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Arriva l’Ape Libraia per portare i libri dove non ci sono

Intervista ad Alessandro Lana, libraio che ha dovuto chiudere la sua libreria fisica e che nel 2013 ha ideato la libreria mobile per portare libri e cultura nei borghi di periferia

MILANO – Portare i libri nei borghi dove non esiste una libreria, ed avvicinare alla lettura i bambini e le categorie deboli con una serie di attività itineranti. E’ questa la mission di Alessandro Lana, libraio che ha dovuto chiudere la sua libreria fisica ma non per questo rinunciare a promuovere cultura. Proprio per questo, nel 2013 ha realizzato l’Ape Libraia, una simpatica libreria mobile che ha già fatto tappa in diversi luoghi della Liguria e che ha ancora diversi progetti da portare avanti, come ci ha confermato lo stesso Alessandro Lana in questa intervista.

 

Come nasce l’Ape Libraia?

Capendo i limiti di una libreria fisica, e non avendo una posizione centralissima, avevo questa propensione nel cercare di muovere i libri in maniera comoda e attraente per il pubblico. Nel 2013, trasferendomi a Torino e non avendo più una libreria tutta mia, ho pensato che il mezzo più adatto per proseguire la mia attività fosse un apecar. Ho quindi acquistato un mezzo usato e ho inaugurato la mia Ape Libraia a Torino durante Portici di Carta. L’anno dopo mi sono trasferito a La Spezia in estate ho fatto una rassegna di incontri a Bocca di Magra e per 15 giorni ho testato l’interesse da parte della gente in merito alla mia libreria itinerante. Ho partecipato al Festival della Mente di Sarzana e proseguito la mia attività nelle scuole e nei parchi.

 

Cosa ti spinge a livello personale a portare avanti questo ambizioso e non semplice progetto?

Sono nato e cresciuto in una città molto grande e che non aveva mai avuto una libreria: questa cosa mi aveva sempre dato fastidio. Ho pensato che occorra sfruttare qualsiasi occasione per portare i libri in mezzo alla gente, nei quartieri periferici, nei piccoli borghi dove manca una libreria o è difficile realizzarne una. Come una vera e propria ape, vado di fiore in fiore per succhiare del nettare e dare allo stesso tempo qualcosa in cambio nei vari borghi. Quella dell’Ape Libraia è una missione nei confronti dei bambini e delle categorie più deboli in generale ( anziani, persone con difficoltà economiche, ipovedenti, dislessici). E’ un percorso faticoso, ma ricco di soddisfazioni.

 

Quali sono i prossimi progetti futuri?

Come lo scorso anno, continuerò a svolgere attività di animazione, portando libri nei vari luoghi e nelle varie rassegne, portando i libri soprattutto in mezzo ai bambini. Sono finalmente riuscito a trovare dei finanziamenti per realizzare il progetto che avevo in mente: quello di portare i libri in vari borghi che non hanno una libreria. Per almeno un anno, forse due, ho intenzione di svolgere l’attività di libraio itinerante, con tutte le attività connesse, nei paesi della Val di Vara di La Spezia.

 

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