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“Appetricchio”, un libro per riscoprire le nostre radici

Appetricchio è il nuovo libro scritto da Fabienne Agliardi. Un romanzo fuori dagli schemi che fa entrare ogni lettore e lettrice a contatto con le proprie radici e le emozioni connesse a quest'ultime.

Appetricchio è il nuovo libro, edito da Fazi Editore, scritto da Fabienne Agliardi. Un romanzo fuori dagli schemi che fa entrare ogni lettore e lettrice a contatto con le proprie radici e le emozioni connesse a quest’ultime. Un modo alternativo di fare i conti con il nostro passato, le strade e i luoghi che ci hanno definito e che oggi, comunque vada, chiamiamo casa. Perchè Appetricchio è il nome di un libro, di un luogo dalla localizzazione.

Tutti abbiamo un “Appetricchio

Tutti e tutte abbiamo un Appetricchio nella nostra vita. Uno di quei luoghi fatti di sapori, colori, suoni, persone, miti, tradizioni che richiamano in noi l’eco di familiarità, di casa. Tutti e tutte noi desideriamo, a volte, come volontà di protezione o ricongiungimento con quella parte più infantile di noi, tornare in quel luogo lì.

E quando ci torniamo tutto sembra essersi fermato: il tempo e le persone. Fabienne Agliardi, attraverso la storia dei protagonisti di “Appetricchio” e anche attraverso la sua storia, ci fa rivivere tutte queste sensazioni, facendoci nascere la voglia di riscoprire quei posti. Ci mette di fronte alla nostalgia e al divertimento del ricordo. Ne viene fuori, così, un romanzo scorrevole, commovente, coinvolgente, spiritoso, che parla come un coro alla voce a volte nascosta di ognuno/a di noi.

Ascolta qui l’intervista a Fabienne Agliardi:

La trama di “Appetricchio”

Un ritorno alle origini alla ricerca delle radici.
Un viaggio dal Nord al Sud dell’Italia, per ritrovare un luogo magico e ideale.

Situato sul fianco di una montagna, non lontano dal mare, separato dal resto della vallata da un ponte malfermo che gli abitanti non attraversano mai, Appetricchio è il posto dove tornare per far pace con noi stessi e capire chi siamo. È qui che è nata Rosa, la madre di Mapi e Lupo, gemelli di Brescia che ad Appetricchio hanno trascorso tutte le vacanze della loro infanzia.

In paese vivono personaggi stravaganti: la maggior parte di loro si chiama Rocco, in onore del santo patrono, nessuno ha un cognome e ognuno parla un dialetto che sembra una lingua straniera, strana e imprevedibile. Andando in auto verso Appetricchio, i protagonisti ricordano con nostalgia le avventure semplici e i rapporti genuini vissuti in quel posto che è sempre rimasto nei loro cuori, fino a svelare, con un inaspettato colpo di scena, il motivo che li ha tenuti lontani per un periodo così lungo della loro esistenza.

Un romanzo unico e originalissimo, dall’atmosfera avvolgente e piena di rimandi, capace di creare un sentimento nostalgico di forte immedesimazione con la descrizione del paese sospeso nel tempo che qui assume una valenza quasi universale.

Diverso a ogni pagina, in grado di sorprendere il lettore con il suo stile pirotecnico e le sue vivaci trovate linguistiche, Appetricchio è un libro spiazzante e soprattutto una lettura appassionante in cui chiunque potrà ritrovarsi. Con la sua penna brillante e un’ironia tutta speciale, Fabienne Agliardi crea un mondo nuovo dando vita a un inedito racconto corale costruito con una lingua ricca di sfumature, dalla notevole forza narrativa.

L’autrice, Fabienne Agliardi

Ha frequentato i corsi di Scrittura creativa di Raul Montanari e nel 2018 la Scuola Belleville. Nel 2020 ha esordito con Buona la prima (Morellini Editore), che ha avuto ottimi riscontri di critica e di pubblico. Giornalista, laureata in Lingue con una tesi sulle parodie, ha collaborato per dieci anni con Mondadori ed è tra gli autori satirici di «Prugna». Dopo due lustri alla Bocconi ha spezzato le catene: ora è consulente in comunicazione e relazioni esterne e si dedica alla scrittura. Vive a Milano, ma quando può si rifugia in Valle d’Aosta.

 
 
Stella Grillo
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