Aveva già raccontato l’amore e i legami all’interno del mondo della mafia nel suo precedente lavoro. Da qualche settimana Roberto Saviano è tornato in libreria con “L’amore mio non muore”, un romanzo che torna ad esplorare il mondo dei sentimenti e quello della criminalità organizzata. Scopriamo insieme cinque motivi per leggere il nuovo libro dell’autore di “Gomorra”.
“L’amore mio non muore” di Roberto Saviano
La trama del romanzo
Ci sono storie che sembrano nate per diventare romanzo, nonostante siano accadute davvero. Storie talmente intense da sfiorare l’inverosimile, eppure scolpite nella realtà, nell’ingiustizia, nell’amore assoluto. “L’amore mio non muore”, uscito per Einaudi il 6 maggio 2025, è una di queste.
Con la voce che lo ha reso celebre, tesa e luminosa insieme, Roberto Saviano ricostruisce la vita e la scomparsa di Rossella Casini, giovane studentessa fiorentina di Psicologia, brillante, piena di sogni e voglia di cambiare il mondo.
È il 1977: l’Italia è attraversata da fermenti politici, rabbia giovanile, voglia di rivoluzione. Rossella incontra Francesco, uno studente calabrese trapiantato a Firenze, e con lui vive un amore totalizzante, febbrile, che si porta dietro il fascino delle prime volte e il peso di un’ombra incombente: la famiglia di lui è legata a una potente ‘ndrina della Piana di Gioia Tauro.
Rossella non si tira indietro, crede nella forza trasformativa del sentimento, nel potere delle parole, nel riscatto possibile. Quando scopre i legami criminali che incatenano Francesco, lo convince a collaborare con la giustizia.
Ma l’ingranaggio si ribella: Francesco ritratterà, mentre lei continuerà ad andare e venire tra Firenze e Palmi, sola, esposta, determinata. Finché, il 22 febbraio 1981, Rossella scompare. Nessuno la rivedrà più. Nonostante il corpo non sia mai stato ritrovato, lo Stato la riconosce come vittima di ’ndrangheta. Saviano ci restituisce il suo nome, la sua voce, la sua battaglia silenziosa e inascoltata. Ci racconta una storia d’amore che è anche una storia di coraggio, di ribellione, di utopia e, infine, di verità.
5 motivi per leggere “L’amore mio non muore”
Una storia riemersa dall’oblio della memoria
Ci sono almeno cinque, anzi sei motivi profondi per cui L’amore mio non muore merita di essere letto. Il primo è la sua capacità di portare alla luce una vicenda rimossa, sommersa, dimenticata. Rossella Casini non è mai diventata un’icona, non ha avuto la visibilità di altre vittime della criminalità organizzata: il romanzo di Saviano colma questo vuoto, restituendole pienamente la complessità della sua esistenza.
Il coraggio narrativo di Roberto Saviano
Il secondo motivo è il coraggio narrativo con cui l’autore affronta la storia: non edulcora, non semplifica, non cerca scorciatoie emotive. Racconta una ragazza che sceglie l’amore non come rifugio, ma come atto politico, come opposizione. Rossella non è solo una giovane innamorata: è una donna consapevole, capace di vedere il pericolo e di non arretrare.
Un romanzo per raccontare la storia
La terza ragione è legata alla scrittura stessa: Saviano abbandona qui i toni più cronachistici per una lingua che vibra, scava, sussurra. La narrazione ha il passo del romanzo ma l’autenticità del documento, e il lettore viene trascinato con sé, senza potersi sottrarre.
Una prospettiva diversa
“L’amore mio non muore” racconta la ‘ndrangheta da una prospettiva rarissima: non quella del magistrato o dell’investigatore, ma di una giovane donna, esterna al sistema, eppure risucchiata dentro. Attraverso i suoi occhi vediamo non solo la ferocia mafiosa, ma anche la complicità sociale, l’omertà, le dinamiche familiari che soffocano.
Un romanzo che crea apertura
La quinta motivazione per cui leggere il romanzo è la tensione morale che attraversa ogni pagina: “L’amore mio non muore” non è solo una storia d’amore, ma un’indagine sull’identità, sulla responsabilità personale, sul confine tra fedeltà e verità.
Ci costringe a domandarci cosa faremmo noi, di fronte a una scelta come quella di Rossella. Infine, questo libro andrebbe letto perché ha il potere raro di smuovere: smuove la coscienza, smuove la memoria, smuove il cuore.
Accende, apre. A nuove domande, a nuove attenzioni, a nuove urgenze. Perché l’amore, anche quando finisce nella tragedia, anche quando si spezza, può lasciare una traccia duratura. E Rossella Casini, con la sua ostinazione luminosa, è quella traccia. “Il suo amore – scrive Saviano – era più forte della paura.” E oggi, grazie a questo libro, la sua voce torna a vivere.