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5 graphic novel da leggere per conoscere il mondo

Le graphic novel sono anche un buon modo di viaggiare con la fantasia: le illustrazioni aiutano la nostra immaginazione a viaggiare in paesi esotici con la fantasia

MILANO – Tra le novità nelle librerie degli ultimi anni ci sono le ‘graphic novel’ (espressione che tradotta in italiano significa ‘romanzi grafici’), storie raccontate non solo con le parole ma anche con le immagini. Sono veri e propri fumetti che però hanno la struttura di un romanzo, con personaggi e ambientazioni che non hanno niente da invidiare ai libri più tradizionali. Le graphic novel sono anche un buon modo di viaggiare con la fantasia: le illustrazioni aiutano la nostra immaginazione a viaggiare in paesi esotici con la fantasia. Ecco 5 graphic novel per conoscere il mondo, senza spostarsi dal divano!

 

Persepolis, Marjane Satrapi , 2000 – Iran

L’opera narra la vita dell’autrice Marjane, dall’infanzia trascorsa in Iran sino all’età adulta; da un lato, questa graphic novel racconta soprattutto dell’evoluzione e dei mutamenti che tale Paese ha subito in seguito alla rivoluzione islamica di Khomeini, visti attraverso gli occhi prima di una bambina e poi di una donna; ma racconta anche dell’Europa, del mondo occidentale osservato da un’adolescente costretta ad allontanarsi dal proprio Paese e da una dittatura opprimente, soprattutto verso le donne.

Persepolis

 

Pyongyang, Guy Delisle, 2004 – Corea del Nord

Anche questo fumetto è autobiografico, e narra l’esperienza vissuta durante un viaggio di lavoro in Corea del Nord dell’illustratore canadese Guy Delisle. Qui Guy vede e vive le stranezze,  a volte inquietanti e a volte bizzarre, del regime dittatoriale di Kim Jong-II, tra censura e povertà. Questa graphic novel è un’ottima testimonianza di come si vive nel regime più chiacchierato degli ultimi tempi.

Pyongyang

 

Valzer con Bashir,  Ari Folman, David Polonsky , 2009 – Libano

Questo fumetto è tratto dal film di animazione omonimo, da cui trae i disegni suggestivi. La storia è quasi un documentario, perché ripercorre con estrema crudezza e drammaticità i conflitti che coinvolsero il Libano nei primi anni ottanta culminando nella rappresentazione del massacro di Sabra e Shatila del 1982, dal punto di vista dell’esercito israeliano.

Valzer con Bashir

 

Kobane calling, Zero Calcare, 2016 – Kurdistan

Zerocalcare è il più famoso fumettista italiano, all’anagrafe Michele Rech, e in questa storia ci porta in Kurdistan, dove ci sono le macerie della città di Kobane e un popolo intero – i curdi – in guerra per difendere il proprio diritto a esistere. Una battaglia per la libertà che è stata combattuta in silenzio e che oggi continua nel Rojava, la regione che i curdi stanno cercando di trasformare in un’utopia democratica senza uguali in Medio Oriente e forse al mondo.

Kobane calling

 

Portugal, Cyril Pedrosa, 2011- Portogallo

Tre generazioni di una famiglia di emigranti portoghesi e le loro storie. Quella di Abel, che per primo, dopo la guerra, venne in Francia. Quella di Jean, dirigente di successo ma, paradossalmente, pecora nera della famiglia, incompiuto e immaturo. Quella di Simon, sguardo narrante di questa storia, giovane disegnatore caduto in un limbo creativo dal quale spera di uscire tornando a visitare il paese dei propri avi.

Portugal

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