5 libri che si apprezzano di più dopo averli letti una seconda volta

26 Febbraio 2025

Leggere è bello. Ma rileggere? Ecco una carrellata di cinque libri che si apprezzano ancora di più dopo una seconda lettura.

5 libri che si apprezzano di più dopo averli letti una seconda volta

Sull’atto della rilettura non tutti si trovano d’accordo. C’è chi ama rileggere i libri dopo la prima volta e chi, invece, non è ammiratore di questa pratica. Sui nostri canali social vi abbiamo chiesto se ci sono libri che avete apprezzato di più dopo una seconda lettura. Ci avete risposto in tanti e alcuni titoli ricorrevano più e più volte fra le risposte. Ve li sveliamo di seguito.

Cinque libri che si apprezzano di più con una rilettura

I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni

Fra i libri più menzionati nelle vostre risposte figura il capolavoro di Alessandro Manzoni, la cui rilettura si riferisce, nella maggior parte dei casi, a un’iniziativa singola arrivata dopo l’esperienza di lettura dovuta allo studio nel periodo scolastico.

Il romanzo di Manzoni è, infatti, uno dei classici italiani che più risente dei pregiudizi nati in età scolare: lo si immagina pesante da digerire, di difficile comprensione, complesso e ben lungi dall’essere contemporaneo. “I Promessi Sposi”, invece, è un’opera sorprendente, che se riletta regala emozioni ed esperienze di lettura impagabili.

La redazione definitiva dei Promessi sposi uscì tra il 1840 e il 1842. Un romanzo per più aspetti “scandaloso”: in primo luogo per la lingua nuova in cui è scritto, mossa e varia come mosse e varie sono le occasioni della trama, cui il linguaggio si piega senza mai rompere la propria sostanziale unità.

“Scandaloso” è poi tutto il romanzo, con la sua pretesa di far assurgere a protagonisti personaggi anonimi che da sempre la storia trascura e dimentica. “Scandaloso” infine, questo romanzo cattolico, anche per quella sua maniera di esaminare il mondo ecclesiastico senza indulgenze, di scoprire e rivelare il male anche nei conventi e di dimostrare che un prelato è davvero alto non quando ricopre un’alta carica o discende da una famiglia illustre, ma quando questi privilegi sono messi al servizio degli altri.

Il nome della rosa” di Umberto Eco

Ecco il secondo romanzo italiano più presente fra i libri che avete avuto bisogno di rileggere per un’esperienza di lettura migliore. Questa volta, parliamo di un romanzo oggettivamente complesso, nello stile e nell’intreccio, che ha bisogno di tempo e di impegno per decantare, e che dopo una seconda lettura si apprezza sicuramente di più.

Un’abbazia medievale isolata. Una comunità di monaci sconvolta da una serie di delitti. Un frate francescano che indaga i misteri di una biblioteca inaccessibile.

In una edizione con i disegni e gli appunti preparatori dell’autore, il romanzo che ha rivelato il genio narrativo di Umberto Eco: tradotto in 60 paesi con oltre 50 milioni di copie vendute, Il nome della rosa ha vinto il premio Strega nel 1981 e ha ispirato un film e una serie tv di successo mondiale.

Guerra e pace” di Lev Tolstoj

C’è un romanzo che è stato citato di gran lunga di più fra le risposte al nostro quesito sulla rilettura. È “Guerra e pace” di Lev Tolstoj, un classico contraddistinto da una modernità disarmante.

La più autentica epopea narrativa della letteratura moderna. Sullo sfondo della crisi europea degli inizi dell’Ottocento, si intrecciano le vicende dei membri di due famiglie dell’alta nobiltà russa, i Bolkonskij e i Rostov, fra i quali emergono le figure di Natasa Rostova, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov.

Tolstoj accompagna i tre protagonisti, simboli dell’armonia del mondo, attraverso balli, battaglie, matrimoni, morti, partecipando direttamente alle loro inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore.

Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez

Quando abbiamo chiesto quali libri aveste riletto, in molti hanno risposto che la rilettura non fa parte delle loro abitudini. Chi invece rilegge, lo fa spesso puntando ai classici. Uno dei libri più citati è stato anche “Cent’anni di solitudine”.

Da José Arcadio ad Aureliano Babilonia, dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene dello zingaro Melquíades finalmente decifrate: cent’anni di solitudine della grande famiglia Buendía, i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile.

Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da un’inarrestabile fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, il mitico villaggio sperduto fra le paludi, creare un vero e proprio paradigma dell’esistenza umana.

Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway

Anch’esso classico della letteratura mondiale e anch’esso articolato e un po’ impegnativo: è “Il vecchio e il mare”, il romanzo di Ernest Hemingway che avete citato fra i libri che avete apprezzato di più dopo una rilettura.

Per ottantaquattro giorni non è riuscito a pescare nulla: eppure, il vecchio Santiago raccoglie le forze e riprende il mare per una nuova battuta di pesca che ha il sapore di un’iniziazione.

Nella disperata caccia a un enorme marlin, che per due giorni e due notti trascina la sua barca nell’oceano; nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. E, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di una vita intera.

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