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5 libri per conoscere l’Iran

Gli eventi di questi giorni hanno reso protagonista un paese che di solito appare lontano, remoto, quasi irraggiungibile: l'Iran. Scopriamo insieme 5 libri per conoscerlo meglio.

L’Iran, in questi giorni al centro delle cronache di tutto il mondo, è un paese che incuriosisce tanto per la sua storia millenaria legata all’antica Persia, quanto per l’alone di mistero e segretezza che aleggia intorno ad esso sin dai tempi della Rivoluzione di Khomeini. Oggi vi suggeriamo 5 libri ambientati in Iran, per conoscerlo meglio ed immergersi nella sua storia. 

Persepolis” di Marjane Satrapi 

“Persepolis” è una lettura irrinunciabile per chi è incuriosito dall’Iran. Nella sua celebre graphic novel, Marjane Satrapi racconta una bellissima storia privata che si intreccia a quella pubblica del paese persiano, dall’instaurazione della Repubblica Islamica alla guerra contro l’Iraq e la sempre più evidente repressione. 

“Scrivere Persepolis è stato molto importante per me. Credo che non si possa giudicare una nazione intera per gli errori di pochi estremisti. E non voglio che vengano dimenticati tutti quegli iraniani che hanno perso la vita in prigione per difendere la libertà, coloro che sono morti nella guerra contro l’iraq, che hanno subito la repressione dei diversi regimi, che sono stati costretti a lasciare le loro famiglie e fuggire dal loro paese. Si può perdonare ma non si deve dimenticare”.

Leggere Lolita a Teheran” di Azar Nafisi

Ecco un altro grande classico per chi vuole conoscere meglio l’Iran e la situazione socio-politica del paese. 

Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi nell’impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura crescente alla catechesi islamica, una delle più temibili incarnazioni del Satana occidentale: la letteratura.

È stata così costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso, innocui per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è un libro che, oltre a essere un atto d’amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti di proibirla.

Diario persiano. Viaggio sentimentale in Iran” di Anna Vanzan

Il volo dell’Austrian Airlines si abbassa verso Teheran mentre la voce della hostess ricorda alle passeggere di coprirsi Il capo In osservanza alle regole della Repubblica islamica d’Iran. Una ragazza Iraniana si sistema ¡1 foulard Intorno al viso sussurrando: lo odio… Si apre così II diario di viaggio di un’orientalista da anni innamorata dell’Iran e della sua cultura.

Se guardiamo oltre l’immagine stereotipata di un paese che vuole le donne sempre strette nel loro nero chador, l’Iran ci appare tutt’altro che chiuso e reazionario. La società, che nel pubblico finge sottomissione al regime, nel privato conduce una vita assai libera, tra feste, divertimenti notturni e una certa disinvoltura sessuale. Visitiamolo allora, nelle sue contraddizioni quotidiane, entrando nelle case, incontrando persone che ci sveleranno una realtà multiforme e straordinaria, inaspettatamente vicina ma ancora sfuggente allo sguardo occidentale.

La gabbia d’oro” di Shirin Ebadi

Le pigre estati all’ombra dei ciliegi e le sere d’inverno sotto il korsi; il sapore degli halva sfrigolanti di burro e le discussioni sulla moda europea: sono le consuetudini che scandiscono un’amicizia preziosa, quella tra le famiglie di Shirin e Parì. Ma la Rivoluzione islamica è destinata a cambiare tutto, disperdendo i tre fratelli di Parì lungo strade diverse e rendendoli nemici.

Abbas, generale dell’esercito dello Shah, quando il regime si avvia alla dissoluzione è costretto a fuggire, assieme alla moglie malata, in America, dove lo attende lo choc di una cultura aliena. Javad, attivista del partito comunista Tudeh, si vota a un’esistenza di clandestinità e pericoli che lo condurrà più volte in carcere. Alì si unisce con entusiasmo alla Rivoluzione e finisce al fronte a combattere le truppe di Saddam Hussein.

Mentre Parì cerca di tenere assieme i fili spezzati della sua famiglia, l’Iran intero attorno a loro sprofonda in un baratro di violenza, corruzione e oppressione da cui sembra impossibile uscire. E che mette a repentaglio anche la sua vita e quella di Shirin. La storia vera della “Gabbia d’oro” è quella di molte famiglie iraniane, vittime nel giro di pochi decenni di sconvolgimenti storici e politici che hanno significato la guerra dei padri contro i figli, dei fratelli contro i fratelli, e che hanno provocato l’emigrazione di milioni di cittadini.

In controluce scorre la storia, dagli ultimi giorni della monarchia all’ascesa di Ahmadinejad.

L’illuminazione del susino selvatico” di Shokoofeh Azar

Infine, vi suggeriamo “L’illuminazione del susino selvatico”, un romanzo sui generis che racconta l’Iran della rivoluzione con un tocco di realismo magico.

La famiglia di Bahar, un’eccentrica dinastia di mistici, poeti e filosofi, fugge da Teheran allo scoppio della Rivoluzione. Segnata da un terribile lutto – a raccontare la storia è il fantasma di Bahar stessa, arsa viva in un rogo in una sommossa –, si rifugia tra i boschi del Mazandaran, lontano da uomini e strade.

Lo sperduto villaggio di Razan, immacolato e selvaggio, li accoglie all’ombra delle sue foreste millenarie, popolate da spettri e prodigi, vecchie leggende, le rovine di un antico tempio zoroastriano. Nel giro di un decennio, però, i tentacoli della nuova Repubblica Islamica giungono fino a loro, portando morte e distruzione, guerra e fanatismo, e spezzando per sempre l’equilibrio tra il mondo dei vivi e gli esseri della foresta.

Anche la famiglia di Bahar verrà travolta e divisa, e ciascuno dei suoi componenti dovrà andare incontro da solo al proprio straordinario destino.

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