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5 libri da leggere per riprendere la routine autunnale

A metà settembre siamo già proiettati verso l’autunno. Se hai voglia di una lettura per riprendere la routine stagionale, ecco 5 libri che fanno per te.

Arriva settembre e si pensa già all’autunno, ai colori caldi che colorano la natura, alle temperature che si abbassano lievemente, alla pioggia, alle giornate che terminano più presto. Sebbene a molti piaccia l’autunno, non è sempre semplice riprendere la routine stagionale. Se hai voglia di leggere dei libri che ti aiutino nell’impresa, continua a leggere il nostro articolo.

5 libri da leggere per riprendere la routine autunnale

Una sera tra amici a Jinbocho” di Satoshi Yagisawa

Se per te la routine autunnale ha un sapore dolce e malinconico, non possiamo che suggerirti uno dei libri di Satoshi Yagisawa, che racconta la vita e la sua straordinaria ordinarietà attraverso l’amore per i libri e per le cose semplici: una tazza di tè fumante, un luogo confortevole in cui tornare, un gruppo di amici fidati, un quartiere popolato di anime che si tendono la mano…

Tōkyō. A Jinbōchō, nel quartiere di librerie più grande del mondo, i giorni scorrono tranquilli. Nei vicoli lontano dal traffico, la gente passeggia curiosa tra centinaia di librerie, tutte diverse. Fumetti, cinema, libricini del periodo Tokugawa e perfino gatti: ce n’è per tutti i gusti, per la gioia dei lettori.

Alla libreria Morisaki, un piccolo negozio a gestione familiare specializzato in letteratura giapponese moderna, pile di libri affollano gli scaffali fino a invadere ogni angolo del pavimento e, quando la campanella sopra la porta segnala l’arrivo di un cliente, dalla stanza al piano superiore fa capolino il proprietario, lo zio Satoru.

Di recente, ad aiutarlo c’è la moglie Momoko, ma spesso si unisce anche la nipote Takako, nei momenti liberi dal suo lavoro. Per l’anniversario di matrimonio di Satoru e Momoko, la ragazza regala loro un viaggio romantico. Satoru è preoccupato per il negozio, ma lei si impegna a sostituirlo e a trasferirsi nella stanza sopra la libreria, come aveva già fatto in passato.

Tornare a immergersi nell’atmosfera fuori dal tempo di Jinbōchō, con il suo panorama variopinto di habitué e di visitatori, sarà la spinta che le ci voleva. Per la prima volta dopo molto tempo, Takako è entusiasta della vita. Ma allora perché Satoru si comporta in modo così strano? E chi è la donna che lei continua a vedere nel caffè in fondo alla strada?

Lizzie” di Shirley Jackson

Se invece la routine autunnale ti rimanda ad atmosfere tetre e letture psicologiche e misteriose, i libri di Shirley Jackson potrebbero essere fra i tuoi preferiti del periodo. Oggi ti consigliamo “Lizzie”, che ricorda molto “Lo strano caso del dr Jekyll e Mr Hyde”.

Elizabeth Richmond ha ventitré anni, i tratti insieme eleganti e anonimi di una «vera gentildonna» della provincia americana, e non sembra avere altri progetti che quello di aspettare «la propria dipartita stando il meno male possibile». Sotto un’ingannevole tranquillità, infatti, si agita in lei un disagio allarmante che si traduce in ricorrenti emicranie, vertigini e strane amnesie.

Un disagio a lungo senza nome, finché un medico geniale e ostinato, il dottor Wright, dopo aver sottoposto la giovane a lunghe sedute ipnotiche, rivelerà la presenza di tre personalità sovrapposte e conflittuali: oltre alla stessa Elizabeth, l’amabile e socievole Beth e il suo «negativo» fotografico Betsy, «maschera crudele e deforme» che vorrebbe fagocitare e distruggere – con il suo «sorriso laido e grossolano» e i suoi modi sadici, insolenti e volgari – le altre due.

È solo l’inizio di un inabissamento che assomiglierà, più a che un percorso clinico coronato da un «successo» terapeutico, a una discesa amorale e spietata nelle battaglie angosciose di un Io diviso, apparentemente impossibile da ricomporre; tanto che dopo la comparsa di una quarta personalità, Bess, il dottor Wright sentirà scosse le fondamenta non solo della sua dottrina, ma della sua stessa visione del rapporto tra l’identità e la realtà.

Gli straordinari” di Edoardo Vitale

C’è poi chi non riesce più a immergersi nelle atmosfere autunnali: perché parlare di routine autunnale se di autunno, ormai, c’è ben poco? Il cambiamento climatico è realtà; inutile negarlo. Il caldo non smette di abbattersi sulle nostre città, ben oltre il mese di agosto. Per chi ha voglia di una lettura disincantata che racconti della realtà di oggi, delle difficoltà che affrontiamo e affronteremo e di cosa significhi vivere in questo periodo storico, consigliamo un romanzo d’esordio appena uscito in libreria: “Gli straordinari”.

Nico ed Elsa si sono conosciuti durante gli anni dell’università, a Roma. Mentre il paese era paralizzato dalla crisi economica e i loro coetanei andavano all’estero per cercare lavoro o per trovare se stessi, si sono innamorati sfacciatamente, e a quell’amore si sono aggrappati come a una scialuppa durante una tempesta.

Dopo qualche anno di appartamenti condivisi e lavori precari, sono stati assunti da pANGEA, una multinazionale che si occupa di sviluppo sostenibile e transizione ecologica: in pratica, di aiutare i brand ad apparire più etici e green.

Oggi hanno trentasei anni e grazie al loro talento e ad alcune idee di grande successo, come un’app di ginnastica respiratoria che stimola la produttività degli utenti, hanno scalato i vertici dell’azienda. Sono direttori creativi del reparto di Innovazione digitale, vincono premi prestigiosi, hanno comprato casa e l’hanno arredata con devozione, possono permettersi cibo a chilometro zero, viaggi intercontinentali, abbigliamento slow fashion.

Ma lavorano senza sosta, sono costantemente connessi, hanno la sensazione di non potersi fermare mai, neppure la notte, quando i progetti e le scadenze si trasformano in incubi. Mancano poche settimane al p-Day, l’appuntamento più importante dell’anno, il giorno in cui pANGEA presenta al pubblico i prodotti del futuro.

Quest’anno si terrà per la prima volta a Roma e la squadra di Innovazione digitale è più che mai sotto pressione. Mentre il caldo assedia la città, gli incendi costringono le persone a chiudersi in casa e le proteste degli attivisti climatici vengono represse con la forza, nella quotidianità apparentemente perfetta di Nico ed Elsa si insinuano, come granelli di sabbia in un ingranaggio, dubbi e insofferenze impossibili da ignorare.

Con una prosa precisa e affilata, a tratti frenetica, a tratti malinconica e pervasa di dolcezza, Edoardo Vitale si chiede che cosa sia l’amore ai tempi della performance, dell’ansia dilagante e della crisi climatica. “Gli straordinari” è la storia di Elsa e Nico, ma racconta il presente e il passato recente di un’intera generazione, esplora il suo complesso rapporto col lavoro e ne smaschera in modo sconcertante ossessioni, vizi, dipendenze e paure.

Trilogia di New York” di Paul Auster

Per chi associa il ritorno alla routine autunnale a libri misteriosi e un po’ malinconici, non c’è lettura più adatta di “Trilogia di New York”.

Pubblicati tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi che compongono questa “Trilogia” sono raffinate detective stories in cui le strade di New York fanno da cornice e palcoscenico a una profonda inquietudine esistenziale. “Città di vetro” è la storia di uno scrittore di gialli che “accetta” l’errore del caso e fingendosi un’altra persona cerca di risolvere un mistero.

“Fantasmi” narra la vicenda di un detective privato che viene assoldato per tenere sotto controllo una persona, ma a poco a poco i due ruoli si scambiano e colui che doveva spiare diventa colui che viene spiato. “La stanza chiusa” racconta di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera.

Olive Kitteridge” di Elizabeth Strout

Infine, uno di quei libri che con il suo calore riesce a infondere benessere in chiunque si approcci alla lettura. “Olive Kitteridge” è la storia di un piccolo, accogliente, villaggio, e di una donna che impariamo a conoscere attraverso i suoi legami, quotidiani e autentici.

In un angolo del continente nordamericano c’è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull’Oceano Atlantico c’è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini.

È Olive Kitteridge, un’insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltipllcarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell’animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce.

E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull’altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: “Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi”.

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