6 libri fantasy in uscita a novembre 2025

31 Ottobre 2025

Sei uscite fantasy e fantascienza imperdibili di novembre: complotti di corte e gatti astrologi a viaggi nel tempo e saghe epiche. Trova il tuo prossimo libro!

6 libri fantasy in uscita a novembre 2025

Mentre le giornate si accorciano e l’aria si fa più fredda, novembre ci regala la scusa perfetta per una cosa sola: leggere al calduccio. L’autunno è la stagione ideale per affondare in mondi complessi, con una coperta addosso e una tazza accanto; e questo mese l’editoria ha proprio deciso di non deluderci affatto!

Sia che siate alla ricerca di storie fantasy per dimenticare la routine, sia che preferiate trame fantascientifiche che usano una realtà alternativa per parlare di problemi molto reali, i libri in uscita a novembre offrono un’evasione di altissimo livello.

Noi di Libreriamo ci aspettano intrighi di corte sanguinosi in un impero in crisi, roulotte magiche gestite da gatti astrologi e persino macchine del tempo difettose da riparare per evitare paradossi esistenziali.

Libri di novembre che fanno scintille: fantasy e fantascienza a portata di mano

Abbiamo selezionato sei uscite imperdibili che usciranno a novembre, con trame piene di mistero, magia, intrighi e domande molto umane su chi siamo e chi vorremmo essere.

Approfondiamole insieme.

“Holy Terrors. L’incubo dei corrotti” di Margaret Owen (DeA, 11 novembre)

Vanja, ex leader di una setta da lei stessa distrutta, vive da due anni nell’ombra con il nome di Pfennigeist. Vaga per l’impero di Almandia aiutando gli ultimi e, soprattutto, dando la caccia ai corrotti: è il suo modo per espiare il passato e sopravvivere. Ma quando un assassino inizia a colpire le grandi casate aristocratiche, lasciando su ogni cadavere la sua inconfondibile “firma” – una moneta rossa – il sospetto ricade immediatamente su di lei. La situazione precipita con l’omicidio dell’Imperatrice Consacrata Frieda e il regno rischia il collasso. Il Conclave deve scegliere un nuovo sovrano e ogni casata è in fermento, pronta a puntare il dito contro l’altra.

Per provare la sua innocenza, Vanja è costretta a tornare nel cuore del potere, proprio dove aveva giurato di non rimettere più piede. A complicare tutto c’è l’investigatore scelto dall’Ordine dei Prefetti: Emeric Conrad, il ragazzo a cui ha spezzato il cuore due anni prima, scomparendo senza una parola. Emeric è brillante, inflessibile e non ha dimenticato l’umiliazione; Vanja è abile, apparentemente colpevole e non ha dimenticato ciò che li legava. Per fermare la scia di sangue, dovranno collaborare, muovendosi tra congiure di palazzo, vecchie magie, reliquie sacre e nemici pronti a strumentalizzare il nome di Vanja per fini politici.

“Come sopravvivere in un universo di fantascienza” di Charles Yu (La nave di Teseo, 14 novembre)

Charles Yu lavora come tecnico specializzato, aggiustando macchine del tempo per clienti intrappolati nei propri rimpianti. Vive letteralmente all’interno della sua navicella, la TM-31, in compagnia di un cane salvato e un’intelligenza artificiale forse troppo emotiva. Poi, accade il corto circuito esistenziale: finisce lui stesso in un loop temporale e l’unico manuale per uscirne sembra essere stato scritto… da sé stesso, ma nel futuro.

Dentro quel libro trova l’intera sua vita: il padre geniale e ossessivo che sognava di costruire la macchina del tempo perfetta e un giorno è svanito; la sua famiglia lasciata a pezzi; l’inquietante rischio di un paradosso (Charles che spara a Charles) che potrebbe incollare per sempre il tempo su un errore. Per uscirne, Charles non deve semplicemente “viaggiare”: deve ripercorrere la propria infanzia, i silenzi con il padre, la distanza culturale e affettiva, e il disperato bisogno di essere notato.

“Il caffè della luna piena” di Mai Mochizuki (Mondadori, 4 novembre)

Tra Kyoto e il fiume compare una roulotte misteriosa, visibile solo nelle notti di luna piena. È il Caffè della luna piena, gestito da uno chef con un tocco magico e da gatti astrologi. È un luogo che non si cerca, ma che ti trova quando sei nel tuo momento di maggiore smarrimento. Qui, non sei tu a scegliere dal menu: sono i felini a capire esattamente di cosa hai bisogno: una bevanda calda, un dolce al chiaro di luna, una parola gentile e, soprattutto, una lettura della tua carta astrale capace di illuminare le crepe del presente.

Mai Mochizuki intreccia le vite di diversi personaggi: Serikawa, un’ex sceneggiatrice di successo ora frustrata come game writer; Akari, ferita da un amore sbagliato e incapace di immaginarne un altro; Megumi, di fronte a una scelta lavorativa cruciale; Mizumoto, che nella notte ritrova il suo primo amore. Ognuno arriva con un vuoto diverso, e ognuno viene accolto con un rito minuscolo e poetico, un promemoria che le stelle sanno più di noi.

“Il canto dei fiumi sommersi” di Ann Liang (Mondadori, 25 novembre)

Nell’antica Cina, lacerata da guerre di confine, Xishi nasce con una bellezza talmente abbagliante da sembrare un dono degli dèi. Nel suo villaggio è vista come un’assicurazione per un buon matrimonio, ma il consigliere Fanli percepisce altro: in quel viso si nasconde un’arma. Le propone un patto rischioso: usare il suo fascino per infiltrarsi nella corte del regno rivale di Wu, sedurre il sovrano e sgretolare il potere dall’interno. L’obiettivo è vendicare la sorella uccisa e liberare il suo popolo dall’oppressione. Un piano che richiede un addestramento durissimo, sangue freddo e la capacità di fingere senza mai tradire il proprio cuore.

Xishi diventa una spia perfetta: impara le arti marziali, a mascherare ogni emozione, a sorridere mentre ascolta segreti di stato. Solo Fanli continua a vederla davvero, e tra i due nasce un sentimento che non dovrebbe esistere: lei è destinata ad appartenere al nemico, lui è l’unico che conosce la sua vera missione. Ma più Xishi sale nella gerarchia di corte, più ogni suo passo è un azzardo: basta un gesto di troppo, un’emozione tradita, e verrà smascherata come traditrice.

“Il bosco dei sussurri” di Jo Schulte (Fazi Editore, 11 novembre)

Un tempo parco dei divertimenti fiabesco ai piedi degli Appalachi, “Il Bosco dei Sussurri” è ora un luogo abbandonato e invaso dalla vegetazione. La sua ideatrice, Virginia Strauss, l’ha chiuso senza dare spiegazioni, lasciando che le giostre ispirate alle antiche favole di famiglia si trasformassero in rottami inquietanti nel buio del bosco. Per Frankie, la nipote diciassettenne, ribelle e insofferente al lusso tossico in cui è cresciuta, quella chiusura è quasi una liberazione: significa allontanarsi da una dinastia ricca ma avvelenata da segreti, sensi di colpa e rivalità. Ma quando Virginia scompare all’improvviso, il parco torna a chiamare.

Frankie comprende che le ombre che gravano sugli Strauss non sono solo metafore familiari. Qualcosa, nel Bosco, trattiene memorie e minacce reali: gli uccelli presagiscono disgrazie, le attrazioni sembrano animate, e le fiabe che avevano reso celebre il luogo paiono prendere corpo in forme pericolose. Con l’aiuto di Jem, il custode misterioso e fedele a Virginia, Frankie decide di esplorare il parco chiuso, stanza dopo stanza, giostra dopo giostra, per scoprire cosa nascondeva la nonna e perché qualcuno avrebbe voluto mettere a tacere per sempre quel mondo incantato.

“Antimatter blues. Ritorno alla vita” di Edward Ashton (Fanucci Editore, 21 novembre)

In questo sequel, Edward Ashton riporta in scena Mickey Barnes, l’“uomo sacrificabile” che, in passato, poteva morire e tornare in vita grazie alla tecnologia della colonia. Solo che ora quel “privilegio” è finito. Mickey ha abbandonato il suo ruolo di kamikaze ufficiale e conduce un’esistenza quasi tranquilla nel reparto Agricoltura del pianeta Niflheim: conigli da accudire, un’estate insolitamente mite e la sensazione – per lui rarissima – di essere finalmente vivo per davvero. Ma la pace è breve. Le scorte di antimateria che tengono in vita la colonia stanno per esaurirsi e il comandante Marshall torna a bussare alla sua porta: l’unica bomba disponibile è in mano agli Striscianti, la specie aliena nativa del pianeta, e solo Mickey può recuperarla.

Il problema è che quella bomba è anche l’unica garanzia che impedisce agli umani di essere spazzati via dagli alieni, e gli Striscianti non hanno alcuna intenzione di restituirla gratuitamente. Si apre così una partita a tre – Mickey, il comando umano, gli alieni – in cui ogni mossa può condannare o salvare un intero mondo. Per Mickey c’è un’aggravante cruciale: questa volta, se muore, muore per sempre. Niente più copie, niente più respawn.

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