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A Scampia i libri nascono dalla spazzatura

Chi l'ha detto che innovazione e libri non possono correre sullo stesso binario? Per promuovere la lettura, e la cultura in generale, ci vogliono sì idee brillanti, ma anche rispottose per le persone e per per l'ambiente...

Usare la spazzatura come risorsa per stampare libri a chilometro zero. Questa l’idea di una piccola casa editrice Morotta&Cafiero di Scampia, dove il tema dei rifiuti ha un’importanza davvero rilevante

MILANO – Chi l’ha detto che innovazione e libri non possono correre sullo stesso binario? Per promuovere la lettura, e la cultura in generale, ci vogliono sì idee brillanti, ma anche rispottose per le persone e per per l’ambiente. Avete mai sentito parlare di libri ecosostenibili? Sono que libri realizzati con una carta particolare in modo tale da salvaguardare l’ambiete e per non andare ad incidere ulteriormente sul disboscamento delle foreste. Per salvare gli alberi, quindi, non bisogna smettere di leggere ma semplicemente trovare un modo nuovo di leggere. Tra i tanti gruppi editoriali come Felitrinelli, Longanesi, Garazanti ecc., che hanno adottato la politica di  stampare libri su carta certificata Fsc (Forest Stewardship Council), emerge la realtà anche di una piccola casa editrice di Scampia, Marotta&Cafiero, che ha deciso, tra le varie iniziative sociali, di produrre libri utilizzando la carta riciclata dalla spazzatura. Abbiamo intervistato Rosario Esposito La Rossa, editore della casa editrice, ed ecco cosa ci ha raccontato

Una casa editrice che però offre molto di più. Coinvolgimento sociale e un valido contributo al benessere sociale. Iniziamo dalla vostra sede: Scampia. Cosa rappresenta per voi?

è la nostra terra. Siamo nati in questo quartiere. Per noi è una casa. La nostra scelta parte proprio da qui, dal rimanere nel nostro quartiere e dal lavorare in questo quartiere. Tentando di impiantare un’economia legale, dinamica e alternativa in quartiere che vive di economia illegale.

Per i vostri libri, voi utilizzata carta riciclata dalla spazzatura. E quello dei rifiuti è un tema decisamente importante per la regione Campania. Come avete avuto questa idea? E’ stato difficile realizzarla?

Per noi è fondamentale. Dopo il disastro rifiuti abbiamo deciso di investire totalmente nelle tecnologie verdi. Stampiamo libri su carta riciclata certificata, riutilizziamo la spazzatura e la facciamo diventare cultura. Inchiostri non inquinanti, libri biodegradabili, libri a km 0. Per niente difficile realizzare il tutto, rispettiamo totalmente il protocollo di Kyoto, è bastato ricercare su internet, la differenza di prezzo è minima.

La vostra è una vera e propria impresa culturale. Siete impegnati in una raccolta fondi per risollevare l’attività e in altre iniziative che favoriscono la lettura e l’integrazione sciale, come l’idea di curare un orto comune. Di cosa si tratta esattamente?

Il nostro è un movimento, un Hub. Mescoliamo libri, teatro, musica, corsi e da poco gestiamo anche una fattoria didattica per bambini disabili a Chiaiano. Lì stiamo attuando percorsi di agricoltura sociale, coinvolgendo i ragazzi del posto. Sarà un luogo magico ricco di natura e percorsi didattici.

Come è nata la vostra passione per i libri e la cultura?

E’ nata dalla pubblicazione di un libro “Al di là della neve”. Ci siamo avvicinati al mondo dell’editoria e da quel momento abbiamo deciso di aprire una casa editrice a Scampia. Stiamo investendo tempo e risorse per riuscire in questo progetto.

Lettura ecosostenibile è un tema caro anche alle grandi casa editrici. Per citarne alcune: Feltrinelli, Laterza, Garzanti, Longanesi….ora, qual è il vostro prossimo passo per proporre un nuovo modo di fare libri?

Le frontiere sono la carta di canapa e , anche se può sembrare una cosa strana, la carta di cacca di elefante. Cercatela su internet è una figata. Utilizzeremo anche font che prevedono un risparmio di oltre il 20% di inchiostro. Ma non ci fermiamo, per noi l’innovazione è la nostra più grande risorsa.

26 maggio 2014

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