Profumo di carta, penne e novità: fra pochi giorni inizia la scuola. Per l’occasione, ti suggeriamo 5 libri perfetti da leggere a tema. Si tratta di romanzi ambientati a scuola o che vedono protagonisti studenti o insegnanti. Fra grandi classici e libri meno conosciuti, ecco i nostri suggerimenti adatti a ragazzi e adulti.
5 libri da leggere per il rientro a scuola
“Cattive ragazze” di MarÍa Hesse
Il primo dei libri che ti suggeriamo è ambientato proprio fra i banchi di scuola e vede protagoniste un gruppo di ragazze.
Fin dai primi miti, il mondo è stato raccontato dagli uomini, e il punto di vista maschile ha indicato alle donne un modello di purezza e docilità come premessa per l’accettazione sociale.
Le altre, le ribelli, le irriducibili, le eterodosse erano duramente stigmatizzate, sia che fossero gorgoni vendicative, matrigne crudeli, fastidiose pandore, problematiche Elene o Eve ignare cui addossare la colpa del destino dell’umanità.
Da qualche tempo si è aperto uno spiraglio per una narrazione diversa: scopriamo che streghe perverse, cattive madri, femmes fatales, pazze passionali fanno parte di noi, e possono essere più istruttive e ispiratrici delle loro edulcorate controparti.
Il racconto di María Hesse ci induce così a specchiarci in un’altra versione della storia, che rappresenta in modo assai più complesso, sfaccettato e aggiornato ai tempi l’«eterno femminino».
“Harry Potter” di J.K. Rowling
Uno dei libri che più ricordano il rientro a scuola è il capolavoro di J.K. Rowling, “Harry Potter”, che segue per tutto il periodo scolastico del protagonista.
Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii.
Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Nello scatenato universo fantastico della Rowling, popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles e ritratti che scappano, la magia si presenta come la vera vita, e strega anche il lettore allontanandolo dal nostro mondo che gli apparirà monotono e privo di sorprese.
“Una vita non basta” di Enrico Galiano
I romanzi di Enrico Galiano hanno sempre un forte legame con la scuola. “Una vita non basta” è una lettura davvero emozionante che vede protagonisti un ragazzo e un anziano professore in pensione.
«Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile risalire: è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un’estate di lavori socialmente utili.
Sa che è una punizione giusta, eppure c’è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un nome: sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l’unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti.
Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi con parole che Teo non ha mai sentito: parole che lo spronano a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita, di un dono che ci renda speciali.
“Diario di scuola” di Daniel Pennac
“Diario di scuola” è un altro grande classico a tema scuola perfetto per il rientro di settembre.
L’autore affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo “alunni” si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli “sfaticati”, dei “fannulloni”, degli “scavezzacollo”, dei “marioli”, dei “cattivi soggetti”, insomma di quelli che vanno male a scuola.
Pennac, ex scaldabanco lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d’angoscia e di dolore che gli appartiene.
Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell’istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei.
E da questo rovistare nel “mal di scuola” che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d’imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima i giovani di oggi come quelli di ieri.
“Tutta intera” di Espérance Hakuzwimana Ripanti
Infine un romanzo profondo e toccante che racconta di identità, cambiamento e crescita.
Ci sono storie che aspettano di essere raccontate. La storia di Taja che vive coi suoi zii, e i genitori li sente una volta al mese. O della sua compagna di banco Charlie Dí, che il giorno della Festa della fioritura scompare saltando il fiume. O di Giulio Abour, che traduce per sua madre le bollette e le poesie.
Delle ragazze e dei ragazzi di Basilici, che sono italiani ovunque siano nati. Sono storie d’identità, paura del diverso e desiderio di appartenenza. Di discendenze lontane, e di un domani che si esige nelle proprie mani. A raccontare questi ragazzi è Sara, che tutte le settimane li incontra per aiutarli con la scuola.
Ha il loro stesso colore di pelle ma è cresciuta in Città. Credeva di vedersi tutta intera, invece si accorge di dover ancora mettere insieme molti pezzi.