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Edoardo Albinati, “La ricerca è ragionevole, ma la ragione non lo è quasi mai”

Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016 con La scuola cattolica, torna con il suo ultimo romanzo, secondo capitolo del ciclo Amore e ragione iniziato con Cuori fanatici

Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016 con La scuola cattolica, torna con il suo ultimo romanzo, secondo capitolo del ciclo Amore e ragione iniziato con Cuori fanatici (Rizzoli 2019). Questa volta, da Roma ci spostiamo a Milano, o meglio nella “Grande città del Nord”, che Albinati non chiama mai per nome.

Il nuovo libro di Edoardo Albinati

Una “città del Nord” ideale, uno specchio dell’epoca di passaggio e trasformazione che sono stati i primi anni ’80, periodo in cui è ambientata la storia. I personaggi si muovono tra luoghi diversi, dalla casa editrice Minaudo, nella quale lavorano i protagonisti, “il mondo di mezzo tra cultura e industria ma che non era né l’una né l’altra cosa”, alle fabbriche dismesse, un tempo luogo di fatica, divenute teatro di sfilate ed eventi mondani, a ricche case di persone illustri e alle feste che vi si organizzano, e che, radunando una certa élite culturale e sociale, ci riportano alla tradizione del romanzo russo e ai suoi balli sfarzosi, nei quali si intrecciano storie ed esistenze.

Edoardo Albinati, "Leggo per vincere la noia"

Edoardo Albinati, “Leggo per vincere la noia”

Ecco l’intervista a Edoardo Albinati, testimonial di #ioleggoperché e vincitore del Premio Strega 2016 con il romanzo “La scuola cattolica”.

Il ragazzo senza qualità

A dar vita a questo romanzo corale ritroviamo Nico Quell, il giovane “ragazzo senza qualità” già incontrato in Cuori fanatici, nel quale si scontrano tutti i dubbi e le passioni tipiche della sua età, il Coboldo, direttore editoriale della casa editrice, essenza stessa del rigore e della freddezza, Tito Livio Minaudo, l’Editore, uomo pratico e dallo spirito fortemente imprenditoriale, Sheila B., supermodella simbolo di quel mondo della moda che si sta facendo strada nella Grande città del Nord.

Tipi umani perfettamente disegnati, modelli che potrebbero apparire inizialmente stereotipati ma che l’autore si diverte ad arricchire di peculiarità e contraddizioni, conferendo loro umanità e profondità narrativa, e avvicinandoli così al lettore, che segue affascinato la loro evoluzione all’interno del romanzo. Personaggi che racchiudono in sé “amore e ragione”, che non sono due opposti inconciliabili, ma piuttosto due ingredienti necessari e complementari in ogni essere umano, entrambi necessari e imprescindibili.

Tra realismo e fiction

Il risultato è un romanzo coinvolgente, che tra riflessioni profonde e intrecci narrativi, tra realismo e invenzione, ci parla di aspirazione e desideri, per loro natura “deviati”, perché il percorso per realizzarli è imprevedibile e mai lineare, ma che ci spingono ad andare avanti, alla “ricerca di una ragione che renda tollerabile l’esistenza. La ricerca è ragionevole, ma la ragione non lo è quasi mai. E questa ricerca ragionevolissima trova una risposta pazza e unica.”

Fotocredits: Albi Musacchio e Iannello 

 

Cecilia Mastrogiovanni

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