5 libri da leggere per imparare dalla natura

23 Marzo 2025

Primavera: tempo di contemplazione, di rinascita, di primi raggi di sole. Ecco 5 libri da leggere per imparare dalla natura.

5 libri da leggere per imparare dalla natura

Con la primavera torniamo ad ammirare e a contemplare la bellezza di una natura che, timida, rinasce. È un tempo in cui ciò che ci circonda si risveglia, colorandosi di vivacità e di profumi che sembrano sempre nuovi. Se vuoi gustare l’armoniosa bellezza del mondo anche nelle tue letture, ecco cinque libri perfetti da leggere per imparare dalla natura.

Cinque libri da leggere per imparare dalla natura

L’arte gentile di camminare” di Stephen Graham

Il primo dei libri che vi suggeriamo per imparare dalla natura è anche una profonda lettura dedicata alla riscoperta di sé stessi. La chiave della rinascita risiede nel “camminare”, uno degli atti fisici più naturali e automatici che compiamo ogni giorno.

Pubblicato quasi un secolo fa e finora inedito in Italia, “L’arte gentile di camminare” è una guida pratica e filosofica per il camminatore e viandante che desidera scoprire il mondo, lontano dalle comodità e dalle convenzioni.

Stephen Graham esplora ogni aspetto di quest’arte gentile: dagli abiti e dagli scarponi più adatti alla scelta dello zaino, fino alle riflessioni più profonde sul significato del camminare e sulla connessione che quest’atto così primitivo ed elementare ha con la libertà umana.

Precursore della filosofia del “viaggiare leggeri”, Graham sprona il lettore a «scoprire il mondo a piedi», e ad abbandonare la comoda sicurezza del divano e delle mura domestiche per vivere la natura in modo più intenso e consapevole, lungo sentieri sconosciuti.

Il ragazzo selvatico” di Paolo Cognetti

Paolo Cognetti ha dedicato molti dei suoi libri al tema della contemplazione della natura. Anche nel suo capolavoro, “Le otto montagne”, il protagonista impara tanto prendendo spunto dalla sua adorata montagna. Oggi vi presentiamo “Il ragazzo selvatico”, opera meno conosciuta dell’autore ma molto d’impatto, intima e commovente.

Trent’anni, un inverno difficile e la sensazione di non andare da nessuna parte: “mi sentivo senza forze, sperduto e sfiduciato. Soprattutto non scrivevo, che per me è come non dormire o non mangiare”. Nasce da qui la decisione di lasciare Milano per trasferirsi in una baita di montagna a duemila metri, nella speranza di fare i conti con il passato e ricominciare a scrivere.

Mi sentivo senza forze, sperduto e sfiduciato. Soprattutto non scrivevo, che per me è come non dormire o non mangiare? Nasce da qui la decisione di lasciare Milano per trasferirsi in una baita di montagna a duemila metri, nella speranza di fare i conti con il passato e ricominciare a scrivere”.

Walden” di H.D. Thoureau

Come può un libro all’apparenza cosi remoto nel tempo e nello sguardo sul mondo parlare come pochi altri al nostro presente? “Walden” è il diario di due anni, due mesi e due giorni di vita solitaria trascorsi da Thoreau nella campagna del Massachusetts, in un capanno sulle rive del lago Walden.

A queste pagine militanti e risolute, oltre un secolo dopo, si ispireranno i movimenti ecologisti e ambientalisti di mezzo mondo. Ma Walden è, soprattutto, un inno all’isolamento, il resoconto di un ritorno alla natura, per arrivare dritti al cuore smarrito delle cose.

Vita degli elfi” di Muriel Barbery

Proseguiamo con un romanzo originale e imprevedibile che vede protagoniste due ragazzine coraggiose, e che lascia la traccia di un profondo legame con la natura. Consigliato agli amanti del fantasy.

“Vita degli elfi” è un romanzo che sfida le aspettative, non facile da classificare. È una storia sull’animo umano intrisa di immaginario, una storia che esprime un messaggio di speranza attraverso una prosa lirica e ammaliante.

Quando l’armonia tra gli esseri viventi si tramuta in disaccordo le stagioni vanno alla deriva e il mondo naturale si ritrova in preda allo scompiglio; gli esseri umani, ormai incapaci di provare empatia e percepire l’incanto, si abbandonano all’odio, alla violenza e alla guerra. È così che scoppia, sia sulla Terra che nel mondo delle brume, lì dove vivono gli elfi, una battaglia epica tra le forze che aspirano a ristabilire l’armonia nel mondo e quelle che vogliono definitivamente distruggerla.

Un esercito di semplici contadini si prepara alla lotta, armato solo della propria antica familiarità con la terra e di un’innata simpatia per la magia. Ma l’umanità non può vincere questa battaglia da sola. La vittoria dipende dall’aiuto degli abitanti di un mondo celato alla vista degli umani.

La versione degli alberi” di Stefano Mancuso

Fra i libri da leggere per imparare dalla natura non poteva mancare “La versione degli alberi”, ultimo lavoro di Stefano Mancuso che traspone le problematiche dell’essere umano nel mondo naturale.

Nel mondo verde di Edrevia gli alberi parlano e camminano, a volte battibeccano, si amano, scrivono libri e li custodiscono in biblioteche splendenti, organizzano feste che durano settimane, si commuovono di fronte ai tramonti.

Ma quando la loro casa è in pericolo, minacciata dalla crisi climatica, gli alberi possono anche decidere di partire e andare lontano, alla ricerca di risposte e soluzioni, di nuove alleanze e diversi orizzonti. E poi, dopo tanto viaggiare, scelgono di riferire ai compagni tutto ciò che hanno visto attraverso il più antico e prezioso dei metodi: il racconto.

Dalla penna sapiente e giocosa di Stefano Mancuso, una nuova avventura ecologica che riguarda il destino del nostro pianeta. E quindi di tutti noi. Gli abitanti di Edrevia sono divisi in clan, e ognuno di loro abita in una zona ben precisa: le alture dei Gurra, la pianura dei Dorsoduro, la valle dei Cronaca, le colline dei Guizza e dei Terranegra.

È una società in pace, quella degli alberi, con le sue assemblee moderate e intelligenti, i suoi tempi millenari, i suoi rituali e i suoi continui scambi d’informazioni attraverso le radici. Da qualche tempo, però, gli equilibri dei clan sono minacciati dalla crisi climatica

© Riproduzione Riservata