando un’inaspettata fragilità. La scrittrice inizia a dubitare: è empatia o manipolazione? In quel terreno instabile e umano che è il rapporto con i figli, i due iniziano davvero a capirsi. Le ferite di genitori incerti, i silenzi con cui figli e figlie si sottraggono, il timore di averli persi per sempre: è su questo piano che il dialogo prende una piega inattesa. Così, quando la protagonista inizia a cercare per le strade di Napoli le tracce del figlio del boss, si accorge che in realtà sta inseguendo un’assenza molto più vicina: quella della figlia che le sta sfuggendo.
A quattro anni dal suo ultimo libro, torna Teresa Ciabatti con la sua scrittura inconfondibile: lucida, tagliente, ironica. Con un’equilibrata potenza narrativa, Ciabatti ci guida in un viaggio che parte dal crimine ma approda nelle profondità delle relazioni umane. Un romanzo che, con sguardo radicale e compassionevole, ci ricorda che anche nei luoghi più oscuri può brillare un frammento di verità.
Correzione automatica di Etgar Keret
Trentatré racconti scritti con lo stile asciutto, disilluso, ironico e surreale che da sempre contraddistingue Etgar Keret, ognuno dei quali si fa metafora di sentimenti universali: rabbia, vendetta, compassione, gelosia, amore, tristezza. I suoi personaggi, spesso coinvolti in disavventure lavorative o relazionali, vivono in un mondo ipertecnologico dove gli equivoci assumono sfumature grottesche e tragicomiche. Non tutti i racconti sono ambientati in Israele, ma l’eco del conflitto israelo-palestinese emerge in due testi: Le sigarette della salute e Fervore. In quest’ultimo ispirato all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
Qui, un protagonista ingenuo e puro tenta di riscrivere la realtà attraverso la fede e la preghiera, ma lo scontro con il dolore resta inevitabile. La realtà israeliana si avverte nel senso di disperazione che attraversa molti racconti, nella presenza costante della morte, nella consapevolezza che nessuna “correzione automatica” potrà mai cancellare l’assurdo quotidiano. Da mesi in vetta alle classifiche in Israele, Keret torna con una raccolta intensa, spiazzante, profondamente umana. E, come sempre, irresistibilmente divertente.