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8 marzo, Annalisa Monfreda (Donna Moderna), ”I libri sono i miei mentori”

SPECIALE 8 MARZO – ''Purtroppo in Italia, più in alto arrivi, meno opportunità di formazione hai'', è la constatazione di Annalisa Monfreda, la direttrice del femminile Donna Moderna. L'abbiamo intervistata in occasione della Festa della Donna, per farci raccontare da una donna di successo come lei se i libri l'abbiano aiutata nella sua carriera...

In occasione della Festa della Donna, la direttrice di Donna Moderna ci racconta come i libri l’abbiano aiutata nella sua carriera e ci dà qualche consiglio di lettura in occasione di questa giornata

SPECIALE 8 MARZO – “Purtroppo in Italia, più in alto arrivi, meno opportunità di formazione hai”, è la constatazione di Annalisa Monfreda, la direttrice del femminile Donna Moderna. L’abbiamo intervistata in occasione della Festa della Donna, per farci raccontare da una donna di successo come lei se i libri l’abbiano aiutata nella sua carriera – i libri, dice lei, sono i mentori che le permettono di continuare a crescere – e per farci consigliare qualche lettura che sia di ispirazione in questa ricorrenza.

Qual è il personaggio letterario femminile che preferisce, o nel quale si rivede?
Cercare la risposta a questa domanda mi ha costretta a constatare che il mio mondo letterario è fondamentalmente popolato da uomini: rimedierò! Tra i pochi personaggi femminili che ho veramente amato c’è la Iris di “Piangi pure”, l’ultimo romanzo di Lidia Ravera. Benché anagraficamente lontane – Iris ha quasi 80 anni, io 35 – mi ha profondamente colpita il lento processo di scongelamento che Iris vive nel corso del romanzo. Il passaggio dal freddo cinismo nel quale si è rifugiata alla vulnerabilità dell’amore, che all’improvviso torna a scaldare il suo cuore raggrinzito. Iris dice: “Mi capita di piangere spesso ora che non sono più infelice in pianta stabile”. E mi ha fatto pensare a tutte le felicità a cui ho rinunciato per paura di soffrire.
 
Lei ricopre un ruolo di alta responsabilità, in che modo i libri e la lettura l’hanno aiutata e la aiutano ogni giorno nella sua vita professionale?
Purtroppo in Italia, più in alto arrivi, meno opportunità di formazione hai. Il rischio di “smettere di crescere” è dietro l’angolo. Io sopperisco cercando continuamente nuovi mentori a cui ispirarmi e da cui essere guidata. Spesso i mentori sono libri, che piombano sul mio comodino nel momento giusto, per insegnarmi qualcosa. Un anno fa, per esempio, poco prima di assumere la direzione di Donna Moderna, mi è capitato tra le mani “In un batter di ciglia” di Gladwell Malcolm, che mi ha “regalato” un nuovo metodo e un nuovo approccio con i componenti del mio team.
 
Secondo lei perché le donne leggono più degli uomini?
Onestamente, non ne ho idea. Rischierei di dire banalità. Anche perché l’unico esemplare di maschio che ho in casa, mio marito, è un grandissimo lettore, anzi legge molto più di me.
 
Quali libri consiglia di leggere in occasione della Festa della Donna?
Consiglio due autrici che amo tantissimo per la loro scrittura, per la forza e la singolarità con cui mettono in fila le parole, al di là dei mondi che raccontano. Sono la statunitense Annie Proulx e la zimbabwese (si dice così?) Yvonne Vera. Due voci che in modo totalmente opposto riescono a farmi trattenere il respiro.

8 marzo 2014

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