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“Berlin”, la nuova saga per ragazzi firmata Fabio Geda e Marco Magnone

Abbiamo incontrato i due autori di "Berlin" che ci hanno raccontato i principi e le idee che stanno alla base dell'opera e i loro progetti per la saga nel prossimo futuro

MILANO – A poco più di un mese dalla sua uscita, “Berlin” raccoglie sempre più consensi dalla critica e tra i lettori. Il merito non è soltanto di una storia bene scritta e avvincente, ma di un progetto lungimirante che porta il genere Yougn Adult di sfondo apocalittico in Italia. Gli artefici di questo progetto sono lo scrittore Fabio Geda e Marco Magnone. Abbiamo incontrato gli autori per conoscere meglio il libro e il loro modo di lavorare.

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LO SVILUPPO DELLA STORIA – “Tanti mi chiedono se sia difficile scrivere un libro a quattro mani, per la verità io mi occupo della stesura della storia, mentre Marco si occupa di tutta la parte online”. Dalle parole di Geda emerge così una suddivisione di ruoli, entrambi necessari ed importanti. I due autori hanno dato vita a un vero e proprio universo, ricalcando e portando in italia modalità alternative del racconto di una storia già molto usate all’estero. La storia principale, infatti, è integrata da contenuti che è possibile reperire online sul sito “Berlin“. Di cosa si tratta? Lo spiega Marco Magnone: “Il web lo usiamo per espandere l’universo della storia. Online si possono trovare i diari dei protagonisti che danno le risposte alle domande contenute dai libri. Il web diventa quindi un modo intelligente per raccontare la storia con altri mezzi, come il colore per il cinema.” Marco Magnone sottolinea inoltre come siano gli stessi autori, senza alcun intermediario, a creare e sviluppare reazioni online con i giovani lettori online: “Parliamo direttamente con gli autori, vogliamo costruire un rapporto quotidiano con chi ci legge”.

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EDUCAZIONE ALLA LETTURA – Per i due autori il rapporto con gli scrittori è di vitale importanza. “Costruiamo un percorso nel corso dei libri, vogliamo insegnare qualcosa ai ragazzi che leggono – spiega Geda- il fatto che il libro sia ambientato nella Berlino del 1978 ci da la possibilità di insegnare qualcosa ai ragazzi da un punto di vista strettamente storico. Più che una distopia, la nostra è una ucronia essendo ambientata nel passato. Vogliamo fare anche educazione alla lettura – continua lo scrittore – vogliamo far innamorare i ragazzi dei libri”. Il progetto di avvicinare la lettura ai ragazzi emerge anche dai diversi tour organizzati dagli autori in tutte le scuole d’Italia: “Abbiamo incontrato più di 1000 ragazzi e tutti sono curiosi, fanno domande sulla nostra storia. Voglio inoltre sottolineare che scrivere libri per ragazzi è molto più difficile perché richiede consapevolezza.”

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IL PROGETTO – “Lavoriamo per diffondere dei prodotti narrativi che nascono in Italia ma che hanno un respiro europeo, l’ambientazione nella Berlino Ovest del muro va in questo senso. In più volevo ambientare una storia su un’isola urbana, dopo aver letto “Il Signore delle Mosche” di Golding. Il genere quasi distopico, ma più ucronico, che abbiamo scelto va per la maggiore in questo periodo, l’impressione è che il mondo ci sfugga di mano.” Geda sottolinea inoltre come la volontà sia quella di replicare la serialità televisiva. Infatti, uscirà un libro ogni 6 mesi, per tenere il lettore attaccato alla storia.

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LA TRAMA – È l’aprile 1978: sono passati tre anni da quando un misterioso virus ha decimato uno dopo l’altro tutti gli adulti di Berlino. In una città spettrale e decadente, gli unici superstiti sono i ragazzi e le ragazze divisi in gruppi rivali, che ogni giorno lottano per sopravvivere con un’unica certezza: dopo i sedici anni, quando meno se lo aspettano, il virus ucciderà anche loro. Tutto cambia quando qualcuno rapisce il piccolo Theo e lo porta via dall’isola dove viveva con Christa e le ragazze dell’Havel. Per salvare il bambino, Christa ha bisogno dell’aiuto di Jakob e dei suoi compagni di Gropiusstadt: insieme dovranno attraversare una Berlino fantasma fino all’aeroporto di Tegel, covo del più violento gruppo della città. Là, i fuochi che salgono nella notte confondono le luci con le ombre, il bene con il male, la vita con la morte. E quando sorgerà l’alba del nuovo giorno, Jakob e Christa non saranno più gli stessi.

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