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Amos Oz, 3 libri imperdibili dello scrittore Israeliano

Nasceva il 4 maggio 1939, lo scrittore israeliano Amos Oz, noto soprattutto per il suo capolavoro "Una storia d'amore e di tenebra".
 
Il 4 maggio 1939,  a Gerusalemme, nasceva lo scrittore israeliano più noto della nostra contemporaneità: Amos Oz. Uno scrittore che ha sempre dimostrato un grandissimo talento e una grandissima forza. In effetti, in ebraico Oz vuol dire proprio Forza. La sua vita, ricca di avventure, battaglie, la ritroviamo snocciolata nella sua letteratura, unica nel suo genere. Le sue opere sono state tradotte in quarantacinque lingue e in quarantasette paesi del mondo; inoltre, Oz vinse numerosi premi, tra cui la Legion d’Onore francese, il Goethe Prize, il Premio Principe delle Asturie, l’Heinrich Heine Prize e l’Israel Prize. Scopriamo insieme 3 libri da leggere dello scrittore israeliano.
 

3 libri imperdibili di Amos Oz

Di libri, Amos Oz, ne ha scritti veramente moltissimi. Oggi però, nel giorno della sua nascita, vogliamo ricordarvi i 3 capolavori più amati dai nostri lettori. 

Giuda

Il primo libro di Amos Oz che vi proponiamo è “Giuda”. Un libro unico nel suo genere, che vede storia e narrazione, unirsi con estrema armonia.
Gerusalemme, l’inverno tra la fine del 1959 e l’inizio del 1960. Shemuel Asch decide di rinunciare agli studi universitari, e in particolare alla sua ricerca intitolata Gesù visto dagli ebrei, a causa dell’improvviso dissesto economico che colpisce la sua famiglia e del contemporaneo abbandono da parte della sua ragazza, Yardena. Shemuel è sul punto di lasciare Gerusalemme quando vede un annuncio nella caffetteria dell’università. Vengono offerti alloggio gratis e un modesto stipendio a uno studente di materie umanistiche che sia disposto a tenere compagnia, il pomeriggio, a un anziano disabile di grande cultura. Quando si reca all’indirizzo riportato nell’annuncio, Shemuel trova una grande casa abitata da un colto settantenne, Gershom Wald, e da una giovane donna misteriosa e attraente, Atalia Abrabanel. Si trasferisce nella mansarda e inizia a condurre una vita solitaria e ritirata, intervallata dai pomeriggi trascorsi nello studio di Gershom Wald. Chi è veramente Atalia? Cosa la lega a Gershom? Di chi è la casa dove vivono? Quali storie sono racchiuse tra quelle mura? I misteri si risolveranno in una lettura incredibile. 
 
"Mio padre Amos Oz mi ha picchiato", la denuncia della figlia Galia Oz

“Mio padre Amos Oz mi ha picchiato”, la denuncia della figlia Galia Oz

Le parole di Galia OZ contenute nel libro “Qualcosa travestito da amore”, stanno scuotendo l’opinione pubblica e facendo discutere sulla figura di un vero e proprio monumento della letteratura israeliana.

 
 

Una storia d’amore e di tenebra 

Il capolavoro di Amos Oz, un capolavoro pubblicato nel 2002; tradotto in più di quindici lingue.
Amore e tenebra sono due delle forze che agiscono in questo libro, un’autobiografia in forma di romanzo, un’opera letteraria che comprende le origini della famiglia di Oz, la storia della sua infanzia e giovinezza a Gerusalemme e poi nel kibbutz di Hulda, l’esistenza tragica dei suoi genitori, e una descrizione epica della Gerusalemme di quegli anni, di Tel Aviv che ne è il contrasto, della vita in kibbutz, negli anni trenta, quaranta e cinquanta. La narrazione si muove avanti e indietro nel tempo, ricostruendo in 120 anni di storia familiare una saga che vede protagonisti quattro generazioni di sognatori, uomini d’affari falliti e poeti egocentrici, riformatori del mondo, impenitenti donnaioli e pecore nere.
 
Un libro un po’ di nicchia, ma sicuramente molto amato dai lettori. Un Amos Oz diverso, quello che scopriamo tra le pagine di questo romanzo.
La notte, al villaggio, uno strano, impossibile silenzio abita il buio. Anche di giorno, l’assenza degli animali lascia ovunque le sue tracce: non un cane in cortile, non un gatto sui tetti, e nemmeno una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Qualcosa dev’essere successo tempo fa e i bambini ogni tanto fanno domande che restano senza risposta. Fino a quando Mati e Maya non partono per la loro avventura, in cerca del mistero del villaggio dove gli animali sono scomparsi. Nel folto del bosco troveranno Nimi, il bambino puledrino ammalato di nitrillo, Nehi, il demone del bosco e una triste verità.

La vita di Amos Oz

Nato a Gerusalemme il 4 maggio 1939, figlio dei due immigrati sionisti dell’Europa Orientale Yehuda Arieh Klausner e Fania Mussman, frequentò la scuola religiosa Tachkemoni, nonostante Amos e la sua famiglia non fossero religiosi. Zelda, la famosa poetessa, fu una delle sue insegnanti.  Amos frequentò gli studi secondari presso la scuola superiore ebraica di Rehavia. Avvenimento che segnò per sempre il dodicenne Amos Oz fu il suicidio di sua madre Fania, affetta da una grave depressione, che lo scrittore elaborò nel suo romanzo celebre “Una storia di amore e di tenebra”. Amos aderì al Partito Laburista Israeliano e a 15 anni andò a vivere nel kibbutz di Hulda, ossia una forma associativa volontaria di lavoratori dello stato di Israele, basata su regole egualitarie e sul concetto di proprietà comune. Lì fu adottato dalla famiglia Huldai. Amos venne talmente assorbito nella vita del kibbutz, che cambiò il suo cognome in “Oz”, che in ebraico significa “forza”. A causa della malattia del figlio Daniel, fu costretto a lasciare la vita del kibbutz e si trasferì con la famiglia ad Arad. Dopo aver aver prestato servizio nelle Forze di Difesa Israeliane, essersi arruolato nell’unità di fanteria Nahal e aver combattuto negli scontri al confine tra Israele e la Siria, nella Guerra dei sei giorni (1967), durante la Guerra del Kippur (1973), Amos Oz studia filosofia e letteratura ebraica nell’Università Ebraica di Gerusalemme. Dall’età di ventidue anni comincia a pubblicare libri: la sua prima raccolta di racconti è “La terra dello sciacallo”e venne pubblicata nel 1965; da quel momento cominciò a scrivere ininterrottamente, pubblicando in media un libro l’anno, che gli hanno assicurato  successo, tanto che le sue opere vengono  tradotte in quarantacinque lingue e in quarantasette paesi del mondo e gli permisero di vincere importanti premi come il Premio Israele per la letteratura nel 1998. Oltre a scrivere romanzi e racconti, fu anche autore di saggi di politica, di letteratura e sulla pace.

 

 
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