Pubblicato in Italia da Utopia Editore e tradotto da Paola Slaviero, “Stella 111” è il romanzo storico che ha consacrato Lutz Seiler tra le voci più significative della letteratura tedesca contemporanea. Vincitore del Premio della Fiera del Libro di Lipsia 2020, ha affascinato lettori e critici internazionali con la sua prosa evocativa e il suo sguardo lucido sull’anno zero della Germania riunificata.
“Stella 111”, il romanzo storico che racconta di un mondo che si disgrega e si reinventa: Berlino Est dopo il Muro
“Stella 111” si apre all’indomani della caduta del Muro di Berlino, un evento simbolico che segna la fine della Guerra Fredda e della Repubblica Democratica Tedesca. Ma mentre il mondo occidentale esulta, Lutz Seiler ci guida nel cuore pulsante ma confuso dell’Est, tra palazzi in rovina e sogni infranti, dove nasce una giovinezza anarchica che non ha ancora un nome.
Berlino Est diventa un luogo sospeso: le istituzioni vacillano, le regole decadono e prende forma una scena underground fatta di squatters, artisti, venditori clandestini e poeti. Un esperimento sociale spontaneo, fragile ma reale.
“Non è la nostalgia a parlare, ma la tensione di un presente che non sa ancora diventare futuro”, Süddeutsche Zeitung
Lontano dal trionfalismo, Seiler racconta la complessità quotidiana di una città che non è solo un luogo fisico, ma uno spazio esistenziale, dove i personaggi si cercano, si perdono e si reinventano. Una geografia emotiva tanto quanto storica.
Due fughe opposte: il cuore della transizione generazionale
Il romanzo ruota attorno a una fuga incrociata. I genitori di Carl, legati a un mondo di certezze e valori tradizionali (lavoro, patria, sicurezza), approfittano della caduta del Muro per emigrare verso l’Ovest. Carl, al contrario, sceglie di restare e abbraccia l’instabilità dell’Est, proprio quando tutti lo abbandonano. È la sua affermazione come individuo, ma anche come poeta in cerca di voce.
«Una narrazione intima sul conflitto tra generazioni e la fragilità delle nuove libertà», Publishers Weekly
Seiler descrive con finezza la frattura tra due generazioni: quella dei padri, segnata da ideali spezzati e desiderio di ordine, e quella dei figli, affascinata da utopie effimere e creatività.
Non ci sono colpe o rancori, ma distanza emotiva e tenerezza maldestra. La transizione, nel romanzo, non è solo storica: è familiare, profonda, umanissima.
Una scrittura lirica e musicale che scivola tra le pagine di “Stella 111”
Lo stile di Seiler è stato ampiamente lodato dalla critica internazionale. La prosa è lirica, musicale, ironica , capace di alternare immagini dense a tocchi di umorismo asciutto . Come sottolineato da Kirkus Reviews: “Seiler ha arguzia e padronanza del linguaggio – musicale – che mantiene le pagine vive“. E ancora, secondo The Washington Post: “Una prosa argentea, ritmica, che restituisce perfettamente l’aria sospesa di quel momento storico“.
La traduzione italiana di Paola Slaviero, fedele all’eleganza dell’originale, rende l’esperienza intensa e coinvolgente. Un lavoro che accompagna il lettore dentro una narrazione poetica e visionaria, senza mai perdere contatto con la realtà.
Un’avventura interiore nel cuore dell’Est
Carl Bischoff, ventenne della Turingia, viene richiamato a casa dai genitori. Ma quando scopre che stanno progettando di fuggire verso l’Ovest, decide di restare a Berlino Est . Qui entra in contatto con una comunità di squatters guidata da un ambiguo “Pastore”, lavora come tassista clandestino e tenta di affermarsi come poeta.
Il romanzo intreccia il racconto di Carl con quello dei suoi genitori, disegnando una duplice fuga, geografica e affettiva. Ogni capitolo rivela l’instabilità di quel tempo, e al tempo stesso, l’urgenza di creare un nuovo senso del sé.
“Un libro che riesce a unire l’intimismo e la vastità storica, il caos urbano e la tenerezza famigliare“, Financial Times
Un romanzo premiato, acclamato e tradotto in tutto il mondo
Vincitore del Premio della Fiera del Libro di Lipsia 2020, finalista in molte classifiche di Migliori romanzi dell’anno in Germania e UK, Tradotto in oltre 15 lingue, tra cui inglese, francese, olandese, arabo, italiano, “Stella 111” di Lutz Seiler è molto più di un romanzo storico, è un ritratto poetico dell’instabilità, una riflessione sul confine invisibile tra perdita e rinascita. È la storia di un ragazzo che, scegliendo di restare quando tutti vanno via, costruisce la propria voce nell’anarchia di un mondo che non esiste più.
“Un’opera che vibra di libertà, utopia e umanità“, Le Monde des livres